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Autore Discussione: Farmaci truffa, è "disastro colposo"  (Letto 2822 volte)
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« inserito:: Maggio 24, 2008, 10:43:38 pm »

CRONACA

Nuovo filone nell'inchiesta sull'Agenzia per i farmaci. Istituita commissione ministeriale

Silvio Garattini: "Fuori i nomi". Ma per il ministero della Salute "non c'è pericolo"

Farmaci truffa, è "disastro colposo"

Ventidue specialità sotto controllo


 TORINO - Disastro colposo per la messa in commercio di farmaci non perfetti. Si apre un nuovo filone nell'inchiesta piemontese sull'Agenzia per i farmaci. Ventidue medicine in commercio sono sospettate di essere dannose per la salute dell'uomo. Il farmacologo Silvio Garattini chiede che siano resi nomi i nomi delle specialità: "E' da incoscienti lasciare in giro farmaci a rischio per i cittadini e non dire quali siano".

Il ministero: "Non c'è pericolo". Ma il ministero della Salute getta acqua sul fuoco: "Sono specialità conosciute nel mondo, testate da anni. Non c'è pericolo alcuno" ripetono. Ammettono che su alcuni "bugiardini", i foglietti illustrativi contenuti nelle medicine, qualche controindicazione era stata soppressa per rendere più facile ottenere la licenza di vendita, "ma è stato messo già tutto in ordine". Temono la psicosi a Roma e non vogliono che nei cittadini si diffonda l'idea che in commercio ci siano farmaci che possono far male. "Non c'è pericolo", si ostinano a ripetere al ministero.

Soldi in cambio di omissis. Nell'occhio del ciclone, un antinfiammatorio che, nonostante potesse provocare "gravi danni al fegato" non è stato sospeso dal commercio, "dimostrazione - dice la Procura - che c'è stata una corruzione". Altro caso è quello che riguarda la commercializzazione di un anestetico locale "che - come scrivono i giudici - presenta un difetto a causa del quale due fiale diverse non sono distinguibili tra loro, con evidenti conseguenze per la salute pubblica". Anche questa volta sembra che i funzionari infedeli dell'Aifa abbiano chiuso un occhio in cambio di laute mance. Secondo il gip, "la gravità del comportamento di certuni che non esitano a tutelare gli interessi commerciali della società produttrice dei farmaci a scapito delle conseguenze per la salute dei pazienti, è emblematica".

Dossier compicenti. E poi ci sono psicofarmaci, antibiotici, diuretici, antipertensivi, antiasmatici a base di principi attivi che, scaduti i canonici dieci anni del brevetto, dovevano essere nuovamente sperimentati con tutti i crismi, ma che sono stati proposti con modalità poco convincenti. Si parla di società che hanno svolto le analisi preparatorie all'estero, in Ucraina, con modalità poco sicure; di pratiche sbrigate dall'Aifa troppo celermente; di dossier piuttosto compiacenti.

Istituita commissione ministeriale. Una speciale commissione d'inchiesta composta da tre saggi istituita dal sottosegretario alla salute Ferruccio Fazio affincherà i magistrati piemontesi nell'inchiesta. Agli arresti da un paio di giorni sono finiti in otto: due i corrotti, alti dirigenti dell'Agenzia per i farmaci; sei i corruttori, dipendenti di case farmacautiche o di agenzie di intermediazione.

"Niente contro la salute dei cittadini". In questi mesi ci sono stati pedinamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali, la documentazione video del passaggio di una mazzetta. Le prime ammissioni, infine, sono arrivate. Il procuratore di un'azienda farmaceutica indagato per corruzione ha confessato di aver passato dei soldi ad un presunto dipendente dell'Aifa per rendere più facile l'iscrizione nel prontuario. "Ho ricevuto regali - ha detto l'imputato - ma non ho fatto niente contro la salute dei cittadini".

(24 maggio 2008)

da repubblica.it
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« Risposta #1 inserito:: Maggio 25, 2008, 05:39:50 pm »

2008-05-25 09:11

FARMACI: AIFA; ORA SI INDAGA SU DISASTRO COLPOSO

 di Mauro Barletta



TORINO - Disastro colposo per la messa in commercio di decine di medicinali non perfetti: è questo il secondo filone dell'inchiesta della procura di Torino sull'attività dell'Aifa (Agenzia italiana per il farmaco) che nei giorni scorsi ha portato a otto ordini di custodia cautelare per corruzione. Per ora, tuttavia, gli accertamenti del ministero della salute non hanno evidenziato "pericoli per la salute dei cittadini". Tra le figure al vaglio dei magistrati spicca il direttore generale dell'Agenzia, Nello Martini, il cui nome compare nel registro degli indagati.

I prodotti - alcuni in circolazione, altri ancora in attesa di essere autorizzati - nel mirino dei pm Raffaele Guariniello, Sara Panelli e Gianfranco Colace sarebbero almeno una trentina: psicofarmaci, antibiotici, diuretici, antipertensivi, antiasmatici a base di principi attivi che, scaduti i canonici dieci anni del brevetto, dovevano essere nuovamente sperimentati con tutti i crismi, ma che sono stati proposti con modalità poco convincenti. Una serie di test, svolti di concerto con una speciale commissione istituita dal sottosegretario alla salute Ferruccio Fazio, sono stati disposti per capire se ci sono rischi per i consumatori e se, in questo caso, bisogna procedere ai sequestri

 La commissione "fino a oggi e allo stato delle informazioni ricevute dalla procura di Torino, non ha riscontrato, nelle verifiche effettuate, pericoli per la salute dei cittadini", ha detto in serata lo stesso Fazio. A Roma, intanto, alcuni funzionari dell'Aifa sono stati interrogati in qualità di testimoni. Il procedimento è nato nel 2006 dopo la scoperta della falsità di uno studio, risalente a cinque anni prima, di bioequivalenza su tre generici: un singolo episodio per il quale, a Torino, sono finiti sotto accusa il professor Mario Eandi, direttore della cattedra di farmacologia dell'Università subalpina, il ricercatore Carlo Della Pepa (attuale sindaco di Ivrea) e Giuseppe Irianni, committente dello studio per conto di una casa farmaceutica.

Ma quello che sembrava un circoscritto caso di malcostume ha portato alla luce, dopo una serie di indagini dei carabinieri del Nas, prima numerose vicende di corruzione di tecnici dell'Aifa da parte dei lobbisti delle industrie e poi i problemi legati all'iter per l'autorizzazione dei medicinali e, in particolare, dei generici. Si parla di società che fanno svolgere le analisi preparatorie all'estero (in Ucraina) con modalità poco sicure, di pratiche sbrigate dall'Aifa troppo celermente, di dossier piuttosto compiacenti. La notizia dell'indagine - e della grave ipotesi di reato - ha destato più di una preoccupazione. Il farmacologo Silvio Garattini ha invitato gli inquirenti a divulgare i nomi dei prodotti, precisando comunque che "la definizione 'farmaco non perfetto' in realtà non vuol dire molto" perché "l'imperfezione potrebbe indicare una semplice anomalia nella confezione così come un aspetto ben più grave, quale un dosaggio irregolare nel principio attivo". Giacomo Milillo, segretario nazionale dei medici di famiglia (Fimmg), ha annunciato che chiederà al ministero del Welfare "chiare indicazioni" su come i dottori devono comportarsi al momento di prescrivere le medicine. Intanto è tornata in libertà la milanese Piera Campanella, una delle consulenti delle case farmaceutiche finita agli arresti domiciliari per corruzione, che questa mattina è stata interrogata senza respingere in toto le accuse. 

da ansa.it
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