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Autore Discussione: Ritratto di un adolescente cubano irrequieto.  (Letto 2770 volte)
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« inserito:: Luglio 08, 2007, 05:02:11 pm »

CULTURA

Ironia contro ideologia
di Sebastiano Triulzi

Ritratto di un adolescente cubano irrequieto.

L'autore di 'Fragola e cioccolato' racconta il suo nuovo romanzo


Colloquio con Senel Paz 

Ha ancora i tratti delicati di un bambino, incastonati in un profilo tondo e non più affilato, lo scrittore cubano Senel Paz. I modi sono insieme gentili e delicati, e una introversa, paziente ironia ne segna lo sguardo. Dopo 13 anni la tv cubana ha finalmente trasmesso 'Fragola e cioccolato', tratto da un suo racconto in cui denunciava il clima di intolleranza e omofobia nella Cuba degli anni Settanta: "Per tre giorni il telefono ha squillato in continuazione e la mia casa si è riempita di gente", dice. Paz, classe 1950, torna in Italia con un libro che sta per uscire da Giunti, 'Nel cielo con diamanti' che è il naturale antecedente di 'Fragola e cioccolato': "Ho intenzione di scrivere un ciclo, una specie di saga familiare. Negli ultimi anni non ho pubblicato molto, ma ho accumulato tanto materiale". Il romanzo è un ritratto dell'artista cubano da giovane, e narra le avventure e l'educazione socialista di David negli anni in cui l'influenza sovietica andava sempre più aumentando.

All'inizio l'eroe appare integrato con i valori del sistema. Però col tempo comprende la necessità di possedere un altro sguardo, più attento.

"È la storia di un apprendistato intellettuale e spirituale, in cui il protagonista comincia a porsi delle domande e a essere deluso dalla rivoluzione. È uno che capisce un poco alla volta che la vita è più complessa di quel che credeva. Al principio appare indifeso di fronte a ciò che ammira o che va leggendo. Come a una fonte lui si abbevera, senza essere in grado di giungere a una conclusione. Quando diventa più maturo arriva a processare la propria anima. Nel periodo della crescita ciascun giovane non attraversa solamente esperienze personali e filosofiche, più o meno conflittuali. Spesso si trova anche in aperto dissidio con le strutture sociali del proprio paese. È per questo che i miei personaggi si scontrano su temi come la politica e l'ideologia".

Lei fa spesso ricorso alla parodia e all'ironia.

"Ha a che fare con l'idiosincrasia tipica di noi cubani. Tendiamo a vivere la tragedia, anche quella storica, con il senso dell'humour. Può sembrare una strategia per allontanarsi dai problemi, invece è un veicolo per affrontarli. E poi io provengo da una classe sociale umile: fin da bambino tenevo le orecchie bene aperte, e non ho mai dovuto faticare per imparare a raccontare l'immaginario popolare e il suo linguaggio. È come se fosse inscritto nel mio Dna: per me l'ironia è un po' un cavallo di Troia".

La sua impostazione è quella di una critica dall'interno. E la stessa logica appartiene anche al suo gruppo, che annovera scrittori come Leonardo Padura Fuentes e Arturo Arango.

"Il nostro scopo è sempre stato sottrarre la letteratura all'influenza dell'ideologia. Siamo tutti nati intorno agli anni Cinquanta e la rivoluzione ha significato la possibilità di una vita diversa dal momento che provenivamo da quartieri poveri. La generazione precedente aveva raccontato lo scontro tra le classi, ma per noi non poteva essere così. La storia con la maiuscola non ci interessava, e cominciammo a parlare dell'interiorità degli individui".

Né apodittici, né integrati.

"Cerco di offrire una riflessione sulla società in grado di contenere tutti i punti di vista. Aggiungo che i divieti e le punizioni inflitte agli scrittori hanno insegnato qualcosa anche alle autorità. È come se entrambe le parti avessero imparato a confrontarsi".

Anche la condizione degli omosessuali sta cambiando?

"Quello che più sorprende è che l'intolleranza e il disprezzo avevano un carattere istituzionale. Nell'ideologia ufficiale l'uomo doveva essere ateo, eterosessuale e marxista. Negli ultimi anni la nostra legislazione si è un po' ripulita dall'omofobia: la polizia ancora maltratta i gay, ma è possibile combattere per la difesa dei propri diritti".

da espressonline
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