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« Risposta #1 inserito:: Aprile 12, 2008, 04:15:14 pm » |
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12/4/2008 (9:14) - L'AUTORITA' DI BORSA INTERVIENE SULL'INTRECCIO DELLE PARTECIPAZIONI CON MEDIOBANCA
Generali, Consob boccia i Benetton La lista presentata da Edizione Holding non può essere considerata di minoranza
FRANCESCO MANACORDA
MILANO No, con i Benetton non si può. Secondo la Consob la Edizione Holding della famiglia trevigiana non può presentare una lista per il collegio sindacale delle Generali, qualificandola come lista «di minoranza», perché lo stesso gruppo Benetton collegato a Mediobanca - che a sua volta è il principale azionista della compagnia di Trieste con il 15,6% - attraverso la presenza nel patto di sindacato esercita un «controllo congiunto» su piazzetta Cuccia.
Il collegamento tra la Edizione Holding e Mediobanca, dice la Commmissione, è legato sia «alla struttura del patto e all’andamento storico delle assemblee di Mediobanca», sia al fatto che tra Mediobanca e le società del gruppo Benetton ci sono «ulteriori rapporti», le partecipazioni detenute in Sintonia, in Gemina, in Telco e in Pirelli. In particolare la Consob evidenzia come il patto Mediobanca non sia un semplice accordo di voto, ma abbia come oggetto anche la missione, la struttura e la composizione degli organi dell’istituto. Assodato così che Edizione è collegata a Mediobanca - dice la Commissione - in base al Testo unico della finanza «una lista presentata e votata da soci che risultino collegati ai soci di riferimento non può essere considerata di minoranza e da essa non potrà in alcun caso essere eletto l’eventuale sindaco di minoranza».
Inoltre la Commissione pone l’accento anche sul nome del sindaco designato da Edizione: se il candidato Giuseppe Pirola fosse nominato la società di revisione PriceWaterhouseCoopers che oggi svolge la revisione contabile per Generali diverrebbe incompatibile. Questo perché il fratello dello stesso Pirola svolge attività di revisore presso la sede milanese della società.
Dopo dieci giorni di schermaglie legali tra la Commissione da una parte e Generali ed Edizione Holding dall’altra, la Consob assume dunque la posizione ultimativa e la comunica agli interessati. Adesso toccherà a loro muoversi di conseguenza, ma il gesto forte di Lamberto Cardia e dei suoi Commissari - il collegio ha deciso in composizione completa - cambia lo scenario in vista dell’assemblea del 26 aprile. L’hedge fund Algebris, che aveva presentato una sua lista di minoranza e si era rivolto subito alla Consob per contestare la legittimità della lista di Edizione - ma la Commissione si era già allertata in modo autonomo - segna un punto a suo favore. E infatti già ieri sera un comunicato di Algebris esprime «soddisfazione» per quanto deciso dalla Consob e «dalla lettura del provvedimento... rileva che i voti espressi dai soci partecipanti al patto di sindacato di Mediobanca, e da soggetti a loro collegati, non potranno essere computati ai fini dell’elezione del sindaco di minoranza di Generali, se determinanti».
Algebris, poi, «auspica che, a seguito di questo provvedimento, Edizione Holding ritiri quanto prima la propria lista». E in effetti questa potrebbe essere una delle conclusioni possibili della vicenda adesso che la Commissione si è espressa. Un altro scenario possibile, secondo alcune interpretazioni, è che sia lo stesso cda delle Generali ad avere il potere di non ammettere più la lista di Edizione, ma questo parrebbe contrastare con le parole dell’ad del Leone Giovanni Perissinotto, che l’altro ieri ha parlato della compagnia come di una «parte terza» di fronte a uno scontro fra azionisti. Infine resta l’ipotesi di un ricorso giudiziario di Algebris - che sulla questione si è rivolta anche all’Isvap e alla Banca d’Italia - o di qualsiasi azionista. Grazie all’interpretazione autentica della Consob chiunque si presentasse in tribunale per contestare la validità della lista di Edizione avrebbe buone ragioni da spendere. Nessuna reazione, invece, ieri sera, nè da Edizione nè dalle stesse Generali. A Ponzano Veneto, sede delle società dei Benetton, si sta studiando il caso e una risposta arriverà - dopo aver sentito il parere dei legali - nei prossimi giorni.
da lastampa.it
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