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Autore Discussione: IL GIUDICE Edi Pinatto aveva depositato in ritardo le motivazioni  (Letto 2910 volte)
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« inserito:: Aprile 04, 2008, 05:25:21 pm »

IL GIUDICE Edi Pinatto aveva depositato in ritardo le motivazioni

Sentenza dopo 8 anni, Csm non sanziona

Bocciata la richiesta disciplinare.

Sette mafiosi, condannati a Gela, scarcerati per decorrenza

ROMA - La sezione disciplinare del Csm ha bocciato la richiesta del ministro della Giustizia di sospendere in via d' urgenza dalle funzioni e dallo stipendio il giudice Edi Pinatto, che aveva depositato dopo otto anni le motivazioni della sentenza con cui il tribunale di Gela aveva condannato sette componenti del clan Madonia.

Un ritardo che aveva provocato la loro scarcerzione.

da corriere.it
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« Risposta #1 inserito:: Aprile 04, 2008, 05:26:06 pm »

IL GIUDICE Edi Pinatto aveva depositato in ritardo le motivazioni

Sentenza dopo 8 anni, Csm non sanziona

Bocciata la richiesta disciplinare. Sette mafiosi, condannati a Gela, scarcerati per decorrenza


ROMA - La sezione disciplinare del Csm ha bocciato la richiesta del ministro della Giustizia di sospendere in via d' urgenza dalle funzioni e dallo stipendio il giudice Edi Pinatto, che aveva depositato dopo otto anni le motivazioni della sentenza con cui il tribunale di Gela aveva condannato sette componenti del clan Madonia. Un ritardo che aveva provocato la loro scarcerzione.
 
I TEMPI - Tra dieci giorni, il 14 aprile, il magistrato sarà ascoltato dal Gip di Catania, chiamato a decidere sulla sua richiesta di rinvio a giudizio per omissione di atti di ufficio. Poi, tra una ventina di giorni, Pinatto sarà ascoltato dalla Procura generale della Cassazione, che sta portando avanti l’istruttoria dopo l’azione disciplinare a suo carico decisa da Mastella.

Due scadenze a breve, richiamate davanti al Csm dallo stesso difensore, il presidente di sezione della Cassazione, Mario Fantacchiotti, per chiedere che la decisione sul «caso» venisse rinviata e unificata alla decisione sulle accuse che, nel merito, vengono contestate sul piano disciplinare all’ex giudice di Gela.

Ma per il «tribunale dei giudici» di Palazzo dei Marescialli l’urgenza per applicare un provvedimento cautelare, com’è appunto la sospensione dalle funzioni e dallo stipendio, non c’è più e il comportamento di Pinatto sarà comunque giudicato in tempi brevi dalla sezione disciplinare, nel merito.


04 aprile 2008

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