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Autore Discussione: Parigi, ormoni: inquisiti sette medici  (Letto 2279 volte)
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« inserito:: Marzo 27, 2008, 08:11:09 am »

26/3/2008 (16:33)

Parigi, ormoni: inquisiti sette medici
 
Sono accusati di «grave negligenza» nella preparazione e nella distribuzione di ormoni della crescita che hanno causato la morte di 111 bambini


PARIGI
Ha chiesto perdono il professor Jean-Claude Job, imputato principale al processo per la morte di 111 ragazzini a cui furono somministrati negli anni Ottanta ormoni della crescita; Job, 85 anni, ex presidente dell’associazione France Hypophyse che aveva il monopolio della produzione degli ormoni, ha preso la parola dopo la testimonianza dei genitori di Nicolas Guillemet, morto nel 1991 all’età di 13 anni.

Il processo contro Job e altri sei medici si è aperto il 6 febbraio scorso a Parigi per «grave negligenza» nella raccolta, la preparazione e la distribuzione dell’ormone sotto accusa a 1.698 ragazzini. Dopo le perizie degli esperti, la corte oggi ha cominciato ad ascoltare le famiglie delle piccole vittime che raccontano la lenta agonia dei bambini uccisi dalla malattia di Creutzfeldt-Jakob (la MCJ è una malattia neurodegenerativa rara, che conduce ad una forma di demenza progressiva fatale, ed è divenuta famosa dopo l’emergere di una forma variante legata all’epidemia di Encefalopatia spongiforme bovina, la cosiddetta malattia della «mucca pazza»).

«Ho il ricordo incancellabile» ha detto Job «un ricordo che torna spesso, di Nicolas sulla sua sedia a rotelle davanti alla mia scrivania. Dentro di me ho sempre chiesto perdono a Dio. Chiedo perdono ai signori Guillemet». Job ha però aggiunto, «Non ho fatto tutto io. Non ho agito senza controllo. La maggioranza delle decisioni furono collegiali».

I sette medici imputati si dichiarano innocenti, facendo valere che il sapere medico all’epoca non consentiva loro di valutare il rischio di infezione. Ai bambini fu somministrato un ormone della crescita che non era sintetico, come avviene oggi, ma prodotto a partire dalla ipofisi, una ghiandola che veniva prelevata dai cadaveri negli ospedali. Alcune ghiandole infette hanno contagiato decine di ragazzini. 111 sono morti, altri tre sono malati, e altre centinaia vivono nel terrore, perchè la malattia ha dei tempi di incubazione lunghissimi.

da lastampa.it
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