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Autore Discussione: Sotto scorta il senatore Sodano  (Letto 2263 volte)
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« inserito:: Marzo 25, 2008, 11:45:14 pm »

POLITICA

La mattina di Pasqua sono stati recapitati proiettili nella sede del comitato elettorale

Altri 8 proiettili e una lettera di minacce ritrovati già una settimana fa

Sotto scorta il senatore Sodano

Ha denunciato il business dei rifiuti

Presidente della Commissione ambiente del Senato ha denunciato l'intreccio tra camorra e politica nell'emergenza rifiuti in Campania

di CLAUDIA FUSANI

 
ROMA - Il secondo pacchetto di proiettili, recapitato a mano la mattina di Pasqua nella sede del comitato elettorale, ha messo paura a tutti. Anche al prefetto e al questore di Napoli che hanno deciso la doppia scorta per il senatore Tommaso Sodano. Il parlamentare di Rifondazione comunista, presidente uscente della Commissione ambiente del Senato e autore della Relazione sul ciclo dei rifiuti che ha avuto il coraggio e il merito di chiamare le cose col proprio nome, di calcolare cioè gli sprechi e indicare i responsabili di quattordici anni di emergenza, è da ieri sera sotto scorta.

Sodano è candidato in Campania per il Senato nelle liste della Sinistra-L'Arcobaleno e ha la sede del suo comitato elettorale a Pomigliano d'Arco, in via Ettore Cantone, nel centro del paese, una via trafficata, dove passa sempre qualcuno. Eppure il 17 marzo, in pieno giorno e sotto gli occhi di decine di potenziali testimoni, qualcuno ha sollevato la saracinesca e ha depositato all'interno una busta con proiettili e una lettera con minacce di morte.

I proiettili erano otto, 6 calibro 38 special e 2 calibro 22. La lettera scritta a mano e in stampatello invitava il senatore "ad andare via da Pomigliano d'Arco", cittadina che "deve essere libera dai comunisti": "A Roma non ti vogliono bene né a Pomigliano. Se non andrai via, sono costretto da forze maggiori ad ucciderti". Quella minaccia ha preoccupato ma non più di tanto. Sodano ha avuto la solidarietà di molti, dal Pd all'Udc. "Molti comunicati" racconta oggi con un pizzico di delusione. I vertici della Sinistra-L'Arcobaleno, da Bertinotti a Giordano a Migliore a Pecoraro Scanio sono scesi subito in Campania e hanno mobilitato le piazze in nome della legalità e della lotta alla mafia e alla camorra. Giovedì scorso c'era anche Massimo D'Alema a Pomigliano. "Ma non s'è fatto vedere in piazza dove c'era la manifestazione in nome della legalità" precisa il senatore oggi sotto scorta.

Domenica però sono spuntati altri proiettili. Sempre nella sede del comitato elettorale di Pomigliano d'Arco e sempre in piena mattinata. Sempre sotto gli occhi di decine di possibili testimoni. "Alle nove di domenica mattina, quando siamo andati ad aprire la sede del comitato elettorale - racconta Sodano - abbiamo trovato una busta con otto proiettili calibro 38". La lettera questa volta è ancora più esplicita della precedente: "Non hai capito la lezione, se non te ne vai prima del 13 aprile ti ammazzeremo".

Stessa mano, stessa modalità, stessa sicurezza. "La sede del comitato - osserva Sodano - è sotto vigilanza dalla scorsa settimana eppure chi ha consegnato i proiettili si è sentito comunque tranquillo di poter agire indistrurbato".

La prefettura di Napoli a questo punto non ha più potuto indugiare e ha deciso di mettere il senatore sotto scorta. La questione rifiuti, che già condizionerà molto il voto in Campania, entra ancora più pesantemente in questa campagna elettorale. "E' una questione di legalità" denunciano i vertici di La Sinistra-L'Arcobaleno, da Pecoraro Scanio a Giordano passando per Gennaro Migliore e Giovanni Russo Spena che oggi hanno convocato una conferenza stampa a Montecitorio per denunciare i fatti.

La colpa del senatore Sodano è nella relazione sul ciclo dei rifiuti in campania e sul fallimento di 14 anni di commissariamento e nelle decine di interrogazioni parlamentari. "Ancora poche settimane fa - racconta il senatore Sodano - ho inviato al Commissario straordinario l'elenco delle imprese collegate alla camora e che ancora riescono, grazie a catene di sub-appalti, ad avere appalti nella gestione dell'emergenza rifiuti". Si tratta soprattutto di mprese che operano nel settore dei calcestruzzi e del movimento terra - settori d'oro quando ci sono le emergenze - e di imprenditori proprietari di terreni che chiedonola concessione per nuove aree di stoccaggio dei rifiuti. Sodano fa soprattutto un nome: "Il gruppo Marinelli che pur avendo le interdittive della prefettura per infiltrazioni camorristiche riesce ad avere appalti nascondendosi dietro prestanomi e vari sub appalti grazie a triangolazioni con altre ditte". Sodano poi replica, in conferenza stampa, a chi lo minaccia: "Il mio impegno contro la criminalità organizzata e il suo intreccio con la politica non verrà meno".

(25 marzo 2008)

da repubblica.it
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