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Autore Discussione: Roma, è polemica sulla candidatura dell'islamico Chaouki nelle liste di Rutelli  (Letto 3198 volte)
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« inserito:: Marzo 21, 2008, 09:49:29 pm »

Politica
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amministrative



Roma, è polemica sulla candidatura dell'islamico Chaouki nelle liste di Rutelli

Il Pdl attacca: ''Hanno gettato la maschera e sposato la causa estremista''.

E il Partito Immigrati ricorda: ''Non ha firmato la Carta dei Valori di Amato''.

Ma lui interpellato da Aki-Adnkronos International si difende: ''Critico l'Ucoii ma è sbagliato criminalizzare i musulmani''.



Roma, 20 mar. (Adnkronos/Aki)

- Critiche dal Partito Immigrati e dal Popolo delle Libertà per la candidatura di Khalid Chaouki al comune di Roma per la lista civica 'Moderati al centro con Rutelli'.

Per il portavoce di An Andrea Ronchi la presenza di ''Chaouki testimonia la doppiezza della sinistra che a parole dice di combattere il fondamentalismo islamico, ma poi dà spazio alle tesi farneticanti dei loro esponenti''. ''Rutelli - tuona il parlamentare di An, Maurizio Gasparri -ha chiaramente gettato la maschera e sposato la causa estremista''. Gli fa eco il vicecoordinatore di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto: ''Rutelli pur di raccattare qualche voto nell'estrema sinistra ricorre persino ai fondamentalisti islamici o gente a loro contigua''.

E il Partito Immigrati denuncia con una nota: ''Non capiamo la presenza, fra le file dei Moderati per Rutelli, di persone conosciute soprattutto tra gli immigrati per non aver firmato la Carta dei Valori di Amato, ai tempi in cui era componente della Consulta per l'Islam italiano presso il Viminale"."Gli immigrati - conclude il documento - non si riconoscono in questi personaggi".

Da parte sua Chaouki interpellato da AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL si difende: "Sono stato uno dei primi a condannare alcune azioni e l'ideologia che sta dietro l'organizzazione dell'Ucoii (Unione delle comunità islamiche in Italia), ma sono contro la criminalizzazione generalizzata dei musulmani in Italia fatta dalla destra".

Chaouki spiega quindi la sua posizione riguardo la Carta dei Valori. "Ho sottoscritto e condivido la Carta dei Valori, anche se ritengo di fondamentale importanza non renderla una carta per soli musulmani - afferma - I suoi principi devono valere per tutti gli immigrati al di là delle loro appartenenze religiose. Credo che i miei scritti e il mio percorso testimoni da soli il pensiero di assoluta trasparenza e negazione di qualsiasi violenza''.

''A proposito invece del mio passato con i Giovani Musulmani, voglio chiarire - afferma Chaouki- che si tratta di un'associazione indipendente e che sotto la mia presidenza ha promosso iniziative inedite di dialogo interreligioso in particolare con i giovani ebrei d'Italia".


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« Risposta #1 inserito:: Marzo 21, 2008, 09:51:23 pm »

Politica
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schegge

Lombardo vs Placido, è quasi rissa davanti alle telecamere di La 7

L'acceso botta e risposta alla trasmissione 'Tetris'.

L'attore provoca: ''Per cinque anni nessun candidato meridionale al Sud''.

Il leader dell'Mpa: ''Così Veltroni potrà sistemare i suoi amici romani'' .

E i due si ritrovano faccia a faccia.

Placido all'Adnkronos: ''Alla fine mi ha chiesto scusa'' .

Il conduttore: ''Sostengo a occhi chiusi la sua provocazione''



Roma, 20 mar.- (Adnkronos/Ign)

- E' quasi rissa tra Michele Placidoe Raffaele Lombardo davanti alle telecamere di 'Tetris'.

Alla registrazione della trasmissione sembrava che tutto filasse liscio sui binari del fair play. Luca Telese, il conduttore del talk show de La7, aveva appena introdotto i protagonisti della serata - che andrà in onda domani -, il leader dell'Mpa Raffaele Lombardo e Roberto Castelli della Lega, con scene didascaliche sul movimento di Lombardo e sul Carroccio, e la giovane e bella capolista alla Camera per il Pd campano, Pina Picerno, originaria di Teano.

Tutto tranquillo, dunque. Almeno fino a quando non ha fatto il suo ingresso Michele Placido. Giubbotto nero, jeans, il commissario Cattani della 'Piovra', ha arringato: ''Consentitemi la provocazione: per 5 anni non dovremmo candidare alle elezioni politiche uomini del Sud. Hanno dato e danno quotidianamente spettacolo indecente di mafiosità, malaffare e incapacità''. Placido, ricordando poliziotti e magistrati uccisi della mafia e politici collusi, ha proseguito: ''La società del Sud non può essere rappresentata in Parlamento da questa gente''.

Castelli ha replicato osservando che in ogni caso il Parlamento è lo specchio della società e ''ogni regione deve esprimere la propria rappresentanza umana e sociale''. Più critico invece Lombardo che, pur apprezzando le doti artistiche dell'attore, ha osservato: ''Vorremmo uscire un tantino dagli strereotipi che per anni ci hanno ammannito le televisioni e cercare di ragionare in termini positivi e moderni, lasciandoci alle spalle anni di soprusi perpetrati dai governi che si sono succeduti, costringendo i giovani a emigrare in cerca di fortuna''.

Ma Placido non si è arreso. ''Ribadisco - ha tuonato - Per cinque anni almeno nessun candidato meridionale al Sud''. E il leader dell'Mpa è sbottato: ''Lei fa parte di quei tanti meridionali che, raggiunto l'apice, dimenticano la loro origine, sputano nel piatto, facendosi magari scudo di tutele politiche. Niente candidati del Sud? - ha aggiunto - Così Veltroni potrà sistemare, come ha fatto, candidando i suoi amici romani in Sicilia''. Placido non incassa il colpo e si dirige minacciosamente verso Lombardo, il quale a sua volta dimentica l'aplomb da telecamera e intima all'attore: ''Sia serio!''.

Tensione alle stelle, telecamere che indugiano sui due contendenti, imbarazzo, ma poi il dissidio si calma. Negli studi de La 7 l'atmosfera però continua a surriscaldarsi. E l'entrata in scena di Claudio Fava del Pd e Sandro Parenzo, titolare di Telelombardia, contribuiscono.

"Non è successo niente di grave. Alla fine Lombardo mi ha chiesto scusa. Può succedere quando si parla di politica...e poi io non sono abituato ai dibattiti", fa sapere in serata Michele Placido commentando all'ADNKRONOS l'acceso botta e rirposta tra lui e il leader dell'Mpa.

"Si sono trovati tutti un po' spiazzati dopo la mia provocazione -continua Placido- mi hanno frainteso...Ho solo consigliato alla casta politica di mettersi in quarantena per un po' di tempo". Lite sfiorata anche con Roberto Castelli della Lega. "Mi ha detto -spiega Placido- che nonostante io abbia i capelli bianchi non so nulla di politica". Secondo Michele Placido la bocciatura della classe politica è nell'aria: "E' vero che sono un attore ma anch'io ho il diritto di esprimere la mia opinione che in realtà è quella di quasi tutti gli italiani".

Tornando all'acceso botta e riposta, sfiorato quasi nella rissa con Lombardo, Placido aggiunge: "Quello che ho detto al leader del'Mpa riguarda semplicemente il fallimento sociale della politica, basta guardare in che condizioni e' Napoli''. "Alla fine della trasmissione ho lanciato un appello alle nuove generazioni -conclude Placido- Ho detto di votare per i giovani, non importa se di destra, di sinistra, di centro ecc..C'e' bisogno di aria nuova nel nostro Parlamento". Poi all'ADNKRONOS Placido precisa: "Vorrei che i giovani votassero per i loro coetanei, scegliendo senza ideologie ma dopo un'attenta riflessione. Ormai siamo arrivati all'ultima spiaggia, speriamo bene...".

''Sostengo ad occhi chiusi la provocazione di Michele Placido'', dice Luca Telese all'ADNKRONOS. ''Da uomo libero, senza peraltro alcun legame o interessi in politica -osserva il conduttore di 'Tetris'- Placido ha detto una cosa che molti al Sud pensano: lo pensano quelli sommersi dai rifuiti a Napoli, quelli vessati dal malgoverno, quelli delle 140 amministrazioni sciolte in 5 anni, due proprio ieri''.

''Il vero problema -secondo Telese- è che lo dovrebbero dire altri intellettuali e non solo Michele Placido. Sono contento che l'abbia detto, non penso che la sua sia una battaglia qualunquistica ma una battaglia civile''.


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