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Autore Discussione: Jacopo Fo, L'articolo della settimana  (Letto 6737 volte)
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« inserito:: Luglio 01, 2007, 12:07:17 pm »

L'articolo della settimana
 
Sta succedendo qualche cosa.
Migliaia di persone si stanno collegando al mio blog (http://www.jacopofo.com), decine di gruppi prendono contatto con noi, centinaia di mail e telefonate...
C'e' un enorme interesse per le ecotecnologie. E dietro c'e' un nuovo modo di sentire l'impegno per un mondo migliore.
Sta crescendo l'idea che solo i piccoli passi concreti, le alternative costruite con buon senso e professionismo, possono farci fare dei passi avanti.
 
E' un momento magico.
Sono entusiasta e mi sembra veramente che sempre piu' persone la vedano come noi: stanchi della politica delle chiacchiere lontane dalla capacita' di affrontare i problemi nelle loro oscene minuzie.
Su questo invece stiamo lavorando noi.
Ed e' chiaro che se riusciremo a costruire questi benedetti impianti, e se raccoglieremo adesioni per gli altri gruppi d'acquisto che stiamo costituendo, otterremo un risultato culturale e politico enorme.
Stiamo costruendo la Massoneria degli Onesti, stiamo riscoprendo concetti che la sinistra aveva lasciato alla mafia come "essere uomini d'onore".
Stiamo proponendo di "essere professionisti" come scelta rivoluzionaria.
Veltroni fa bei discorsi. Traccia linee politiche. Ma resta un mistero il COME realizzera' i suoi progetti.
L'idea della politica oggi e' che lo scontro sia tra idee giuste e idee sbagliate. Ma questa e' solo una parte del conflitto. Poi si deve scegliere tra metodi giusti per realizzare idee giuste e metodi sbagliati che ti portano a mandare nella merda le idee giuste. E poi bisogna discutere di veri professionisti, uomini d'onore che sono capaci di praticare i metodi giusti in modo corretto e di pirla che mandano in malora progetti perfetti.
Per questo cambiare il mondo e' difficile.
Ad esempio, adesso stiamo lottando contro la burocrazia  dei comuni. Abbiamo una legge buona sul solare fotovoltaico e abbiamo un buon gruppo d'acquisto che sta riuscendo a realizzare quel che avrebbe dovuto realizzare un governo efficiente offrendo gli strumenti pratici e le informazioni che permettano a una famiglia di usufruire veramente dei vantaggi offerti dalla legge (servivano certificazioni delle ditte, pubblicita' sui costi reali degli impianti, predisporre elenchi di banche disposte a offrire condizioni di finanziamento giuste, prototipi di contratti equi, convenzioni con assicurazioni, servizi di informazione e di consulenza per i cittadini veramente funzionanti, una campagna di informazione...).
Qui si fanno le leggi e poi non si fa niente perche' diventino realta'.
E inoltre si sono dimenticati di fare una legge che induca i comuni a non rompere i coglioni sulle autorizzazioni per gli impianti. E non chiedere per gli impianti domestici la Dia che costa e fa perdere tempo! Cioe', da una parte mi incentivi e dall'altra mi fai buttare i soldi dalla finestra per una pratica burocratica assurda.

E ovviamente i comuni di sinistra sono i piu' burocraticizzati.
Siamo riusciti a portare al centro dell'attenzione degli italiani la questione ambientale. Abbiamo fatto passi in avanti sulla percezione dello spreco di Stato e dei costi allucinanti della politica e dei partiti.
E' da sperare che si riesca a far capire la centralita' della lotta alla burocrazia.

STIAMO SOFFOCANDO DI BUROCRAZIA!

E' UNA TASSA NASCOSTA CHE UCCIDE LE IMPRESE E FA IMPAZZIRE LE FAMIGLIE PER DELLE STRONZATE!
Ma anche in questo caso non e' sufficiente dire "diamo un taglio alla burocrazia", bisogna dire come si puo' farlo, indicare il testo delle leggi da approvare,
Ma intanto, per non deprimerci, registriamo altre vittorie. Dopo anni di denunce finalmente, grazie all'Unione Europea, e' scoppiato lo scandalo della diossina ad Acerra e delle discariche abusive della camorra. E questo e' un altro segno che qualche cosa di forte si muove (ne abbiamo parlato sia sul blog che nel libro Napoli nel sangue http://www.commercioetico.it/libri/librijacopo/napoli-nel-sangue.htm ).
E mentre Beppe Grillo lancia da Bruxelles il VAFFANCULO DAY l'8 settembre in tutte le citta' d'Italia (ci saremo!), alcuni amici di Beppe Grillo stanno addirittura studiando un sistema per costruire una cooperativa che raccolga i risparmi delle famiglie investendoli in impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili. Offrendo cosi' la possibilita' di togliere i risparmi dalle trappole dei fondi di investimento e del mercato azionario. Oltretutto secondo i loro conti preliminari i risparmiatori potrebbero avere addirittura un 7% di interesse annuo. Robe da fantascienza! E con un investimento che non presenta rischi in quanto basato solo sulla costruzione di impianti di produzione di energia dal sole e dal vento e sui dati conosciuti di rendimento di questi impianti.
Cosa succederebbe se un simile progetto riuscisse ad arrivare a buon fine?
Sono piccoli passi che producono grandi cambiamenti. Non volano nel cielo delle ideologie, offrono reali possibilita' di cambiamento sul terreno dei bilanci familiari. Rappresentano un'alternativa non teorica e futura ma qui e subito.
Anche l'idea della campagna "adotta un parlamentare" sta andando avanti e trova persone che collaborano. Serenetta Monti, e Roberta Lombardi, del MeetUp Amici di Beppe Grillo di Roma, hanno organizzato un comitato che sta progettando il funzionamento della campagna.
L'idea e' di trovare dei volontari, ognuno adotta un parlamentare e apre una pagina dedicata al suo protetto (diventa il suo Angelo Custode).
In questa pagina web dedicata a ogni parlamentare si raccolgono i dati su quel che fa in Parlamento. Quali leggi ha proposto, quali ha firmato, quali ha votato, quante volte ha bigiato le sedute.
Poi si realizza un'intervista a questo onorevole, chiedendogli se e' d'accordo su alcune leggi fondamentali per far uscire l'Italia dal disastro. Leggi semplici e elementari. Cose tipo: sei d'accordo a sequestrare i beni della mafia e renderli subito disponibili per scopi di utilita' sociale? Sei d'accordo a dare finalmente alla magistratura i soldi sequestrati durante i processi e giacenti da anni nelle banche? Cosi' i magistrati avranno i soldi per pagarsi le fotocopie. (vedi articolo su 7 leggi per cambiare l'Italia http://www.jacopofo.com/?q=node/3295)
In questo modo riusciremmo a costruire una mappa dei parlamentari individuando quelli potenzialmente favorevoli alla piattaforma delle Leggi Facili da approvare perche' basate sul buon senso. E, a questo punto, possiamo iniziare a fare pressione su di loro per convincerli a firmare il pacchetto delle 7 leggi (che ormai sono 10). Allora potremo verificare se ci sono abbastanza parlamentari disposti a un'azione fuori dalle logiche delle segreterie dei partiti. E' una campagna che segue la stessa logica dei gruppi di acquisto solare: andando a incidere su piccoli meccanismi apparentemente secondari puo' riuscire veramente a cambiare la situazione. E' proprio sui piccoli meccanismi inceppati che si basa la paralisi italiana. Migliaia di piccole rotelline che non girano hanno bloccato il rotellone. Inutile e impossibile cercare di sbloccare il rotellone senza prima rimettere in moto le rotelline.
Ma le buone notizie non sono finite.
E' partita la progettazione definitiva dei primi impianti fotovoltaici. Il 16-20 luglio ad Alcatraz faremo uno stage pratico per chi vorra' seguire tutte le fasi dell'installazione del nostro primo impianto (con inseguitori solari).
E sta iniziando a trovare adesioni anche il gruppo di acquisto per l'energia da fonti rinnovabili per aziende e famiglie. Cioe' senza fare nulla (soltanto cambiando un contratto) dal primo luglio e' possibile che una famiglia, invece di comprare energia elettrica dall'Enel, la compri da un fornitore certificato che distribuisce energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili (http://www.commercioetico.it/energia-rinnovabile/index.html).
Insomma, a questo punto anche chi non puo' installare un impianto di produzione con i pannelli solari fotovoltaici puo' fare qualche cosa di veramente concreto
Hanno raccolto poi decine di adesioni le proposte di gruppi d'acquisto anche per il solare termico e le caldaie ad alto rendimento.
E stanno anche crescendo le firme della petizione lanciata da Franca per la nuova legge che ha lo scopo di cacciare gli impiegati pubblici che sono stati condannati (http://www.francarame.it/?q=node/377).

Insomma, si muove.
Stiamo a vedere se poi varra' la pena di raccontarlo ai nipotini. Tutto dipendera', come sempre, dalla scelta individuale di molti. E vorrei invitarti a investire da subito il tuo tempo per appoggiare questo momento esplosivo.
Qualunque azione e' preziosa, anche semplicemente firmando la petizione e facendola firmare (magari su carta) oppure segnalare su un blog queste iniziative. Puoi creare un gruppo d'acquisto locale o sostenerci economicamente sottoscrivendo i 27 euro dell'associazione a Cacao.
O semplicemente telefonare a qualche amico e raccontargli cosa stiamo tentando di fare.
Piccole azioni concrete. Ma tante. Questo ci serve adesso.
Diamo la spallata al sistema dell'assurdo?
 
Jacopo Fo
 
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« Risposta #1 inserito:: Luglio 09, 2007, 03:30:38 pm »

Gli articoli della settimana
 
Dobbiamo convincere le masse?!? Di che? Perche’?

Io sono contrario!

di Jacopo Fo
 

Recentemente, durante un incontro tra associazioni del “Movimento”, ho sentito parecchi compagni parlare della necessita’ di far capire le nostre idee e il nostro sogno di un mondo migliore alle “Grandi masse”.
Un’idea giusta in senso strategico ma che porta la maggioranza del Movimento a ragionare in termini disastrosi.
Trent’anni di pratica politica sono li’ a dimostrarlo.
Questi amici pensano che siccome dobbiamo cambiare il mondo e per farlo dobbiamo essere in tanti, allora il cuore del lavoro sono le azioni di proselitismo e di educazione delle masse.
Io invece credo che non serva diventare milioni per poter fare le cose.
Dobbiamo fare il contrario: facciamo le cose, dimostriamo che sono positive e che fanno bene e poi vedrete che altri si convinceranno.
Sono i fatti e non le parole che convincono le persone.
Credo che in questi anni abbiamo dimostrato nei fatti che questa logica funziona.
Produrre cibi biologici, diffondere tecnologie ecologiche, aprire centri culturali dove si praticano rapporti umani diversi, organizzare feste, giochi, performance, praticare uno stile di vita diverso con amici e amanti, e’ stata la nostra rivoluzione. Una rivoluzione che abbiamo vinto proprio perche’ e’ stata concreta e ha cambiato nei fatti il modo di vivere, di fare arte, di comunicare, di partorire, di occuparsi del benessere del corpo e della mente.
E, visto che il nostro stile di vita ci ha fatto vivere meglio, altri hanno visto quel che facevamo e lo hanno giudicato intelligente.
Oggi il cibo biologico, il commercio equo, il risparmio energetico, le ginnastiche dolci e la conoscenza dei muscoletti vaginali sono patrimonio di milioni di italiani che molto spesso non la pensano come noi ma sono stati comunque contaminati dalle cose buone che abbiamo scoperto, reso reperibili e sperimentato con grande vantaggio.
 
Ho sentito recentemente compagni che si lamentavano perche’ la loro associazione dedicava tanto tempo alle cene conviviali invece di concentrarsi sulla propaganda politica, i banchetti informativi e i volantinaggi.
Un compagno ha risposto che era necessario fare cosi’ perche’ le cene conviviali sono un modo efficace e astuto per diffondere il messaggio aggirando le resistenze.
Non sono d’accordo con questa logica. La penso proprio al contrario. Le cene conviviali, le gite, gli spazi ludici e ricreativi come Alcatraz non sono un modo astuto per far passare i messaggi ne’ tantomeno una perdita di tempo.
Il centro della mia lotta e’ innanzi tutto vivere meglio, con persone che sentono l’emozione della vita come me.
Coltivare il gioco, il ridere, l’amicizia, il dialogo, lo scambio artistico ed emotivo e’ il centro della mia attivita’.
E’ da qui che si parte per trovare l’energia, la fiducia per vivere appieno. Solo chi e’ veramente arrivato a crescere dentro, a trovare le ragioni di un ottimismo profondo e di una gioia di vivere puo’ pensare di poter dare un contributo per il miglioramento del pianeta. Un contributo che viene spontaneo perche’ quando ami e ti ami e ti diverti ti viene voglia di far crescere il tuo stile di vita fuori dalla tristezza commerciale delle multinazionali del dolore.
Al contrario, gente che non e’ cresciuta emotivamente, che non si dedica con tutte le forze alla ricerca della felicita’, che non ha lo scambio emotivo al centro del bersaglio esistenziale potra’ riempirsi la bocca con tutte le frasi ecologiste e rivoluzionarie che vuole ma non sapra’ dare alcun contributo positivo al mondo migliore.
Sono persone tristi e irose e da trent’anni ci dimostrano che sono capaci di produrre solo vecchia politica, scontri ideologici, riunioni spaccapalle, logiche competitive, idee stitiche e banali.
Capacita’ di azione concreta zero.
Calore umano zero.
Politica maschile (poche donne e sempre zitte in un angolo).
Venerazione del leader e seghe mentali.
 
Sarebbe ora che si mandi al diavolo questo modello ideologico e politichese.
 
Ma questo discorso ha un’implicazione strategica essenziale.
Gli italiani oggi sono culturalmente e politicamente divisi: meta’ con la sinistra, meta’ con la destra. Cresce il risentimento contro i partiti ma gli elettori non vedono alternative.
In questa situazione di transizione verso nuove forme di rappresentanza e democrazia diretta non e’ pensabile dar vita ad azioni che spostino le coscienze di una decina di milioni di persone, tantomeno della meta’ piu’ uno degli elettori.
Ma ci sono moltissime iniziative che possono determinare grandi cambiamenti e porre le premesse per una maturazione culturale.
Le nostre battaglie sul biodiesel, sui riduttori di flusso dell’acqua, sulle lampadine ad alto risparmio, sulla legge sui pannelli solari hanno dimostrato che un piccolo gruppo di persone determinate e’ piu’ che sufficiente per lanciare comportamenti di massa o smuovere gli equilibri nel centro sinistra, portando a risultati concreti. In pochi possiamo riuscire a smuovere le amministrazioni e coinvolgere milioni di persone ad adottare comportamenti positivi.
Che cosa succederebbe se questa logica, finora promossa da poche centinaia di persone, diventasse la strategia di alcune migliaia?
Se 3.000 persone aderissero a un gruppo d’acquisto di telefonia mobile potremmo offrire contratti collettivi per i cellulari. Lo stesso vale per banche, assicurazioni, elettricita’. Con 10mila persone consociate potremmo ottenere auto energeticamente efficienti come quella proposta da Beppe Grillo che fa 100 chilometri con 3 litri di benzina.
Potremmo ottenere servizi e prodotti piu’ economici, eticamente ed ecologicamente validi.
Convenienza+etica+ecologia.
Chi potrebbe resistere a simili proposte?
Cosi’ potremmo realmente conquistare l’attenzione di milioni di  italiani delusi dalla politica e da questo sistema dominato dai furbi.
Il problema che abbiamo di fronte e’ proprio questo. In Italia almeno un milione di persone vorrebbe fare qualche cosa per un mondo migliore, ma non riusciamo a metterne insieme poche migliaia su proposte di consumo consociato, critico, conveniente e ecologico. Ma non esistono scorciatoie. Fino a che la politica parolaia non cedera’ di fronte alla pratica del potere dei consumatori non faremo un solo passo in avanti.
 
...
 
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« Risposta #2 inserito:: Maggio 08, 2013, 04:20:08 pm »

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Letta e Grillo amano burocrazia e inefficienza?

di Jacopo Fo | 7 maggio 2013


Diversi su tutto sono d’accordo sulla via da seguire: aumentare il debito pubblico.

Al di là delle enormi differenze tutti i progressisti pensano che dalla crisi si esca solo dando più soldi ai lavoratori, ai pensionati e ai disoccupati. Ovviamente su questo sono d’accordo anch’io.

Ma il problema nasce quando bisogna capire dove si prendono i soldi.
Le risposte sembrano differenti ma seguono la stessa filosofia: facciamo pagare più tasse ai ricchi e allentiamo i vincoli imposti dall’Europa al debito pubblico.

In fondo ai discorsi arrivano anche ad accennare, di sfuggita, alla necessità di semplificare la burocrazia e far funzionare la macchina dello Stato.

Non è che non sappiano che burocrazia e inefficienza costano all’Italia 140 miliardi di euro e altri 200 costano l’evasione fiscale e contribuiva e altri 130 l’incapacità di stroncare l’economia mafiosa. E altri 60 miliardi ci costa la corruzione. Ma non vedono il nesso tra efficienza dello Stato e lotta all’evasione fiscale e alla criminalità: non pensano che i problemi si risolvano con l’efficienza, loro pensano a leggi più dure.

È questa forma mentis che impedisce di vedere da dove tocca iniziare ad affrontare i problemi. Non capiscono l’origine delle cose.

Adesso pare siano tutti finalmente d’accordo sul tagliare i costi della politica e l’obbrobrio del finanziamento pubblico ai partiti.
È la priorità dei leader e anche del popolo incazzato.
Giusto tagliare questo sperpero osceno di denaro; ma il potere dei politici, il terreno dove la corruzione prolifera sono i costi della politica?
I super stipendi e i super rimborsi elettorali non sono la causa ma l’effetto del modo in cui funziona la società italiana.
Il cuore del problema sta nella burocrazia e nell’efficienza.

I politici traggono potere dal fatto che se vuoi fare una risonanza magnetica alla svelta hai bisogno di una raccomandazione.
La macchina dello Stato è un monumento al delirio disorganizzativo, alla lentezza, ai cavilli. Il primo prodotto che la politica vende ai cittadini è la necessità di inginocchiarsi ai loro piedi per ottenere qualunque cosa, dal posto di lavoro, all’autorizzazione amministrativa.
La riforma più grande per l’Italia la si può fare in un giorno e non costa nulla: rendere pubbliche le liste di attesa per gli interventi chirurgici, le case popolari e tutto il resto e lo stato degli iter burocratici.
Solo con la razionalizzazione della burocrazia e una macchina statale efficiente si stronca lo strapotere della Casta.

Ma c’è un secondo motivo per cui i politici non vedono in cima alle loro priorità la lotta per l’efficienza. Nelle segreterie dei partiti e in parlamento siedono persone che nella stragrande maggioranza sono state selezionate sulla loro capacità di parlare, non sulla loro capacità di far funzionare le cose.
Da sempre non sono i sindaci migliori ad arrivare ai vertici dei partiti. Ci sono eccezioni, come la Puppato del Pd che venne premiata da Grillo come sindaco a 5 stelle, o come il ministro Zanonato, unico sindaco di una grande città che sia stato capace di realizzare efficienza energetica… Ma sono eccezioni.

Se la lotta politica uscisse dall’Olimpo delle chiacchiere e si vedesse chi è capace di produrre efficienza, troppa gente si troverebbe senza lavoro.
E non a caso il Pd ha deciso di non basare la sua campagna elettorale sul racconto dei risultati che i suoi amministratori migliori hanno realizzato. Gente come Chiamparino, Cofferati, Renzi, Veltroni si sarebbero irritati a sentir parlare di milioni di euro risparmiati, di illuminazione stradale a led, di comuni che non pagano da tempo la bolletta elettrica grazie al fotovoltaico; loro che così poco hanno realizzato da sindaci avrebbero fatto una misera figura…

Ma c’è una terza ragione che fa sì che i politici siano così poco entusiasti dell’efficienza delle istituzioni: una giustizia lenta e una burocrazia folle sono il modo migliore di tenere lontani dall’Italia gli investitori stranieri. Grazie a questa situazione l’economia italiana si è mantenuta dentro una bolla… E a lor signori va bene così. Ma sai che scocciatura se l’Italia si apre al mondo e ti arrivano degli stranieri ricchi e potenti che non sono abituati ai nostri riti amministrativi, a portare rispetto, a ricambiare i favori, a riconoscere il potere della Casta… Meglio restino a casa loro…

Ma quel che manca ancora di più ai progressisti italiani è il senso del sogno: l’idea di quel che potrebbe essere l’Italia.
Maurizio Fauri mi dice che un mister faceva allenare i calciatori in una piscina con 30 centimetri d’acqua. Così quando poi andavano in campo volavano. E Fauri aggiunge che se a noi italiani togliessero la burocrazia ci troveremmo a sbaragliare il resto del mondo, perché lavorare con la burocrazia italiana è come allenarsi in una piscina con l’acqua dentro.

A parole anche Confindustria e Confartigianato condividono questo punto di vista, come molti progressisti, ma temo che si sia ancora lontani dalla coscienza di massa che la battaglia per l’efficienza sia la cosa più importante da fare.

L’Italia è straricca! Siamo in crisi perché buttiamo via soldi e risorse. Ogni anno l’Italia perde più di 500 miliardi di euro. E ogni anno perdiamo centinaia di miliardi di Pil potenziale ucciso nella culla dal sistema dello spreco e della lentezza. Ci servono meno di 100 miliardi di euro per dare respiro agli italiani in difficoltà, migliorare i servizi, iniziare a ripagare il debito.

Non abbiamo bisogno di aumentare il debito e neanche si aumentare le tasse a chi già le paga.

Piantatela di asfissiarci con spaventose pippe teoriche: fate funzionare le cose!

da - http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/07/letta-e-grillo-amano-burocrazia-e-inefficienza/585727/
« Ultima modifica: Ottobre 15, 2013, 05:25:27 pm da Admin » Registrato
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« Risposta #3 inserito:: Ottobre 15, 2013, 05:27:33 pm »

Lampedusa: l’orrore della burocrazia

di Jacopo Fo | 12 ottobre 2013


Le tende ci sono ma la Prefettura non vuole usarle.

Donne e bambini sotto la pioggia per giorni, nel fango…
Sopravvissuti a un dramma, hanno visto morire centinaia di persone, sono vivi per miracolo e noi così li assistiamo.
E per giunta li incriminiamo per immigrazione clandestina e li lasciamo all’addiaccio?
Ma che bella civiltà!
Come è possibile? Non hanno almeno delle tende?
Ne parlo con mio padre. Decidiamo di cercare di dare una mano…

Telefono al Comune: “Ma sono ancora sotto l’acqua questi sventurati?”
“Sì, certo!” Mi risponde una gentile signora, le dico
“…Noi abbiamo una onlus, il Comitato Nobel per i Disabili, possiamo comprare cento tende e portarvele?”
“Ma guardi che noi ce le abbiamo le tende… E per giunta sono giorni che da tutta Italia ci telefono per offrirci tende… Ma non possiamo darle ai naufraghi che sono sotto la pioggia perché la Prefettura non dà il permesso. Sono loro a controllare il Campo”.
Incredibile, assurdo, delirante.

Mio padre telefona alla prefettura di Agrigento: “Ci hanno detto al Comune di Lampedusa che per mandare delle tende ai naufraghi ci vuole il vostro permesso. Posso mandarvele?”
“Ma guardi… Non lo so… Ci sono dei problemi… Dovrebbe farci una domanda…”
“Gliela sto facendo la domanda: posso mandarvi cento tende?”
“La domanda ce la deve inviare via fax! Ci sono delle procedure da rispettare!”
“Ma questi sono sotto la pioggia!!!”
“Siamo in Italia… Non si possono cambiare le cose in un giorno!”
Mio padre mi passa il telefono costernato. Chiedo alla signora “incaricata” dei soccorsi se si rende conto che quella gente sta sotto la pioggia… Alla fine decide di passarmi una persona più “incaricata” di lei. Mi lasciano al telefono 5 minuti. Richiamo, chiedo della super incaricata. Mi lasciano di nuovo appeso al telefono e non risponde più nessuno.
Mi viene in mente quel film… “Muro di gomma”…

Ora vorrei invitarti a riflettere sulla dimensione morale di questa situazione.
Ci sono le tende, il Comune e decine di privati le offrono alla Prefettura ma non vengono utilizzate per via della procedura.
Io credo che questo virus mentale sia il cuore di tutti i problemi italiani: si è perso il senso delle cose… Lo hanno sostituito con la mistica della carta bollata… Una religione demoniaca e impietosa…
Questa è l’origine della crisi del Sistema Italia.
E una situazione del genere, riportata dal Fatto Quotidiano in prima pagina, non è una notizia per il resto dei media. Non interessa a nessuno che lo Stato Italiano non riesca a compiere neppure il minimo del minimo del minimo di un gesto di soccorso.
Che restino sotto la pioggia! Non possiamo piegare i regolamenti e gli iter burocratici alla pietà umana.

L’11 settembre del 1959 i miei genitori debuttavano con lo spettacolo Gli arcangeli non giocano al flipper, nel quale si racconta di un invalido che cerca di ottenere la pensione ma scopre di essere iscritto all’Anagrafe come cane bracco… Lo spettacolo conteneva una canzone che dopo più di 50 anni è ancora, ahimè, attuale!

Fratelli d’ufficio
Per dare gloria a Cheope han fatto una piramide?
Un ara per Leonida, un arco per i Cesari,?
Un cippo monolitico per il Vercingetorige?
Per ricordare un nautico han battezzato America?
Quel continente atlantico scoperto dal Cristoforo.?
Col nome di un gran medico han battezzato un microbo?
E per finire,  i clinici?
Pur di passare ai posteri?
A corto di piramidi, ci han battezzato gli organi:
C’è l’osso di Berio, la tromba di Eustachio?
C’è il nervo di Bario, c’è  l’elmo di Scipio?
C’è il cocchio di Dario, ciascuno ha il suo cippo?
Ma nessuno ricorda chi a tutto pensò.?
Chi fu quel gran burocrate che ha inventati i moduli?
Le cedole di transito, il bollo di verifica?
Le pratiche da evadere, la tassazione a carico?
Lo scarico bonifico,  il buono per gratifica
Il protocollo unico, la carta di certifica
Di lui nessuna lapide ricorda il dì di nascita?
E forse nell’anagrafe è iscritto come anonimo.

Fratelli d’ufficio alziamo la testa?
Del genio dei bolli cantiamo le gesta?
Alziam gli sportelli,  laudiamo al Signore
Che per nostro amore qui tutto creò:?
I timbri rotondi, la carta bollata
La marca da dieci, la carta intestata?l’usciere alla porta, i portapennini?
La penna,  i cestini pei capo-sezion!

da - http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/12/lampedusa-lorrore-della-burocrazia/741146/
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« Risposta #4 inserito:: Ottobre 14, 2015, 03:00:23 pm »

Politica
La sinistra va abolita. Fa solo confusione!

Di Jacopo Fo | 6 ottobre 2015

Innanzitutto toccherebbe rendersi conto che la gente non sa proprio dov’è la sinistra. Ti dicono di girare a sinistra e intanto con la mano ti indicano la destra.

E poi c’è la storia del portafoglio. “Ha il cuore a sinistra e il portafoglio a destra”. Cazzata mostruosa: nessuno ha il cuore a sinistra! Sarebbe ora di dirlo a scuola che il cuore dal punto di vista meramente anatomico, sta al centro! Ed è logico che sia così, sta per lo più dietro lo sterno che lo protegge! Se non ci credi guardati una radiografia!

Certo si potrebbe obiettare che dire che il cuore sta a sinistra sia un bene perché così si depistano gli assassini! Chissà quanta gente in più sarebbe morta se i criminali sapessero dove si trova il cuore esattamente!

Ma il più grosso problema della sinistra è che manca il senso delle priorità!
Con la crisi che c’è in giro mi spiegate perché la sinistra non si sbatte per creare gruppi d’acquisto globali? I lavoratori della Volkswagen ce l’hanno e risparmiano dal 20 al 30% su tutto quello che comprano. Sarebbe una cosa di sinistra aumentare il potere d’acquisto della gente. Invece no, perché se fai un gruppo d’acquisto del genere danneggi la Coop e allora i gruppi d’acquisto sono di destra!
Perché la Coop sei tu!
E poi adesso che la Volkswagen è stata beccata con le mani nel sacco non è più di sinistra parlare bene dei sindacati tedeschi…

E come mai si parla così poco dello smog?
In Italia muoiono di inquinamento urbano più di 30mila persone all’anno. Nel mondo muoiono 180mila persone per le guerre e il terrorismo, 3 milioni e 700mila per lo smog. L’inquinamento dell’aria delle città uccide 20 volte più gente di tutte le guerre!

Allora sarebbe di sinistra dire che bisogna evacuare Milano da tutti i suoi abitanti, che Milano è il posto più inquinato d’Europa!
Ma vallo a spiegare al sindaco Pisapia!


Un’altra cosa che manca alla sinistra è la capacità di accorgersi degli errori: il senso dell’autocritica.
Quando c’era Berlusconi, povera creatura, una volta sono andato a un raduno di gente di sinistra e dopo gli interventi di 6 oratori che parlavano male di B. ho preso la parola e ho urlato: “Berlusconi è un cornuto!”. E tutti giù ad applaudire! Allora gli ho detto: “Certo che è veramente facile prendersi gli applausi con voi! Questa è un’assemblea contro Berlusconi, e allora dovremmo essere qui a discutere delle proposte per fare qualche cosa che funzioni contro lo sderenato di Arcore! E chiunque perda tempo a parlare male di B. dovrebbe essere fischiato perché se siamo qui è chiaro che siamo già convinti che B. sia un satanasso malefico e quindi continuare a ripeterlo ci fa perdere tempo! Invece vedo che questa è solo una gara a chi è più bravo a parlare male del Cavaliere maniaco sessuale!”. Quando ho finito di parlare non mi hanno applaudito di più.

L’opposizione a B. fatta dalla sinistra è evidente che non ha funzionato: ce lo siamo tenuti per 20 anni. Ma chi si è chiesto se per caso c’era qualche cosa di inefficiente nel nostro modo di fare opposizione?
E adesso con Renzi si sta facendo esattamente lo stesso errore: si organizzano delle belle gare a chi è più bravo a dirne di tutti i colori! Ma dire che Renzi è come Hitler non è una cosa di sinistra è disinformazione storica. Poi non c’è da stupirsi se una modella curvilinea dichiara in tv che vorrebbe vivere durante la Seconda Guerra Mondiale! Continuiamo così e anche Renzi ce lo teniamo per 20 anni!

Di Jacopo Fo | 6 ottobre 2015

Da - http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/06/la-sinistra-va-abolita-fa-solo-confusione/2098945/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=newsletter-2015-10-07
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« Risposta #5 inserito:: Marzo 13, 2016, 06:33:26 pm »

Società
Benessere, lo ammetto: io sono stupido!

Di Jacopo Fo | 11 marzo 2016

La settimana scorsa ho raccontato che per curarmi l’ulcera per un mese ho passato ogni giorno 5 minuti appeso a testa in giù alla trave del soffitto, tramite un paio di ganci da caviglia, attaccati a una sbarra di legno. Tecnicamente tentavo di far raggiungere alla parte ulcerata del mio stomaco un bicchiere di acqua mista a particelle di argilla in sospensione. Solo che avevo un’idea confusa dell’anatomia e il sistema non ha dato nessun esito positivo, se non l’allungamento benefico che (alcuni sostengono senza portare prove scientifiche) si trae a stare appesi a testa in giù. (Forse). Ma comunque per un certo periodo della mia vita ho trovato questa pratica piacevole. Poi mi si sono svitate le rotule.

Alcuni cortesi lettori hanno commentato la mia sincera narrazione di un disastro psicofisico da me autoinflittomi, informandomi che sono uno stupido. Ora, io mi chiedo, queste persone estremamente intelligenti sono convinte che se ti racconto che per un mese mi sono appeso al soffitto non ti sto forse dicendo anche che so di essere uno stupido? Direi anzi che il racconto è scritto in modo tale da sottolineare la mia stupidità. Ed è questo l’elemento portante della comicità del racconto stesso. Sto usando la mia stupidità per farti ridere! Se ti volevo dare l’aria di uno intelligente ti raccontavo che avevo già intuito l’esistenza delle onde gravitazionali, prima di Einstein. Ma non fa ridere uguale. Il problema è che queste pregevoli persone non possono credere che io sia perfettamente convinto di essere uno stupido e vorrebbero insultarmi descrivendo una mia riprovevole caratteristica che io invece trovo utilissima. Io credo da tempo di essere uno stupido e ho smesso di credere contemporaneamente al mito dell’essere umano intelligente. Ad esempio ho scoperto, con grande vantaggio, che le ragazze si spogliano più frequentemente se si convincono che sei un po’ stupidotto e imbranato. Quelli machi e intelligenti fanno meno sesso. Questo è un fatto! (Tie!)

Ma comunque la questione è che l’idea di essere intelligenti è una cavolata pazzesca che provoca sofferenze esistenziali pazzesche. Quando ti accorgi di aver fatto una cavolata mostruosa rimani veramente di merda perché non te l’aspettavi proprio. Ragazzi, rassegnatevi, siamo tutti stupidi. E capirlo è meglio. Perché se credi che ci sia gente non stupida sul pianeta rischi di dare fiducia a un altro fesso come te che potrebbe infliggerti danni irreversibili dopo averti convinto che lui sa la strada ed è meglio che lo segui.
Io credo che se capiamo quanto siamo stupidi possiamo imparare almeno la prudenza e ridurre così i danni. Per me raccontare storie di stupidità, mia e altrui, è quindi una missione. E se riesco a far ridere di questo racconto è meglio.
E ora andiamo avanti con l’appassionante descrizione di come sia possibile soffrire tantissimo con le tecniche naturali. Storie vere, che a volte mi hanno provocato dolore fisico.

Suicidarsi con il Massaggio Acrobatico Californiano
Un giorno arriva ad Alcatraz un bel ragazzo che non aveva ancora compiuto 30 anni (il che non è una colpa).
Eravamo lì a prendere il sole sul prato e lui ci dice che è maestro di Massaggio Californiano. Ci fa una dimostrazione. Si stende sull’erba (non quella da fumare) pancia in su, con le gambe in alto e fa appoggiare a un nostro amico (che è ancora vivo) la schiena contro la pianta dei suoi piedi (rivolti ovviamente verso l’alto). Forse sarebbe meglio se facessi un disegno. Dopo di che lo tiene sollevato sui piedi facendogli arcuare la schiena e muovendolo in modo scioccante, sospeso sui suoi piedi. Veramente acrobatico. Io gli chiedo: “Ma non c’è rischio che spacchi la schiena?” E lui: “Io ho studiato 10 anni l’anatomia e la muscolatura, so esattamente diagnosticare ogni problema e vedo cosa e come posso fare senza arrecare danni.” Bene, bravo. E inizia a parlare che vorrebbe portare un suo corso ad Alcatraz della durata di un fine settimana, dopo una decina di minuti che parliamo d’altro gli chiedo (malvagio) a bruciapelo: “Ma dopo un corso di 3 giorni che cosa imparano a fare i tuoi allievi?” E lui mi dice: “Sono perfettamente in grado di fare una sessione di Massaggio Californiano Acrobatico”.

Ma come, in 3 giorni? E come fanno a capire come fare a non devastare la spina dorsale a uno che magari ha un’ernia e non lo sa? Se mandi in giro la gente a fare un massaggio così pericoloso senza avere la minima idea dell’anatomia del corpo sei un criminale! Penso questo ma taccio. Tanto uno così probabilmente è più stupido di me e essendo io stupido non sarei certo capace di perforare la sua corazza caratteriale al vanadio capace di proteggerlo da qualunque dubbio sulla reale natura del mondo. Semplicemente gli dico che è meglio che se ne vada alla svelta da Alcatraz perché stanno per sbarcare i marziani. È la cosa più aderente alla realtà che mi viene in mente. Lui si convince che sono totalmente stupido e se ne va via veloce.

La stupidità a volte può essere molto utile. Tu pensa che Fleming la penicillina l’ha scoperta per sbaglio!
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Di Jacopo Fo | 11 marzo 2016

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