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Autore Discussione: Ascanio Celestini: «Lavoratori protestate, basta con questa mattanza»  (Letto 2572 volte)
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« inserito:: Marzo 04, 2008, 04:53:18 pm »

Ascanio Celestini: «Lavoratori protestate, basta con questa mattanza»
Francesca De Sanctis


«Io sto in finestra e guardo gli operai che precipitano. Ogni tanto ne casca uno. Mi piace la gente che muore al lavoro mentre io sto tranquillo a casa.
Mia moglie, invece, lei è di sinistra. Le piace la politica e si guarda sempre i programmi del canale satellitare del parlamento... Io sto alla finestra e guardo gli operai che precipitano» scriveva Ascanio Celestino in quell’«Inchiesta da seduto» che andò in onda nella trasmissione di Serena Dandini, Parla con me, in una puntata andata in onda lo scorso anno.

Ieri sono «caduti» altri operai a Molfetta: 4 persone uccise dalle esalazioni di zolfo mentre pulivano un’autocisterna, una quinta in condizioni gravissime e una sesta intossicata in modo non grave. Un altro lavoratore rimasto ucciso a Roma.

Ascanio, quel testo era un’atto d’accusa molto provocatorio. Oggi, alla luce di questa ennesima tragedia, aggiungeresti qualcosa?
«Aggiungerei solo il numero di morti. Che purtroppo aumenta ogni anno. Per il resto non cambierei una virgola. Bisogna ricordare però che i morti sul lavoro non sono solo i 4-5 operai dei quali ora naturalmente parlano tutti, ma sono anche tutte quelle persone vittime di incidenti sul lavoro e che spesso - dopo l’incidente - perdono anche il posto. Per esempio quando ho raccolto le mie interviste per lo spettacolo sui call-center un’impiegata, assunta a progetto, mi ha raccontato di essersi ammalata. A causa di un morbo ha iniziato ad avere problemi alla mano. Dopo la scoperta della malattia non le è stato rinnovato il lavoro».

Siamo in piena campagna elettorale. Non ti pare che i nostri politici, presi da questa corsa all’«acchiappa voti», abbiano perso di vista i veri problemi del Paese?
«La campagna elettorale si mangia tutto. Se ne parla troppo, bisognerebbe riparlare della campagna elettorale dopo il voto! Purtroppo però in questo momento i politici sono concentrati solo sul voto».

E intanto le persone muoiono...
«Già muoiono... ma non si interrompe questa catena di morti se i lavoratori non protestano, non si oppongono. Forse manca la cultura, forse non ci si rende conto che si può morire davvero per poco... Ultimamente molti lavoratori si stanno organizzando: negli ospedali, per esempio, in tanti si stanno riunendo in associazioni, in movimenti. Ecco, credo che questa potrebbe essere una via per cambiare le cose».

E il quadro normativo sulla sicurezza del lavoro? In tanti chiedono al governo di completarlo urgentemente e Prodi stesso ha detto che nelle prossime ore ulteriori provvedimenti messi a punto in questi giorni saranno sottoposti all’approvazione delle parti sociali.
«Siamo in campagna elettorale, i politici sono inaffidabili. Possono dire quello che vogliono, sono solo parole. Quello che conta sono i fatti. Purtroppo serve a poco esprimere la solidarietà per le vittime come stanno facendo molti. Mai fidarsi dei politici se siamo in campagna elettorale».

Pubblicato il: 04.03.08
Modificato il: 04.03.08 alle ore 10.23   
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