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Autore Discussione: Cioè in un Populismo Sovranista al guinzaglio di famiglie e gruppi di potere  (Letto 152 volte)
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« inserito:: Aprile 29, 2025, 12:17:10 am »

Post di Gianni Gavioli

PERSONE SOCIALI ATTIVE TRA LE PERSONE, PER LE PERSONE.

Gianni Gavioli  ·
Amministratore

Essere umani non basta.
Occorre Essere Italiani e NON FASCISTI.
Dopo la RESISTENZA, ESSERE stati antifascisti non ci è bastato.
ggg

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Marco M. Freddi

Le vergognose offese rivolte alla senatrice Liliana Segre sono l'ennesima, inaccettabile dimostrazione di come la sinistra ideologica, pacifista a senso unico, abbia smarrito ogni riferimento al limite invalicabile della dignità umana e della memoria storica.
Dietro la maschera di un antifascismo tradito, I COMPAGNI CHE CONTINUANO A SBAGLIARE, CHE DELLA VIOLENZA NE FANNO LA CIFRA DELLA LORO AZIONE POLITICA, si abbandonano a un antisemitismo strisciante, vigliacco, codardo. Un antisemitismo che, senza vergogna, colpisce una donna sopravvissuta all'orrore dei campi di sterminio, una testimone vivente della barbarie che a parole fingono di combattere.
Non c'è nulla di antifascista nell'odio contro Liliana Segre. C'è solo l'abisso morale di chi predica pace e uguaglianza scegliendo, con arroganza, chi ha diritto al rispetto e chi può essere insultato. È il tradimento più infame dei valori della Resistenza. È l'oltraggio più vile al senso del 25 aprile, che dovrebbe essere memoria viva, non palcoscenico di nuove discriminazioni e nuovi odi.
Chi oggi aggredisce Liliana Segre non ha nulla a che vedere con la lotta per la libertà. Chi la insulta è fratello, nello spirito e nella sostanza, dei carnefici che nei lager cancellavano la dignità e la vita degli ebrei. E chi tace, chi minimizza, chi finge di non vedere, è complice di questa infamia.
A nome di chi crede davvero nella democrazia, nel socialismo europeo, nella dignità dell'uomo e nella lotta contro ogni forma di oppressione, gridiamo forte e chiaro: mai più antisemitismo, mai più odio mascherato da impegno civile, mai più viltà travestita da ideologia.
Non ci sarà mai una società libera se permetteremo che l'odio, il settarismo e la violenza verbale insozzino il nome di chi ha sofferto per garantirci la libertà. Non ci sarà mai vero antifascismo se non sapremo difendere, senza ambiguità, la memoria e la dignità di Liliana Segre.
Oggi, più che mai, bisogna scegliere da che parte stare. Io ho scelto di stare dalla parte della storia, della libertà, della verità. Con Liliana Segre. Con chi crede che essere antifascisti significa prima di tutto essere umani.

#nómadadigital
#societàaperta
#amoreamoreamore
#socialistas

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Gianni Gavioli
Con le offese a queste degne Persone abbiamo la testimonianza che l'antifascismo è rimasto intinto nella melassa dell'indifferenza, mentre il fascismo si trasformava in Sfascismo Regionale Indefinito.

Cioè in un Populismo Sovranista al guinzaglio di famiglie e gruppi di potere locali e nazionali, impegnati unicamente nella ricerca di Potere Predatorio, sia come sciacalli o avvolti, sia nei casi più nobili come ragni nelle ragnatele.


ggiannig
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