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Autore Discussione: Meloni ha manifestato una capacità diplomatica senz'altro di buon livello.  (Letto 444 volte)
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« inserito:: Aprile 23, 2025, 12:00:57 am »

Il viaggio della Meloni è stato un successo?
(domanda su Quora)
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Direi che, nel quadro di un evento di relativa importanza, l'incontro sia stato un discreto successo. Meloni ha da tempo dimostrato di saper coltivare buone relazioni all'estero, seppure tra i suoi compiti rientri anche curare la politica interna dell'esecutivo dove appare invece più latitante.
Meloni ha manifestato una capacità diplomatica senz'altro di buon livello. L'invito fatto a Trump di recarsi a Roma, accompagnato da "vogliamo che l'Occidente torni grande", è stata un'ottima uscita per avvicinare Trump all'Europa in un tempo di aspre e deleterie guerre commerciali. Questa potrebbe essere la mossa migliore: l'anticipazione di un'apertura che rende l'aggressività di Trump nei confronti dei "parassiti" meno giustificata. In fondo era questa la vera missione della Premier italiana; non credo ci sia stato molto altro, né bisognava attenersi risvolti eclatanti.
La cosa che più mi è piaciuta nella sostanza è che la Meloni abbia ribadito che nel conflitto russo-ucraino Putin è l'invasore: perfetto allineamento con la posizione netta di Bruxelles. Peccato però che nella forma Meloni abbia dato troppa poca enfasi alla dichiarazione. Sembrava quasi che fosse imbarazzata ad esprimere l'appoggio a Kiev di fronte al Potus che non ha molto in simpatia Zelensky.
Nel complesso per il momento l'Italia ne esce bene e con buone prospettive sul piano dell'immagine, ma solo potenzialmente. Con modalità analoghe ne esce bene anche l'UE, perché la Meloni ha operato con la copertura di Bruxelles conferitale dalle dichiarazioni della Von der Leyen. In questo contesto molto bene ha fatto Meloni a sottolineare che è solo l'UE ad avere l'autorità per trattare infine con gli USA.
Non posso non notare come qui giochi l'ironia della sorte. Va infatti ricordato che fino a pochi anni fa la Meloni era una sovranista che osteggiava l'UE. Oggi da leader di una nazione che non gode esattamente di un'eccellente reputazione politica riceve una sorta di promozione internazionale con i complimenti ricevuti dal Presidente della nazione più importante del mondo. Porta a casa punti, probabilmente con l'invidia di almeno una parte dell'opposizione e forse anche di colleghi di Governo.
Bisogna comunque considerare che Trump per motivi ideologici era a priori propenso a esprimere simpatia alla premier italiana, esponente di estrema destra come lui. Se ci fosse stato un primo ministro di sinistra non sarebbe stato altrettanto ben disposto. I complimenti trumpiani andrebbero quindi almeno parzialmente ridimensionati. In aggiunta i complimenti fatti da un leader sessista, arrogante e ignorante potrebbero per molti assomigliare più a un demerito che a un merito.
L'affermazione che Meloni sia tra i migliori leader del mondo non ha molto significato a mio avviso, perché palesemente non è vera, perché non tocca a Trump stabilire una graduatoria di qualità tra i politici stranieri, perché non c'è stato un dialogo che, al di là di una mera formalità interlocutoria, abbia portato a qualche accordo critico e perché il Potus esprime giudizi che variano più dei colori di un camaleonte.
In conclusione, per me la Meloni è una figura valida per stabilire contatti diplomatici di massimo livello, una specie di PR in ambito politico. Trattare contenuti cruciali è però tutto un altro paio di maniche. Non penso proprio che a porte chiuse i due abbiano potuto fare chissà quali valutazioni sui dazi e i disavanzi nella bilancia commerciale. Non credo che la Meloni possegga la sufficiente competenza, ma se è per quello nemmeno Trump.
L'avvicinamento agli USA dell'Italia sembra essere una buona cosa, una relazione che potrebbe dimostrarsi profittevole. Allo stesso tempo la ritengo pericolosa. Gli USA sono oggi in discredito agli occhi di mezzo mondo e l'amministrazione Trump subisce già i primi pesanti attacchi interni. Se l'attuale presidente dovesse crollare potrebbe nella caduta ferire anche la Meloni. Anche se Trump restasse saldamente al timone i suoi modi arroganti potrebbero lavorare contro l'Italia. Infine un'amicizia tra Meloni e Trump potrebbe alla lunga irritare Bruxelles e minare la compattezza dell'Unione. È quindi bene che il rapporto resti buono, ma senza troppa intimità. Credo che la Meloni ne sia perfettamente consapevole.

da FB del 22 aprile 2025
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