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« inserito:: Giugno 17, 2024, 12:01:02 am » |
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Roberto Vannacci, il segretario della Lega di Silea (Treviso): «L’ho votato, rispecchia i nostri valori originari» diSilvia Madiotto Treviso, Moreno Vanzin: «Immigrati e gay, lui mi ricorda Gentilini. E non sarà un fuoco di paglia»reno Vanzin e Roberto Vannacci La Lega veneta in parte l’ha disconosciuto, dal segretario regionale Stefani al governatore Zaia sono stati in molti a dire «io voterò i veneti», ma il territorio l’ha premiato: primo nella Lega e 70 mila preferenze per Roberto Vannacci. E una buona parte del movimento è con lui. Moreno Vanzin è il segretario della sezione di Silea (Treviso) della Lega e non nasconde che lui, la campagna elettorale per Vannacci, l’ha fatta. «Anche per il nostro Manera, sia chiaro - premette - ma Vannacci rispecchia i valori della Lega degli inizi. Sono militante dal 1997, ho ritrovato quello spirito nelle sue affermazioni. Mi ricorda molto lo sceriffo Gentilini». Vanzin, ma lei condivide anche i contenuti di ciò che dice Vannacci? Su immigrati, omosessuali, disabili… «Molte volte viene frainteso. Ma quando afferma che in Africa non hanno i nostri caratteri somatici, dice una cosa sbagliata? Non mi pare». [an error occurred while processing this directive] Per un leghista, votare un non leghista, e per di più un non veneto, va bene? «Ho votato anche un trevigiano, infatti, ma Vannacci è un leghista nei contenuti, gli stessi in cui credevo e continuo a credere. Oggi, tanti altri non hanno più quei sani principi. Mi fido di lui, con coraggio dice le cose che noi leghisti dicevamo fino a qualche anno fa». Anche sull’omosessualità? Non le sembrano concetti fuori tempo? «Rispetto tutto quello che succede in camera da letto, ma non che invadano le città con i gay pride. Non sarò mai favorevole alle adozioni o all’utero in affitto. La mamma è una. L’ha pensato anche mezzo milione di italiani».
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Allora Salvini ha fatto bene a candidarlo? «La Lega avrebbe perso almeno due punti senza Vannacci. Io l’avrei votata lo stesso, credo nel movimento e so che ci sono ancora spazi di miglioramento, ma tanti non ci avrebbero votati senza di lui. Chi l’ha votato, l’ha fatto con convinzione». Il sindaco di Treviso, Conte, dice che è un’operazione di marketing ben riuscita, ma che funziona solo a breve termine e bisogna ripartire dagli amministratori. «Vero, ripartire dal territorio. Ma Vannacci non è un fuoco di paglia. Può fare quello che serve davvero: cambiare questa Europa. Non da solo, ma spero possa fare massa critica. Se lo facesse un veneto per me sarebbe meglio, sono sempre un uomo di partito». Però come fa un leghista a votare chi è contro l’autonomia? «Neanche i leghisti sono tutti a favore, alcuni sono andati in altri partiti e sono contrari. E non sono stato l’unico a votarlo, o farlo votare, fra i militanti della Lega». Oggi molti leghisti dicono che il partito deve aprirsi di più, ascoltare la gente, interpretare i tempi. Lei non crede che sia necessario seguire le evoluzioni della società? «Non quando stiamo esagerando, bisogna metterci un freno. La società sta cambiando troppo velocemente». Vai a tutte le notizie di Treviso da - il Corriere del Veneto
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