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Autore Discussione: Marco Galluzzo - Silvio: ho l’elenco delle amanti Rai  (Letto 4896 volte)
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« inserito:: Gennaio 19, 2008, 11:16:53 pm »

Silvio: ho l’elenco delle amanti Rai

«Potevo andare oltre, ma ce n’è abbastanza per provare quello che tutti sanno»


ROMA — Della vicenda che lo vede indagato a Napoli Berlusconi non ha solo pensato che è «un’inchiesta campata per aria, fondata su ipotesi d’accusa inesistenti», rafforzata dalla voglia di fare del leader dell’opposizione, per l’ennesima volta, un bersaglio giudiziario. No, almeno non solo questo. Sin dall’inizio infatti l’ex premier ha avvertito l’esigenza di dimostrare che non solo non v’è stato alcun rilievo penale nei suoi comportamenti, ma che tanto scandalo è infondato perché in una società come la Rai alcune dinamiche, diciamo così, poco professionali, sono all’ordine del giorno.

L’indignazione per essere l’unica vittima, mediatica e giudiziaria, di un malcostume che ritiene generalizzato l’ha indotto a prendere contromisure. Non si sa a chi abbia chiesto, a quali fonti abbia attinto, di certo nei giorni successivi all’iscrizione nel registro degli indagati la rabbia del Cavaliere ha prodotto un elenco. Un elenco con tanto di cognomi e nomi, di donne e uomini, nel caso specifico amanti. Una lista che sulla scrivania del Cavaliere fa capolino, negli ultimi giorni, a seconda degli interlocutori, di chi lo va a trovare.

Quando l’ospite finisce di leggere, dopo aver magari riconosciuto qualcuno, il Cavaliere lo guarda negli occhi e non sorride affatto: «E se mi fanno arrabbiare lo tiro fuori, giuro che lo faccio...». Se lo facesse scoppierebbe realmente un finimondo. Con chissà quali conseguenze giudiziarie. Eh sì, perché in quelle due pagine che Berlusconi custodisce gelosamente ogni signora indicata con nome e cognome lavora in Rai, e ogni uomo che le viene abbinato nella colonnina a fianco, secondo la tesi del Cavaliere, la fa lavorare. E’ stato il suo sponsor al momento dell’assunzione, o della promozione, almeno secondo le informazioni del Cav. E’ ancora un suo referente, in ogni vicenda che la riguarda.

Ma soprattutto è stato, o è ancora, il suo amante. Sempre secondo i dati in possesso del leader di Forza Italia. Cinquanta coppie: addirittura a 50 è arrivato l’ex presidente del Consiglio. «E magari potevo anche andare oltre, mi sono fermato perché qui dentro c’è già abbastanza per provare quello che tutti sanno. E poi si scandalizzano se uno segnala un’attrice, come ho fatto io, solo perché era parente di un esponente di Forza Italia e proprio per questo veniva discriminata nell’azienda pubblica ».

Insomma quello che tutti sanno, secondo il leader di Forza Italia, è che in Rai «tutti, ormai da decenni, si comportano così, solo che io sono l’unico ad aver il coraggio di dirlo in pubblico, senza vergogna. Ogni tanto il sottoscritto squarcia il velo dell’ipocrisia di questo Paese e proprio per questo viene additato come una persona da condannare. Ma questa vicenda è andata veramente al di là di ogni decenza e per questo ho preparato questo elenco».

A caldo, subito la diffusione delle intercettazioni della telefonata fra lui e Agostino Saccà, Berlusconi dichiarò alle agenzie di stampa: «Se proprio vogliamo parlare di raccomandazioni, in certe situazioni in Rai si lavora solo se ti prostituisci o sei di sinistra. In Rai non c'è nessuno che non sia stato raccomandato, a partire dal direttore generale che non è certo stato scelto con una ricerca di mercato». La pensa ancora così, suffragato nella convinzione da un elenco di due paginette che custodisce nel cassetto della sua scrivania.

Marco Galluzzo
19 gennaio 2008

da corriere.it
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« Risposta #1 inserito:: Gennaio 20, 2008, 04:45:41 pm »

RAI, IL CASO

Cossiga: raccomandai Sciarelli e Berlinguer

«Io come Silvio, mi autodenuncerò».

La replica: falsità

 
ROMA — Un rinvio a giudizio, a questo punto, lo pretende anche per sé. Francesco Cossiga, presidente emerito della Repubblica, ha (polemicamente) deciso di autodenunciarsi «per aver commesso fatti analoghi a quelli per cui la Procura di Napoli ha chiesto un processo per Silvio Berlusconi» con l'accusa di corruzione: l'ex premier avrebbe cercato di piazzare a viale Mazzini 5 attrici a lui care, segnalandole al direttore di Rai Fiction Agostino Saccà. Se ha raccomandato il Cavaliere, allora l'ho fatto anch'io, sostiene il senatore a vita che prima si è consultato con gli avvocati. E domani, annuncia il portavoce, si presenterà alla più vicina stazione dei Carabinieri (zona Prati), pronto all'autodelazione. Circostanziata.

Cossiga ha già fatto i nomi delle sue «segnalate»: la giornalista del Tg3 Bianca Berlinguer e Federica Sciarelli, conduttrice di «Chi l'ha visto?». Per la Berlinguer l'ex capo dello Stato dice di essersi speso «perché dopo la vittoria del centrosinistra le fosse assicurata una posizione di maggior rilievo di quella di giornalista, benché in video ». Mentre per la Sciarelli si adoperò «perché le aumentassero lo stipendio ». La prima raccomandazione «non produsse alcun risultato positivo ». Mentre per la Sciarelli l'esito «fu molto positivo dal lato economico ». In cambio Cossiga contava di «rafforzare l'influenza in Rai». La lontanissima parentela sarda non addolcisce Bianca Berlinguer: «Il presidente emerito sostiene di essersi adoperato per la mia carriera professionale. L'intervento, non richiesto né sollecitato, non ha, per sua stessa ammissione, sortito buon fine. Lo prego di astenersi per il futuro da simili raccomandazioni perché non vorrei che, oltre che rivelarsi inutili, mi procurassero ulteriori danni».

Altro che grata. «Ma di cosa parla Cossiga?», si domanda seccata Federica Sciarelli. «Sono entrata in Rai per concorso, lo sanno tutti. Ho fatto causa ad un autorevole settimanale che aveva sollevato il dubbio che io avessi una relazione con Cossiga per fare carriera. E l'ho vinta. Se poi lui mi ha raccomandato non devono avergli dato retta, perché dopo 20 anni sono sempre viceredattore capo».

Controreplica puntuta di Cossiga: «Non rispondo alla signora Sciarelli perché non voglio vedermi notificato un avviso di garanzia di qualche sostituto procuratore della Repubblica di Potenza».
Intende il pm John Woodcock con cui la conduttrice è stata più volte paparazzata in stile «tenera amicizia».

L'ex storico direttore del Tg3 Sandro Curzi è fiero delle sue figliocce: «Cossiga le stimava molto, lo diceva pubblicamente. Mi parlava sempre bene di loro, mai però mi ha chiesto di aiutarle sottobanco. Bianca è sempre al suo posto. Federica l'ha pure nominata Cavaliere della Repubblica. E se alla fine ha avuto un premio, bene, se lo merita».

Giovanna Cavalli
20 gennaio 2008

da corriere.it
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