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Autore Discussione: Il Pg di Cassazione chiude l'inchiesta "De Magistris resti, ma non da pm"  (Letto 2643 volte)
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« inserito:: Gennaio 18, 2008, 05:24:54 pm »

POLITICA

Conclusa l'indagine disciplinare sul giudice di Catanzaro al centro dello scontro con Mastella

Secondo l'accusa, il magistrato non deve essere trasfertio, ma cambiare funzioni

Il Pg di Cassazione chiude l'inchiesta "De Magistris resti, ma non da pm"


ROMA - Il pubblico ministero Luigi De Magistris non deve essere trasferito da Catanzaro, ma non deve più sostenere la pubblica accusa. E' questa la richiesta avanzata al Csm dal procuratore generale della Cassazione Vito D'Ambrosio a conclusione della sua inchiesta disciplinare sul magistrato al centro del duro scontro con il ministro della Giustizia Clemente Mastella. Il trasferimento dalle funzioni di De Magistris, secondo il Pg, deve avvenire subito poiché "sussistono ancora le esigenze cautelari, la situazione a Catanzaro non è affatto rasserenata".

L'accusa ha chiesto nei confronti del pm calabrese anche la perdita di anzianità pari ad 8 mesi. Secondo il Pg, De Magistris va considerato infatti responsabile, dal punto di vista disciplinare, di nove delle incolpazioni a lui ascritte, dall'omessa vigilanza per evitare fughe di notizie sulle indagini da lui condotte, alla mancata informazione al suo superiore, l'allora procuratore capo Mariano Lombardi, di alcuni atti compiuti nel corso delle indagini. Per D'Ambrosio, De Magistris va invece prosciolto dall'accusa di aver seminato sospetti infondati su alcuni colleghi del suo ufficio e per irregolarità in un provvedimento emesso nell'ambito dell'inchiesta sulle toghe lucane. La decisione finale sull'eventuale misura disciplinare spetta comunque al plenum del Consiglio Superiore della Magistratura.

Oggi era previsto anche l'interrogatorio di De Magistris da parte di D'Ambrosio, ma il pm di Catanzaro ha deciso di non non presentarsi. Scelta che ha spiegato durante l'udienza pubblica a Palazzo dei Marescialli. "Violerei il segreto istruttorio", ha detto, dato che sono ancora in corso le indagini aperte dalla Procura di Salerno su diversi esposti riguardanti l'ufficio giudiziario di Catanzaro.

"A Salerno ho reso oltre trenta verbali, l'ultimo due giorni fa - ha detto De Magistris - non intendo violare il segreto ma voglio permettere alla Procura di Salerno di ricostruire i fatti". Il magistrato calabrese ha spiegato quindi di aver preso la decisione con difficoltà. "Ma dalla lettura degli atti che ho fatto sino a stanotte - ha detto il pubblico ministero - mi sono convinto che ci sono già tutti gli elementi per decidere, ed è quello che spero di cuore, in modo assolutamente favorevole nei miei confronti. I fatti storici sono stati adeguatamente ricostruiti anche dall'audizione dei magistrati di Salerno davanti alla I Commissione del Csm, magistrati che stanno indagando su di me e sui miei esposti".

De Magistris si è comunque riservato di rendere in seguito dichiarazioni spontanee. Saputo della scelta del pm di Catanzaro, D'Ambrosio ha detto di non essere "né stupito né rammaricato": "Ha usato un suo diritto", si è limitato a commentare il rappresentante della procura generale della Cassazione che ha comunque fatto mettere agli atti della Sezione disciplinare del Csm l'elenco di domande che aveva preparato per il magistrato.

(18 gennaio 2008)

da repubblica.it
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