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Il "benvenuto" a Mediaset di Striscia la Notizia a Bianca Berlinguer è arrivato ieri con uno dei classici fuorionda pescati dal tg satirico di Antonio Ricci. Si vede e si sente la conduttrice strigliare la redazione di È sempre Cartabianca per alcuni servizi "che fanno pena" e minacciare l'addio a Mediaset: "Questi i miei ultimi tre giorni, fino a venerdì, poi è finita…". Nella puntata di venerdì 12 gennaio di Prima di domani, su Rete4, Berlinguer ha esordito parlando ai telespettatori: "Permettetemi di aprire con una questione che mi riguarda direttamente e riguarda la mia redazione, perché ieri sera Striscia la notizia, che fa Striscia la Notizia quindi niente da eccepire, ha trasmesso un fuori onda che è stato preso poco prima che partisse la trasmissione, È sempre Cartabianca, in cui mi lamentavo della mia redazione, che può sempre accadere come potete immaginare in quegli attimi prima della diretta", afferma la giornalista che ha lasciato la Rai dopo 30 anni per trasferirsi nel network fondato da Silvio Berlusconi.
Tornando alle parole sulla redazione, "sembrava appunto che io non l'ha apprezzarsi, questo mi è dispiaciuto perché la mia redazione fa un ottimo lavoro, prezioso e difficile, in un'azienda come questa in cui abbiamo deciso di venire e in cui ci stiamo trovando bene", è il messaggio ai telespettatori e, indirettamente all'azienda, di Berlinguer nella sua "digressione personale".
Ma cosa aveva detto la giornalista qualche giorno fa, nel video intercettato da Striscia nella "bassa frequenza" degli studi Mediaset? "I pezzi fanno pena… proprio pena! E adesso fanno pena anche quelli del settimanale. Facevano pena… tutti! Non c’era un pezzo decente", è lo sfogo di Berlinguer che parla di “schifezze” prima di rivolgersi a quello che sembra essere un dirigente della rete: "Questi i miei ultimi 3 giorni, fino a venerdì, poi è finita…" Non scherzo, e che me frega?". Oggi il chiarimento, con Berlinguer che ribadisce di "trovarsi bene" a Mediaset.
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Marco Damilano ospita Richard Gere a Il cavallo e la Torre, il programma di Rai 3, nella giornata dell'udienza fiume di Matteo Salvini a Palermo per il processo Open Arms. L'attore hollywoodiano come noto era stato chiamato a testimoniare al processo perché in quei giorni, quando la nave Ong era in mare in attesa di sbarco, trovandosi in Italia era salito a bordo per portare aiuti ai migranti. Tuttavia, il divo ha preferito non dare il suo contributo di persona al processo: "Ho preferito un intervento a distanza e ho offerto una testimonianza scritta, ma non è stata accettata, non è facile arrivare a Palermo, ma sono lieto di questo invito (in tv, ndr) perché è molto importante esprimersi con calma riguardo a quanto stava accadendo su quella nave allora", afferma in collegamento da New York.
Damilano lo lascia parlare praticamente senza interruzione, ed emergono anche aspetti abbastanza surreali. Gere racconta che era in Italia da amici e aveva visto le immagini della nave OpenArms, Ong che conosceva. "Avevano salvato le persone in Grecia e poi al largo della Libia, e ho sentito che era stata approvata in Italia questa legge così crudele", afferma l'attore in relazione ai decreti sicurezza. "Ho sentito che questa nave non poteva entrare nel porto di Lampedusa", così ha deciso di provare a salire a bordo.
Curioso quando racconta che l'operatore di una barca dopo una "visita della polizia" si era rifiutato di uscire dalle acque territoriali per raggiungere la nave della Ong. Ma poi ha visto un video di Gere "con il Dalai Lama" e si è convinto.
Quella relativa alle migrazioni "è una responsabilità che spetta a tutto il mondo: quando parlo di questo argomento, mi riferisco a un fenomeno mondiale, non a una problematica italiana: l’Unione Europea , l’Onu, devono essere coinvolte, dobbiamo creare le risorse e le strutture per affrontare le migrazioni, soprattutto gli italiani", ha detto l'attore. "Penso che gli italiani hanno svolto un lavoro egregio nell’accoglienza di queste persone - ha detto ancora Gere - ovviamente voi siete molto vicini alla Libia e i rifugiasti tendono ad arrivare a Malta, in Italia e in Spagna, e l’Italia ha dovuto sostenere un peso notevole e io vi ammiro molto per il lavoro che avete svolto per aiutare queste persone che erano alle deriva", afferma Gere guastando, evidentemente, i piani della trasmissione. Ospitata che, ovviamente, fa infuriare la Lega: "Richard Gere era così colpito dalla sofferenza degli immigrati su Open Arms che ha disertato il processo di Salvini a Palermo, ma ora trova il tempo per precipitarsi nel salottino rosso di Marco Damilano. Siamo davanti a un brutto film", scrivono Giorgio Maria Bergesio, Ingrid Bisa, Stefano Candiani, Elena Maccanti, Clotilde Minasi ed Elena Murelli, i parlamentari leghisti componenti della Commissione di vigilanza Rai.
Meteo, svolta artica? Giuliacci: "Quando può arrivare la neve in pianura"
Questo inverno arriverà la neve in pianura e, nel caso, quando potremmo vedere le città imbiancate? A rispondere alla domanda è il colonnello Mario Giuliacci in un video pubblicato sul suo sito. L'esperto del meteo spiega è ottimista sulla possibilità di nevicate anche a bassa quota. "Non lo escludo, e non solo perché lo dice la statistica, dato che negli ultimi 15 anni un mese di febbraio su tre è stato nervoso anche in pianura, soprattutto al Nord", premette il meteorologo. "Ma perché quest'anno vi sono due condizioni predisponenti".
A cosa si riferisce Giuliacci? Il meteorologo spiega che il primo aspetto su cui porre l'attenzione che "il vortice polare è stato catapultato sul lato americano-europeo, basta un'altra piccola spinta verso il lato europeo, magari da parte l'anticiclone del Pacifico, perché a febbraio si verifichi un’altra ondata di freddo di origine polare o artico", spiega l'esperto. Ma c'è un'altra "condizione predisponente" da considerare. In questo inizio di gennaio abbiamo assistito a temperature molto rigide e freddo intenso. Ma nel resto del continente l'inverno sta colpendo ancora più duramente. "In quasi tutta l'Europa, dalla Germania all'Austria fino a tutto l'est europeo, c'è neve con una copertura al di sopra delle medie", afferma Giuliacci che sottolinea come questo faciliti l'ingresso di masse d'aria fredde e umide in Italia. Passando "sopra questo strato nevoso" le correnti acquistano umidità e si raffreddano tanto che "possono arrivare fino all'Italia portando nevicate anche in pianura".
Open Arms, Salvini smaschera Toninelli: i due post che imbarazzano il M5s
La nuova udienza del processo Open Arms nell’Aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo è stata incentrata per intero sulle dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, accompagnato dalla legale Giulia Bongiorno. Salvini, all’epoca dei fatti ministro dell’Interno, è imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per il caso della nave della Ong spagnola che nell’agosto 2019, dopo aver salvato 147 migranti, rimase 19 giorni in mare in seguito al divieto del Viminale di sbarcare a Lampedusa. L’udienza si è articolata in più fasi: il leader della Lega ha iniziato rendendo dichiarazioni spontanee per circa un'ora per poi rispondere ai quesiti del pubblico ministero, degli avvocati di parte civile e del collegio giudicante, presieduto da Roberto Murgia.
"Io tutelavo la sicurezza nazionale - ha spiegato il vicepremier nella prima parte - come dimostra il fatto che almeno tre episodi delittuosi in Francia, Germania e Belgio sono imputabili a persone sbarcate a Lampedusa". Nel corso dell'udienza, è emerso anche il ruolo di Danilo Toninelli, allora ministro delle Infrastrutture del primo governo di Giuseppe Conte. "Nella maggioranza c’era una politica condivisa sulla gestione dei fenomeni migratori che prevedeva il coinvolgimento delle istituzioni europee e che ebbe inizio con la vicenda della nave Aquarius che terminò con l’assegnazione del porto sicuro in Spagna e proseguì con la Diciotti che vide d’accordo tutti i colleghi di Governo", spiega Salvini. "Chiudo il mio intervento con un passaggio significativo citando il collega Toninelli", ha detto in conclusione delle dichiarazioni spontanee. A cosa si riferisce? A due post pubblicati dal 5Stelle, il primo datato il 18 agosto: "Un paese che permette ad una nave di alzare la propria bandiera non può girarsi dall’altra parte. Ringrazio la Spagna che ha fornito un porto alla nave. La guardia costiera fornirà tutto il supporto. Non andare in Spagna sarebbe incomprensibile". "Il giorno dopo - continua Salvini - scrive Toninelli che la decisione dell’ong di non andare in Spagna è incomprensibile e viene il sospetto che ci sia malafede. Siamo disponibili noi a portare tutti i migranti in Spagna". Nel corso dell’esame, tenuto dal Procuratore aggiunto Marzia Sabella, presenti anche i pm Geri Ferrara, applicato dall’Eppo, e Giorgia Righi, Salvini tiene a sottolineare che "non è mai mancata l’assistenza a Open Arms. E mai ci siamo opposti agli interventi in favore di donne incinta e altri migranti in difficoltà".
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https://www.iltempo.it/personaggi/2024/01/12/news/bianca-berlinguer-fuorionda-striscia-la-notizia-risposta-diretta-prima-di-domani-38095743/