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Autore Discussione: I NUMERI CHE NON TORNANO in Veneto.  (Letto 1359 volte)
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« inserito:: Agosto 29, 2023, 02:29:39 pm »

I NUMERI CHE NON TORNANO
   
Buongiorno, ecco una serie di notizie selezionate per te dal Corriere del Veneto.
Martina Zambon, redattrice, parla dei numeri della "silver economy" in Veneto.
Buona lettura!
 
C’è chi lo considera “il” problema del nostro futuro prossimo e chi parla di una promettente “silver economy” ormai vicina alla fioritura. Il grido d’allarme lanciato dalle case di riposo, comprende entrambi gli aspetti se, vogliamo. Roberto Volpe, presidente dell’Uripa, associazione che riunisce le strutture per anziani, dice: “Bene che si punti sulla natalità ma servirebbe un ministero per gli anziani perché i numeri non mentono”.
 
E i numeri veneti sono implacabili: in soli 27 anni, nel 2050, la nostra regione avrà il doppio degli ultra ottantenni in larga parte non autosufficienti: 640 mila contro gli attuali 370 mila. Saranno pensionati più poveri perché figli del sistema contributivo puro e con una rete famigliare più sottile a sostegno. Già oggi le liste d’attesa per avere un posto in struttura si stanno allungando. E, complice l’inflazione e i costi lievitati, i bilanci delle Rsa traballano pericolosamente. Da qui la richiesta di Volpe: “Servono cento milioni”.
 
Un appello, piuttosto perentorio, alla Regione rispolverando il tema sempre più spinoso dell’addizionale Irpef che da 13 anni il Veneto non applica. Il trend esponenziale sull’invecchiamento della popolazione, però, impone una riflessione seria su come ci si prende cura dei nostri anziani. L’istantanea che esce dalla nostra ricognizione è chiara: il nonno viene accudito dalla famiglia più a lungo possibile, invariabilmente si deve, a un certo punto, far ricorso a una badante (ma qui le donne dell’Est Europa cominciano a scarseggiare e Alberto Gallas, dell’agenzia che si occupa di badanti e colf, spiega che ci si dovrà rivolgere al Sud Est Asiatico e all’Africa) per poi arrivare all’impossibilità di gestire a domicilio l’anziano. Si cerca, allora, un posto in casa di riposo. E si finisce in una lista d’attesa iniziando a risparmiare: con un contributo della famiglia nelle strutture convenzionate di 56 euro al giorno, la pensione del nonno non basta quasi mai.
 


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« Risposta #1 inserito:: Settembre 09, 2023, 12:22:11 am »

“In carcere non ci sono certo le educande: è la peggiore umanità”: la nuova uscita della Fdi Elena Donazzan - la Repubblica
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