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Autore Discussione: C'era, sul libro delle elementari, l'immagine di un vecchio curvo, poverissimo,  (Letto 382 volte)
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« inserito:: Agosto 10, 2023, 04:53:05 pm »

Maria Carmela Miccichè
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C'era, sul libro delle elementari, l'immagine di un vecchio curvo, poverissimo, tanto povero che aveva solo un tozzo di pane raffermo. Il vecchio fermo davanti a una bancarella, chiese al venditore di stufato se poteva mettere il tozzo di pane sulla pentola dove bolliva la carne, in modo che il pane potesse profumare di stufato. Ricordo benissimo l'espressione del vecchio e quella del burbero e cattivo signore dietro il bancone, panciuto e avido.
C'era poi la storia de "l'albero a cui tendevi la pargoletta mano", "la cavallina storna'', "X agosto" (che un bimbo, qualche anno fa lesse Per agosto), "la leggenda del crisantemo", "la leggenda del pettirosso", "la piccola fiammiferaia", la lettera del soldato che moriva giovinetto per la Patria... una strage tristissima!
Eppure, nonostante questa infanzia difficile, siamo venuti su bene, abbiamo avuto "un'educazione sentimentale", niente traumi da poesie. Sapevamo che la tristezza c'era, poi tornavamo a giocare, ma da qualche parte, dentro la nostra anima c'era posto per la piccola fiammiferaia.
Adesso le cose tristi non vanno di moda, la violenza si gestisce con i video game, ma non c'è tristezza in quei morti che bisogna fare per superare il livello, d'altra parte, i notiziari e le trasmissioni di discussione professionale sul nulla pullulano di esperti criminologi e di violenza efferata, di morti ammazzati, di vittime e carnefici. Nei tg i bimbi che muoiono per davvero, vanno in cielo con i palloncini bianchi. Dopo tutta questa visione di morte continua, siamo impreparati alla tristezza. Siamo impreparati a un sacco di cose. Siamo impreparati a riconoscerla, la tristezza, a consolarla.
I bambini devono essere educati con un programma che oscilla tra "i figli dei fiori" e "l'ingegnere aerospaziale" e nel frattempo devono imparare più lingue per comunicare meglio con tutto il mondo, devono viaggiare, fare sport che è importante, fare danza, cucina da chef, e seguire la moda, soprattutto devono essere fotografati mentre fanno qualcosa nella loro vita piena di meravigliose cose da fare.
Noi adulti, vogliamo preservarli da ogni male e rendere loro la vita più facile... per questo compriamo loro: il cagnolino, il tablet, il biglietto aereo, gli occhiali firmati, le feste con tutti gli amichetti che devono divertirsi tantissimo, si vede pure dalle foto.
I bambini non devono essere tristi, devono essere allegri, impegnati e allegri, tutto quello che servirà lo troveranno cercando su internet.
La noia è morta, la noia che serviva a inventare, a pensare alla rondine che tornava al nido ma l'uccisero, cadde tra spini, la noia che faceva alzare gli occhi al cielo e giocare con le nuvole, la noia, tristemente è morta, e con le troppe cose che abbiamo da fare non abbiamo avuto il tempo per accorgerci della dipartita.
I deserti avanzano... lo ha visto pure Luca Parmitano dallo spazio. I deserti sono tristissimi.
Scusate, tristezza da "Per agosto" o "X Agosto" che dir si voglia.

m.c.m.
da FB del 10 agosto 2023
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