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Autore Discussione: Elisa Pinna - PAPA IN SISTINA CON SPALLE RIVOLTE A FEDELI  (Letto 2278 volte)
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« inserito:: Gennaio 13, 2008, 12:03:53 am »

2008-01-12 18:41

PAPA IN SISTINA CON SPALLE RIVOLTE A FEDELI
 di Elisa Pinna


CITTA' DEL VATICANO - Domani, nella Cappella Sistina, si riaffaccerà una tradizione pre-conciliare: per la prima volta infatti negli ultimi decenni, papa Benedetto XVI celebrerà con "le spalle rivolte ai fedeli e lo sguardo alla Croce" la messa in ricordo del Battesimo di Gesù, durante la quale amministrerà tale sacramento a 13 bambini. Verrà usato infatti l'antico altare della Cappella, quello accostato al muro e sotto il Giudizio Universale michelangiolesco, e non più l'apposito altare portato su una pedana mobile, utilizzato durante tutto il pontificato di Giovanni Paolo II e nei primi due anni di quello Ratzinger. A renderlo noto è stato oggi l'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice.

"Si è ritenuto - spiega una nota - di celebrare all'altare antico per non alterare la bellezza e l'armonia di questo gioiello architettonico, preservando la sua struttura dal punto di vista celebrativo e usando una possibilità contemplata dalla normativa liturgica. Ciò significa che in alcuni momenti il Papa si troverà con le spalle rivolte ai fedeli e lo sguardo alla Croce, orientando così l'atteggiamento e la disposizione di tutta l'assemblea". Per il resto - precisa l'Ufficio Liturgico - la celebrazione avrà il consueto svolgimento e verrà impiegato il messale ordinario, ovvero quello introdotto da Paolo VI dopo il Concilio Vaticano II. Non sorprende che papa Benedetto XVI abbia voluto ripristinare l'uso dell'antico altare della Sistina, la prima novità liturgica che porta la firma del neo cerimoniere di casa pontificia, mons. Guido Marini.

La tradizione dei riti, la ricchezza delle liturgie e e dei canti, lo splendore architettonico degli stessi luoghi sacri: tutto - ha spiegato in più occasioni Ratzinger - deve portare i fedeli a sentire e celebrare Cristo. Via dunque l'incongrua pedana di legno dalla cappella più famosa del mondo, affrescata da Michelangelo e costruita, nella sua forma rettangolare e nelle sue misure, seguendo fedelmente i riferimenti biblici che descrivevano il Tempio di re Salomone a Gerusalemme. In omaggio al suo predecessore, Benedetto XVI vestirà però gli stessi paramenti di Wojtyla e compirà molti suoi gesti: attingerà, ad esempio, l'acqua dalla fonte in bronzo, realizzata qualche anno fa dallo scultore Lello Scorzelli, lo stesso autore del pastorale usato durante tutto il pontificato da Giovanni Paolo II. Come di consueto poi, verserà l'acqua sulla testa dei piccoli utilizzando una conchiglia dorata. Il gesto - spiega la nota del cerimoniale - ha "un ricco significato. Infatti, dal punto di vista liturgico, la conchiglia rimanda al pellegrinaggio, simboleggiando il nuovo cammino che i battezzati iniziano una volta entrati a far parte della comunità dei credenti". I 13 piccoli che saranno battezzati da Benedetto XVI sono tutti figli di dipendenti vaticani. Nel corso della celebrazione un ruolo particolare spetterà ai fratellini dei battezzandi, alcuni dei quali porteranno all'altare i doni al momento dell'offertorio. Al fianco del Papa, durante la messa, ci saranno due vescovi concelebranti, il vice camerlengo mons. Paolo Sardi e l'elemosiniere pontificio mons. Feliz del Blanco Prieto. 

da ansa.it
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