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Autore Discussione: Gianni Marsilli - Il teatro in tv fa boom. In Francia  (Letto 2244 volte)
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« inserito:: Gennaio 08, 2008, 06:39:48 pm »

Il teatro in tv fa boom. In Francia

Gianni Marsilli


Questa vuol essere giusto una segnalazione al servizio pubblico radiotelevisivo italiano (quello di Rai1 in particolare), così attento a rifilare ai telespettatori, il sabato sera in prima serata, solenni ciofeche ballerine e canterine, giovialmente alternate a stomachevoli rimpatriate familiari. Nella vicina Francia segnaliamo che l’equivalente servizio pubblico (France 2) ha riscoperto il teatro. Il teatro che alcuni attori fanno su un palcoscenico, scommettendo sulle loro capacità interpretative e sulla bellezza di un testo. Anche France 2 ha fatto la sua scommessa: ha mandato una commedia in diretta tv, dal Théatre des Variétés di Parigi.

Il sabato sera 5 gennaio in prima serata, ore 21. Risultato: 33,4 per cento di audience, più di 8 milioni di telespettatori.

La concorrente Tf1, ammiraglia privata, che trasmetteva in contemporanea il suo megashow di canzonette e danze intitolato Les disques d'or, è rimasta al palo con il 22,2 per cento di ascolti. Conclusione inappellabile: il teatro primeggia largamente. Basta proporlo.

La commedia così premiata dal pubblico del sabato sera è un testo di Pierre Palmade, autore ed attore comico del genere caustico e graffiante, che si chiama Fugueuses, fuggitive, ed è tenuta magistralmente in piedi da due attrici molto note Oltralpe, Muriel Robin e Line Renaud. La prima è una solida cinquantenne che non è mai stata seduta sulle sue fortune artistiche, che ha costruito invece con tenacia e talento. La seconda viaggia verso gli ottanta, che porta con l’aplomb di una nostra Franca Valeri, non per assimilare ma giusto per capirci. Dunque senza strass né paillettes né vertiginosi décolletés né esposizione di glutei marmorei, hanno fatto vivere un testo in maniera sobria e professionale.

France 2 aveva già offerto una serata «diversa» il sabato 3 novembre, proponendo in prima serata una commedia di Sacha Guitry (Faisons un rêve) con Pierre Arditi alla testa di un gruppo di valorosi attori. Era stato un debutto promettente, con il 25 per cento di ascolti per 5 milioni e mezzo di telespettatori. L’altra sera è arrivata la consacrazione del nuovo/vecchio genere televisivo, che avrà certamente un seguito. La signora ministro della Cultura Christine Albanel ha potuto così dichiarare tutta la simpatia e il sostegno del potere politico (di destra, sia detto di passata) verso una politica editoriale del servizio pubblico orientata sulla qualità. Il direttore generale di France 2 ha potuto legittimamente pavoneggiarsi: «L’avvenire del servizio pubblico passa attraverso la differenziazione da quello privato». Concetto semplice, ma che sprovvisto di coraggio politico e intellettuale rimane lettera morta. E France 2 ha avuto il coraggio di considerare il suo pubblico come gente adulta e curiosa, e non un gregge alla ricerca del rincoglionimento collettivo. Sì, lo sappiamo, su Rai1 c'è Benigni che legge Dante. Magnifico, naturalmente, ma come si dice una rondine non fa primavera, e soprattutto non la fa in seconda serata. Ciò detto, buon Sanremo a tutti.

Pubblicato il: 08.01.08
Modificato il: 08.01.08 alle ore 8.45   
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