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Autore Discussione: NOTE con Scambio e confronto tra conoscenti in Facebook.  (Letto 2681 volte)
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« inserito:: Giugno 27, 2022, 12:34:39 pm »

Salvatore Messina
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Irina Romanov
Già pubblicato, ripropongo il mio sfogo. Non ne posso più, concerti pacieri italiani anti americani Non si può più leggere quello che l'italiano anti americano scrive, soprattutto in relazione alla guerra in Ucraina. E mi chiedo, poi, perché ce l'abbia così a morte con gli USA. Forse, qualcuno me lo spiega un giorno. Ma quello che mi irrita è il fatto di tirare sempre in ballo gli USA quando si parla della guerra in Ucraina scatenata dalla Russia. Non sono stati gli USA ad invadere né a commettere queste atrocità. Di tutti i paesi formatisi dopo il crollo, tanto auspicato anche da molti italiani che hanno applaudito a Sakharov e a Solzhntsyn, hanno adorato Bulgakov e Brodskiy, nessuno, dicasi nessuno paese, diventato finalmente libero (perchè era occupato nel corso dei secoli e soprattutto nel secolo scorso), vorrebbe tornare a vivere in quell'orrore di cui voi italiani non vi immaginate una minchia (e non mi vergogno di scriverlo, perché proprio quello è). Ed è questo il motivo della comparsa di tutti questi nuovi alleati, membri NATO: hanno paura, quei paesi, di ritrovarsi di nuovo nel paese Zombie. Una paura che non ve la siete mai sognata, voi che oggi avete dei vicini civili e membri della stessa Alleanza che garantisce molto a voi, e pochi confini, le Alpi in mezzo, e il mare attorno. Facciamo il cambio. Prendetevi voi quel mostruoso vicino, abbiate voi la paura ogni giorno che ti invadono, e poi ti invadono davvero, e prima, per evitare tutto questo, bussate alla tanto civile e buona Europa (non l'America, attenzione) e quella ti dice gentilmente "c-zzi tuoi". Quello che è da dire che si poteva e si doveva agire prima. E adesso si pontifica cosa dovrebbe fare il paese invaso, che poi non avete mai considerato. Paese comodo come cuscinetto, perché sotto sotto di paura ne dovreste avere anche voi. Il paese di cui non ve ne è importato nulla. Ceto, adesso il grano, l'olio di girasole, e tante cose, forse, facevano comodo, ma la Russia grossa e cattiva piace di più. Piena di quella cultura di cui pontificate di nuovo ripetendo le parole altrui, senza aver conosciuto nessuno oltre ai vecchi Tolstoy e Dostoevskiy. Sapete dire solo bla bla bla. Consigliate di cedere tutto, anche dei territori, in cambio della vostra pace. Ma avete studiato la storia bene? La mia famiglia viene da quei territori ceduti una volta nel nome della pace, in un bel giorno finendo per una firma, sempre nel nome della pace, in un bell'inferno sovietico. Ma la guerra sarebbe comunque iniziata. Forse conviene ricordarselo. E forse bisogna informarsi, togliersi i veli e le ipocrisie, e parlare delle alleanze con il nazismo, la necessità di ave dovuto accettare gli aiuti americani, collocare le basi militari nel vostro paese. Altrimenti, come la Grecia, potevate rinunciare. Oggi sareste lì. Ma i soldi facevano gola. Quando parlate degli USA e delle basi della NATO, fate l'ordine a casa vostra. Uscite dalla NATO. Rompete le vostre relazioni con gli USA. In vista dei due nuovi futuri alleati, che giustamente muoiono di paura, non sento, poi, la vostra lagna, la non accettazione dell'ingresso della Finlandia e della Svezia. Converrebbe ragionare un attimo. Dunque, prima rinunciate agli USA, e poi protestate. Andate a vivere in Russia e poi decidete se volete starci. Studiate la storia, e vi emancipate. La propaganda è un veleno. Ripetere bla bla bla dietro qualcuno senza voler sforzarsi di capire le cose è un peccato mortale. Sarebbe meglio cercare intanto di informarsi.

Commenti: 38

•  Giuseppina Stellacci
Molti guardano a quelle poche grandi città russe! Ma la quasi totalità della popolazione vive in condizioni molto diverse! Spesso quando guardiamo i documentari delle nostre belle valli e vediamo la vita sacrificata di chi ci abita tra le greggi e le mandrie cui badare.. tra la neve ed il sole...ci chiediamo: ma come si fa? Bene...quello equivale ad una vita da "castellani" rispetto a ciò che si vive negli sterminati territori dell'est !

•  Adele Piras
Riflessioni forti e valide che si scontrano con un muro ideologico che ha radici lontane e nel tempo e che in questa situazione sembra invalicabile. Comunque per me molto ha avuto inizio nella "lode dell'ignoranza "degli ultimi decenni del Novecento che nel tempo con lo sviluppo della tecnologia
è diventata un veleno per le menti più deboli, manovrate a piacimento senza alcuna consapevolezza
  

° Gianni Gavioli
Perché é diffusa e profonda questa ossessione antiUsa?
Perché dopo la passata guerra mondiale, sia la Chiesa Cattolica, sia il Comunismo nelle sue troppe divaricazioni l'hanno alimentata!
Certo che anche gli Usa e il loro modo d'essere e di agire nel mondo, hanno dato una grossa mano nel farsi odiare.
Ma speriamo che al di là, delle flatulenze gastriche passeggere, si sia in molti a comprendere che l'occidente da correggere e gli Usa da condurre a maggiore saggezza, siano "MOLTO" MENO PEGGIO dei regimi con vertici devastati dal loro stesso Potere.
ggiannig

•   
Erwin Pock
Gianni Gavioli giusto, ma c'è anche un altro motivo. L´ Italia prima del '43 pullulava di fascisti, alleati dei nazisti del Terzo Reich. L´Italia, una volta fatto il salto della quaglia (comprensibile in buona parte) è stata però liberata dal nazi-fascismo (durante la guerra civile) per l´intervento militare alleato e guidato dagli USA. Quindi la tanta parte di fascisti e comunisti in Italia (molti non lo ammettono, la sincerità non è il loro forte) odiano gli Usa e tirano in ballo un sacco di argomenti gonfiati dalla propaganda russa. Sostanzialmente sono stati gli americani a dare all´Italia la democrazia di stampo occidentale impedendo che essa si legasse al carro del Cremlino. Ecco quindi come fascisti e comunisti italiani siano uniti nello spregio degli USA e in definitiva della democrazia. Loro vogliono un putin qualsiasi che li metta in riga tenendoli al guinzaglio, molto corto.

•  Gianni Gavioli
Erwin Pock io amo la sintesi, non mi presto ad approfondimenti che lascio agli esperti in materia anche, ma non solo, per competenza.
Chiesa Cattolica e Comunismo hanno condizionato fortemente la popolazione italiana, il loro modo di pensare e agire della stessa. Senza elevarne la conoscenza sociale e culturale.
Con lo scopo comune di renderci “Gregge” e ci sono riusciti, oggi siamo in gran parte inconsapevoli della realtà, subiamo ogni sorta di prevaricazione, siamo vittime di ogni azione predatoria commessa dalla malavita in genere e soprattutto dalla partitocrazia più fetida.
Potremmo elencare ancora altre insufficienze di questa che, di fatto, è una Democratura neppure molto salda. Ma elencare le mancanze senza avere le soluzioni praticabili, reca solo ulteriore danno alla società, in cui agiscono anche persone di grande valore sociale, economico e umanitario.
E lo fanno senza alzare la voce o sbandierare vessilli fasulli e preconfezionati.
ggiannig ciaooo

•  Erwin Pock
Gianni Gavioli concordo in pieno anche su queste riflessioni. (Certo è che cerchiamo sempre di non scrivere troppo altrimenti nessuno legge, ma ci sarebbe materiale per libri)  .

•  Gianni Gavioli
Erwin Pock facciamoli! Ma prima di tutto informiamoci da Report mi sembra una fonte seria. ciaooo

•  Erwin Pock
Gianni Gavioli mi fa piacere se qualcuno mi segnala una fonte seria. Ma vivendo fuori d’Italia ho a disposizione un largo spettro di informazione sia di parte che indipendente. Mi informo preferibilmente da fonti di lingua tedesca e inglese. Quelle di lingua tedesca se alle volte sono di parte, comunque trovi sempre in abbondanza anche quelle contrarie. Sul lato Italia ho l'impressione che il piatto della bilancia penda troppo a favore del Cremlino e qui vedo abbastanza balle veramente meschine. Esempio: una fonte riporta una dichiarazione (minaccia) di Lavrov, secondo il quale il mondo occidentale non ha studiato la storia e non sa che la Russia è invincibile. Ok, se lo dice lui scriviamolo pure: ma allora scriviamo anche un commento, che (solo a cominciare dal secolo XX) hanno perso contro i giapponesi (1904-1905), contro i tedeschi (e austro ungarici, 1914-1918), contro i polacchi (1919-1921), e poi in Afghanistan (anni ´70). Perchè non si commentano le balle russe?

•  Gianni Gavioli
Erwin Pock qui l'informazione é fortemente inquinata da anni di penetrazione antioccidentale e anti-Usa già evidenziate e commentate anche su Fb.
Le testate corrotte da queste patologie sono la maggioranza, con diverse motivazioni e metodiche raffinate nella loro scelleratezza.
Le logiche d'attacco al governo per la presa del potere della destra, e la fissazione ad essere opposizione di parte delle sinistre, si basano sullo sfruttamento del Pretesto per infamare l'avversario (già appassito dalla corruzione e partitocrazia) sono simili a quelle Russe di oggi.
Sembrano uscite dalla stessa scuola e dallo stesso manuale d'istruzione (algoritmi?).
Il loro punto di forza consiste nell'immobilizzare la capacità di raziocinio e di consapevolezza delle popolazioni, già atrofizzate da decenni di disinformazione comunista e cattolica con il Caos e la sobillazione che sfrutta il malcontento.
Il tutto arricchito dall'uso raffinato dell'inganno e dei dogmi personalizzati.
Se riesci a farci/farmi avere indicazioni su fonti democratiche attendibili, anche usando mezzi fuori da fb (e-mail) te ne saremo grati.
ggiannig ciaooo

•  Gianni Gavioli
Da aggiungere al già scritto su come si è mosso e si muove il Male, in Italia, due dati di fatto che l'hanno favorito:
Il persistere della volontà del potere cattolico, di non contribuire allo sviluppo sociale e culturale, della massa di fedeli, ma anzi sfrutta il Caos per difendere sue posizioni del peggiore conservatorismo;
l'atrofia cerebrale dell'Intellighenzia progressista causata dalla sconfitta di una ideologia ottocentesca che non è stata capace d'essere riformista, senza se e senza ma, attualizzando i valori e le basi morali e sociali tuttora e nel futuro essenziali, se poste a favore di una Democrazia Socialista.
Nuova realtà, con nuovi partiti, che deve emergere da un oceano di gravissimi errori, sociali e politici castranti del consenso popolare, sia al Centro progressista, sia nella Sinistra ammalata dell'essere sempre opposizione.

ggiannig ciaooo
giugno 2022 su Fb
« Ultima modifica: Aprile 23, 2023, 11:44:18 am da Admin » Registrato

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« Risposta #1 inserito:: Ottobre 03, 2022, 02:40:33 pm »


Roberto Cocchis
 
La tv è sempre più nostalgica perché il suo pubblico è sempre più anziano, dato che i giovani preferiscono altre modalità di intrattenimento.
Da quando anche sulla Rai impera un bombardamento pubblicitario tipo Mediaset, la guardo veramente pochissimo, praticamente a casa ho la televisione solo per tenerla collegata al lettore di dvd. Anche per quel poco di sport che seguo ancora, internet è molto meglio.
Per quel poco che ho seguito nell'ultimo decennio, la sensazione che ho è di una programmazione fatta per lo più da ibridi tra reality e contenitori e da fiction formalmente molto professionali ma sostanzialmente tutte uguali. Ogni volta che ho ceduto alla tentazione di seguirne qualcuna, magari perché non si prospettava troppo lunga, mi sono ritrovato addosso una marcata sensazione di déjà vu.
Poiché la Rai, almeno, ha a disposizione un archivio sterminato (anche se purtroppo non completo) di quasi 70 anni di attività, ogni volta che può, attinge a questo per mettere insieme dei programmi che inevitabilmente hanno un notevole seguito. Soprattutto quando c'è da commemorare qualche importante figura dello spettacolo appena scomparsa, o nel suo anniversario. Ne vengono fuori dei programmi che allo spettatore moderno possono sembrare di una naïveté quasi patetica, ma in realtà evidenziano come in passato, nonostante la pesante censura cui andavano soggetti i mass media, il livello generale di creatività e originalità era parecchio più elevato di quello attuale.
Queste operazioni da un lato sono significative dal punto di vista culturale, ma da un altro tendono a ingenerare un senso di nostalgia che, per quanto possa essere dolce, finisce per rappresentare una distrazione eccessiva dalla realtà attuale. La full immersion in quelli che nella memoria comune sono "i migliori anni della nostra vita" crea un paradiso artificiale paragonabile a quello dovuto all'uso delle droghe allucinogene, però con effetto retroattivo.
I migliori anni della nostra vita spesso sono tali solo perché eravamo giovani, inconsapevoli e illusi. Prima che "all'apparir del vero tu misera cadesti".
Vengono invece relegate su canali tematici o a orari impossibili le trasmissioni di approfondimento storico che mostrano come spesso di certi tempi ci sia poco da rimpiangere.
Sarebbe più interessante e istruttivo andare alla ricerca di quelli che invece sono i peggiori anni della nostra vita, perché almeno vi troveremmo qualche indicazione utile a non commettere gli stessi errori.
Nel mio caso, saprei identificarli al volo.
Innanzitutto i tardi anni '80, quanto il sistema di potere smascherato da Tangentopoli era talmente consolidato che non si poteva sperare nemmeno di raccattare delle briciole se non si apparteneva alla cricca di qualcuno, e poi i primi anni '90 quando abbiamo pagato duramente il conto di quegli anni dissennati.
Poi la delirante restaurazione non tanto del 2001-2006 (all'epoca eravamo protetti dalla congiuntura favorevole legata all'entrata nell'euro, che limitò i danni) quanto del 2008-2011, in cui gli effetti furono esacerbati dalla crisi economica globale. E poi ovviamente gli anni immediatamente successivi, in cui ci toccò di nuovo pagarne il conto.
Adesso ho la netta e sgradevole sensazione che si prepari un'altra fase dello stesso genere, spero solo non altrettanto lunga.
Alla mia età, ormai, non dico che vorrei seconde e terze giovinezze (devo ammettere che la maturità offre molte più soddisfazioni) ma almeno evitare altri "peggiori anni" da aggiungere ai tanti che già ricordo, non mi pare che rappresenti un'ambizione esagerata. Ma sembra che per molti rivivere il passato, perfino quello più dimenticabile, sia invece qualcosa di galvanizzante.


Gianni Gavioli
Dai tempi del berlusconismo più spudorato, per tutti questi anni l'impegno unico per gli Sfascisti fu creare il caos e usare la cattiveria come strumento elettorale.
Impegnati nell'accantonamento delle élite e nella bestialità esibita per guadagnare consenso, presso i più semplici tra noi, ma soprattutto il disprezzo per la dignità dell'intera popolazione, hanno fatto retrocedere, nella popolazione, ogni valore acquisito invece di svilupparne di migliori.
Ogni settore ne é risultato corrotto, logorato, perché solo in una società devastata dallo Sfascismo tattica troverà spazio il populismo più becero, quello situato alle estremità periferiche di una Democrazia Incompleta.


Iole Salera Cavallero
Gianni Gavioli diagnosi perfetta


Mosè Lisci
Gianni Gavioli 110 cum laude


Giuseppe Supino
Poi c'è questa rivisitazione degli anni 80, anche in film di buona fattura, come l'ultimo di Sorrentino, in cui sembra che tutto fosse magico, autentico... Ma dove? Io li ricordo come anni terribili, in cui se non eri paninaro o ti vestivi in un certo modo eri una specie di bestia subumana. Oggi, vedo anche nelle scuole, c'è una maggiore apertura, più confronto. Non è detto che l'oggi sia peggiore del passato. È che il passato ha sempre quest'aura di mito, caratteristica sempre di ciò che è lontano, inafferrabile. Non mi affiderei tanto alla nostalgia ingannevole.


Mosè Lisci
Giuseppe Supino hai pubblicato la mia vita...stesso ricordo...


Giuseppe Supino
Mosè Lisci ma credo siamo in tanti che abbiamo vissuto quelle situazioni. C'era questa specie di euforia in merito al benessere economico, per cui chi aveva quel determinato vestito o una macchina figa era Dio sceso in terra, per non parlare dell'avvento del cellulare, nei 90, vero e proprio status symbol. È una cosa che vedo meno evidente oggi o forse sono io che, passati i 50, me ne fotto altamente, non so.

Mosè Lisci
Giuseppe Supino meno evidente ma esiste. Altri parametri, tipo telefono con la mela etc


Giuseppe Supino
Mosè Lisci vero, avevo dimenticato la mela
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