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Autore Discussione: Democracy Index. - La nostra é classificata una Democrazia Imperfetta!  (Letto 5711 volte)
Arlecchino
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« inserito:: Aprile 20, 2022, 10:47:22 pm »

Democracy Index - Wikipedia

Posta in arrivo

ggiannig <ggianni41@gmail.com>
11:30 (11 ore fa)
a me

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Democracy_Index#:~:text=L'Italia%20si%20posiziona%2031%C2%AA,%2C%202019%2C%202020%2C%20202
« Ultima modifica: Luglio 25, 2022, 03:12:56 pm da Arlecchino » Registrato
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« Risposta #1 inserito:: Aprile 20, 2022, 10:52:00 pm »

Le nazioni sono divise in quattro categorie:

"Democrazie complete",

"Democrazie imperfette",

"Regimi Ibridi" 

"Regimi autoritari".


Leggi:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Democracy_Index#
---

La nostra è una Democrazia Imperfetta!

Oppure a scelta una Democratura.

Tutti i nostri problemi nascono da questa realtà conosciuta nel mondo.
Ma anche dal fatto che gli Italiani non facciano nulla per Perfezionarla!

Rendendola una Democrazia Autorevole.

ggiannig
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« Risposta #2 inserito:: Aprile 27, 2022, 06:21:00 pm »

Cari amici, è bene che ci si renda conto della realtà reale dei fatti storici e dei reali pensieri della gente.
Se si continua nelle personali "allucinazioni" finisce male per tutti.

Non solo in Friuli l'Austria godeva di stima.

In Venezia Giulia, negli anni 50/55, le nonne in abito lungo nero e foulard nero in testa, in chiesa pregavano Franz Joseph ora pro nobis.
E i giovani bucavano le gomme delle auto dei turisti targate MI.

ciaooo

Io su Fb 26 aprile 2022
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« Risposta #3 inserito:: Giugno 09, 2022, 11:05:47 pm »

Gianni Gavioli ha condiviso un link.
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  · nrpoeoSstd1fluucuh1i6nfa0h14t59i5t9265ll m  ·
Giusto che l'Ucraina risparmi vite umane e altre devastazioni.
Giusto anche che non segua interessi terzi che costerebbero al popolo Ucraino.
Il mondo che ha voluto capire, magari in ritardo, ha capito.
Gli altri non sono come noi europei.
Adesso è tempo di sparecchiare il tavolo della Guerra.
Tanto il conto lo si è già pagato prima di uscire dal campo della morte.
Dopo ci si ricompone e si tirano le somme.
Ogni altra cosa a suo tempo.
ggiannig

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  · nStopdsoer6t 82g8hih4a73it2tuimat01iu1f0c3  ·
Nei miei Gruppi Tematici, troppi Intellettuali e pochi Tecnici e Scienziati.
E' una situazione da correggere, ... ovviamente non eliminando gli Intellettuali, ma rendendoli meno essenziali.
Perché nella realtà sociale, NON lo sono!
Soprattutto gli Italiani.
Nella "Guerra della Federazione Russa", i nostri fanno solo confusione e scivolano spesso verso il Male.
Differentemente dagli Intellettuali Russi, che il Male lo subiscono pesantemente, ogni giorno.
ciaooo
Ps: era già sbagliato prima, chiamarla guerra di Putin, non è mai stata soltanto sua.
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  · nStopdsoer6t 82g8hih4a77it2tuimat01iu1f0c3  ·
Nel NOM e nei POLI che lo compongono, le NAZIONI avranno vitalità, concentrazione nella progettazione e conseguente capacità di realizzazione, potenziate.
Non saranno sminuite o condizionate dall'appartenenza al proprio Polo di influenza.
Anzi, liberate da mansioni in cui la dimensione dei compiti e delle azioni da svolgere li demandano al Polo stesso, potranno e dovranno impegnarsi adeguatamente alla valorizzazione dei propri localismi, intesi come valori da potenziare e diffondere.
Stabilire in chiarezza, su cosa si deve intendere per localismi da conservare e altri da sviluppare, sarà da risolvere sin dall'inizio dell'intesa.
Per l'Italia, data la molteplicità dei valori da mantenere e altri da recuperare sviluppandoli, la profondità e serietà di progetto richiederà un impegno creativo, molto oneroso e importante.
ggiannig

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 Putin è umano, almeno nella precarietà della sua Salute, ma l'invasione e i massacri in Ucraina, sono il frutto della volontà guerrafondaia della Confederazione Russa, nel suo insieme, ma anche dell'odio antioccidentale che abbiamo accumulato in oriente, nel tempo.
Quindi la bramosia di un uomo, ne ha solo colto il Pretesto facendone motivazione nella sua ben studiata strategia Malefica.
Molto altro c'è da conoscere e valutare se, come normali cittadini del mondo, vogliamo capire dove ci hanno condotto i Potenti occidentali che da sempre, nel dopoguerra, hanno pensato ad altro che capire cosa stavano alimentando contro di noi.
Grave mancanza di visione sul futuro e immorale cinismo comportamentale.
Oggi ne pagheremo il conto, tutti.
ggiannig

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 Da decenni le nostre FORZE ARMATE sono impegnate per la PACE.
Chi lo mette in dubbio è indegno di vivere nella Nostra Comunità Repubblica!
Impegnarsi per la Pace comporta anche l'impegno di soccorrere i popoli aggrediti!
Ciò che il governo dei Giusti (escluso i venduti) ha compiuto e compirà ancora Meglio in difesa dell'Ucraina é una missione di Pace e di salvataggio di un popolo invaso dalla federazione russa.
Viva la Pace portata dalle nostre Forze Armate.
ggiannig
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  · erSpndstoohiog57331er0gla1ma2ig8 2ug1h 9t20gh5 n o19ael:l5t  ·
Sempre più difficoltoso e aperto a ricatti, per l'Europa, l'agire insieme!
Questo condizionerà in negativo la formazione di un
POLO EUROPA-NORDAFRICA,
nel Nuovo Ordine Mondiale.
Con questa incapacità costruttiva, il rischio d'essere compressi tra POLI ORIENTALI e POLO USA, INGHILTERRA e Altri, sarà inevitabile.
Compressi e divisi, sarà sempre più difficile mantenere l'indipendenza, dei singoli Stati.

Arturo Infante
Ecco una visione nuova, caro Gianni. Individuare percorsi con chi è simile per risolvere i problemi comuni.

Gianni Gavioli
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Del Nuovo Ordine Mondiale si scrive da anni.
TUTTO da cancellare!
Soltanto L’UTOPIA possibile salverà l'umanità.
L'unico Nuovo Ordine Mondiale salvifico, DEVE avere un progetto comune:
La PACE TRA LE NAZIONI che compongono i Poli d'Influenza condivisa.
La SANIFICAZIONE DELL'AMBIENTE.
L'ELIMINAZIONE DELLE INGIUSTIZIE CONTRO L'UMANITÀ!
L'Utopia deve vincere o l'umanità MUORE.
ciaooo


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Nei miei Gruppi Tematici, troppi Intellettuali e pochi Tecnici e Scienziati.
E' una situazione da correggere, ... ovviamente non eliminando gli Intellettuali, ma rendendoli meno essenziali.
Perché nella realtà sociale, NON lo sono!
Soprattutto gli Italiani.
Nella "Guerra della Federazione Russa", i nostri fanno solo confusione e scivolano spesso verso il Male.
Differentemente dagli Intellettuali Russi, che il Male lo subiscono pesantemente, ogni giorno.
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Nel NOM e nei POLI che lo compongono, le NAZIONI avranno vitalità, concentrazione nella progettazione e conseguente capacità di realizzazione, potenziate.
Non saranno sminuite o condizionate dall'appartenenza al proprio Polo di influenza.
Anzi, liberate da mansioni in cui la dimensione dei compiti e delle azioni da svolgere li demandano al Polo stesso, potranno e dovranno impegnarsi adeguatamente alla valorizzazione dei propri localismi, intesi come valori da potenziare e diffondere.
Stabilire in chiarezza, su cosa si deve intendere per localismi da conservare e altri da sviluppare, sarà da risolvere sin dall'inizio dell'intesa.
Per l'Italia, data la molteplicità dei valori da mantenere e altri da recuperare sviluppandoli, la profondità e serietà di progetto richiederà un impegno creativo, molto oneroso e importante.
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Putin é umano, almeno nella precarietà della Salute, ma l'invasione e i massacri in Ucraina, sono il frutto della volontà guerrafondaia della Confederazione Russa, nel suo insieme, ma anche dell'odio antioccidentale che abbiamo accumulato in oriente, nel tempo.
Quindi la bramosia di un uomo, ne ha solo colto il Pretesto facendone motivazione nella sua ben studiata strategia Malefica.
Molto altro c'è da conoscere e valutare se, come normali cittadini del mondo, vogliamo capire dove ci hanno condotto i Potenti occidentali che da sempre, nel dopoguerra, hanno pensato ad altro che capire cosa stavano alimentando contro di noi.
Grave mancanza di visione sul futuro e immorale cinismo comportamentale.
Oggi ne pagheremo il conto, tutti.

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« Risposta #4 inserito:: Dicembre 26, 2022, 07:26:44 pm »

Cristina Volpe Rinonapoli
55 m  ·

A parte il dispiacere per due amici , Katia e Davide, che hanno dato vita a questa bellissima esperienza che é stata Odradek in tutti questi anni, dispiace ogni volta che chiude un presidio di cultura in città.
Tuttavia fino al 6 gennaio sarà possibile comprare ancora una volta un libro nella storica libreria di Via Dei Banchi vecchi. Io lo farò. Voi?
 
ODRADEK NON E’ PIU’ SOSTENIBILE, NE’ ECONOMICAMENTE E NE’ UMANAMENTE

Il 6 gennaio, dopo 25 anni, Odradek la Libreria chiuderà l’attività. Quest’anno è stato il tracollo, con incassi giornalieri sotto i 300 euro. I numeri di questo 2022 sono implacabili: 9000 euro di incassi mensili in Libreria equivalgono a 2700 euro di guadagni (il 30% di media è il guadagno sui libri). Con 2000 euro di affitto non rimane nulla. In agosto abbiamo incassato 4000 euro contro i 6500 dell’anno precedente, a settembre incassiamo 6500 euro contro i 10700 del 2021. Tutti i mesi registriamo un calo del fatturato di 2000 euro. E siamo stati anche aiutati. Le istituzioni nazionali con i contributi alle Biblioteche per l’acquisto nelle librerie indipendenti, la Regione Lazio con i bonus per progetti culturali a decine di librerie, più il sostegno di privati cittadini che ci hanno permesso di pagare ricevute bancarie di 10000 euro nel mese di agosto, questi contributi non sono stati sufficienti a invertire la tendenza. Sempre meno lettori entrano in Libreria. Muoiono anziani e accaniti lettori e non c’è il ricambio. Le nuove generazioni non vivono più nella “civiltà della carta”. Il processo irreversibile di digitalizzazione impone a tutti un ripensamento sulle forme di accesso alla conoscenza e ai saperi che una volta venivano trasmessi esclusivamente su carta. Il libro non scomparirà, ma non è più l’unico strumento di alfabetizzazione. Lo sviluppo delle reti rende sempre più complicata la costruzione di progetti economici sostenibili intorno al Libro. Le forme della lettura cambiano velocemente e con loro anche i costumi e gli atteggiamenti nella vita quotidiana. Le edicole, per esempio, sono diventate purtroppo una entità democratica ed economica sempre più marginale nella vita di tutti i giorni (i quotidiani si acquistano sempre di meno). Poi c’è tutta una situazione economica sociale che ci preoccupa. E dunque dobbiamo evitare di rimanere incastrati nei debiti. Abbiamo rinunciato a tante cose in questi 25 anni di attività. Ci siamo testardamente autosfruttati perché abbiamo creduto che bisognasse contribuire alla costruzione di una città diversa, soprattutto nei Rioni antichi di Roma. Ma ora è il momento di dar retta ai numeri che sono implacabili. Abbandoniamo il campo con il cuore in mano. Ringraziamo tutti quelli che ci hanno voluto bene. Ma dobbiamo dare retta ai numeri.
Dal 27 dicembre al 6 gennaio svendita totale (gli sconti che praticheremo saranno conformi ai dettati normativi dell’importante Legge 13 febbraio 2020, n. 15, recante "Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura").
Grazie a tutti quelli che in questi anni hanno permesso a Odradek di vivere.
Buon 2023!!!
Katia e Davide

da Fb del 26 dicembre 2022
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« Risposta #5 inserito:: Dicembre 26, 2022, 08:04:43 pm »

Non possiamo assistere, indifferenti, alla chiusura dei Centri di Cultura di riconosciuto potenziale valore come le LIBRERIE.

In particolare se queste sono gestite da persone in grado di diffondere cognizioni arricchenti il rapporto, di natura anche psicologica, che l'individuo intrattiene ed elabora con la propria cultura.

Lo Stato deve consentire a COMPRATORI e i LETTORI DI LIBRI di vedersi sgravata dalle tasse, la loro "sponsorizzazione" di Librerie di cui si sentono Concreti Sostenitori.     

Da approfondire ma non abbandonare questa idea!
ggiannig

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