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12 FEBBRAIO 2022
SIAMO IL PAPA' E LA MAMMA DI PIETRO
Buongiorno, ecco una serie di notizie selezionate per te dalla redazione del Corriere del Veneto.
Claudia Fornasier, caporedattrice centrale, ritorna sulla storia di Pietro, il 17enne morto alla guida dell'auto dei genitori. Buona lettura!
Nella tragedia di un figlio che muore perché guida una macchina senza avere la patente forse è difficile riconoscersi fino in fondo. Pietro Benfatto, 17 anni di Padova, ha perso la vita domenica scorsa perché si è messo al volante dell’auto della mamma, raccontando la bugia che l’avrebbe guidata un amico maggiorenne e patentato. Ognuno di noi, davanti a questa storia straziante, non ha resistito al pensiero che al posto dei genitori non l’avrebbe mai fatto senza vedere l’amico, senza consegnargli le chiavi di persona, senza guardarlo negli occhi facendo mille raccomandazioni. O forse non l’avrebbe mai fatto punto.
Ma le parole di Alessandro Benfatto, papà di Pietro, ieri al suo funerale, sono state il pensiero di tutti i genitori di ragazzi adolescenti e non solo. "Grazie perché oggi ci avete fatto conoscere molti aspetti di Pietro che noi non conoscevamo - ha detto - I figli sono fatti così, a casa mostrano un volto ma fuori ne hanno molti altri".
Noi, spettatori senza parole, non sappiamo quale fosse il volto di Pietro a casa, ma le centinaia di amici e compagni di classe che ieri hanno partecipato al funerale, come scrive Roberta Polese nel nostro sito, ci hanno raccontato quale fosse quello fuori dalla vita familiare: un ragazzo sempre pronto ad aiutare gli amici, un compagno che univa le persone più diverse, un diciassettenne pieno di talenti dallo sport alla musica, un punto di riferimento per i coetanei più fragili. É terribile pensare come sia una tragedia a togliere la "corazza" di chi sentiamo più vicino al mondo. Ieri al suo funerale siamo stati tutti la mamma e il papà di Pietro.
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