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Autore Discussione: CARMELO LOPAPA  (Letto 74858 volte)
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« Risposta #135 inserito:: Maggio 31, 2018, 01:12:50 pm »

Governo, Cottarelli verso la rinuncia: cresce l'ipotesi di voto a luglio
Lega, M5s, Pd e Forza Italia non escludono elezioni a stretto giro: data probabile il 29 luglio

Di CARMELO LOPAPA
29 maggio 2018

ROMA - Nulla di fatto. Il premier incaricato Carlo Cottarelli ha lasciato il Palazzo del Quirinale per fare rientro alla Camera dopo un incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La lista dei ministri non è ancora definita: "Ci sono problemi", dicono fonti del Quirinale. E a mettere in stand by il premier incaricato sarebbe il crescente pressing dei partiti per un voto a luglio. Il premier incaricato e il presidente della Repubblica si incontreranno nuovamente domani mattina.

Il voto a luglio. L'ipotesi di andare al voto addirittura prima della pausa estiva si fa sempre più consistente. E in questo caso non avrebbe senso formare un nuovo governo: a traghettare il Paese verso le elezioni potrebbe essere il governo Gentiloni. A parlare apertamente del "voto estivo" è il capogruppo al Senato, Andrea Marcucci: "Se c'è l'accordo si può fare". Per Luigi Di Maio, capo politico dei 5 Stelle, "era più responsabile far partire il governo, ma siamo pronti ad andare al voto a luglio". E nella riunione di oggi con i fedelissimi, Berlusconi avrebbe parlato di una "consistente ipotesi di voto a luglio". "Siamo pronti a votare subito e vi manderemo ancora una volta a casa", dice il capogruppo della Lega al Senato Gian Marco Centinaio.

Il lavoro di Cottarelli e il toto ministri. All'ex commissario alla spending review è stata messa a disposizione per lavorare una stanza a Montecitorio, dove è arrivato a piedi ed è entrato da un ingresso laterale. L'obiettivo di Cottarelli è presentare entro venerdì il nuovo esecutivo al Parlamento per la fiducia.

L'elenco dei ministri comprende nomi di prestigio al servizio delle istituzioni, come l'economista Guido Tabellini, che occuperebbe la casella del Tesoro, il giurista Alessandro Pajno, presidente del Consiglio di Stato, Paola Severino, rettore della Luiss e già ministro della Giustizia nel governo Monti, Francesco Paolo Tronca, già commissario straordinario del Comune di Roma dopo il crollo della giunta Marino, Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina e Anna Maria Tarantola, ex presidente Rai, Enrico Giovannini, già ministro del Lavoro per il governo Letta. In proposito Giovannini, intercettato dai cronisti nei pressi del Campidoglio, ha affermato: "Io nel toto ministri del governo Cottarelli? Devo appunto scappare da un'altra parte, sono di fretta".

TagsArgomenti:governo neutralenuovo governoProtagonisti:Carlo CottarelliSergio Mattarella
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