Natascia A.
Natascia Io parlo (scrivo) sempre in generale, sia di umani, sia di politica, di idee o Progetti.
In generale per lasciare agli “altri”, normali o specialisti l’approfondimento a favore dei lettori, il "cosa" ho trovato per loro (Euristico sta per colui che trova e rilancia).
Aspettando inutilmente.
Tra ombelichi da rimirarsi e laghetti in cui specchiarsi, gli “imparati” non hanno nessuna voglia di approfondire.
Ovviamente ci sono pregevoli eccezioni che non intrecciano la loro sapienza con me.
Mi capita anche ne LAU -
http://forum.laudellulivo.org/index.php - un’infinità di lettori (da quanti ne vedi togli un 70/80% di predoni e robot) ma scrittori per approfondire, nulla.
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Tornando al mare per concludere. Io penso che, come l'umanità, il mare ha diversi modi e tempi d'essere un assassino. Spesso dipende da noi umani il provocarlo.
Pensa, da bambino il giorno della mia morte giocavo con dell’argilla, con cui si costruivano giocattoli e statuine da mettere ad asciugare al sole, tanto per cambiare mi sdrai sul bordo del tranquillo porto, sporgendomi con la testa a penzoloni, per riparare con l’argilla buchi e fessure della banchina, lato mare.
Mi dissero che un pescatore, vedendo l’idiozia commessa, si buttò in mare per ripescarmi, ero già steso sul fondo. Grazie a quel pescatore sono nato di nuovo.
In quel caso il mare non fu involontario assassino, soltanto perché un umano gli sottrasse la vittima predestinata per stupida incoscienza del pericolo.
Non esistono mari tranquilli se sono frequentati da umani insensati.
Buona notte.
ggiannig ciaooo
io su Fb del 1 dicembre 2021.