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Autore Discussione: Putin ha “ambizioni illimitate”, ci dice Anne Applebaum.  (Letto 15696 volte)
Arlecchino
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« inserito:: Febbraio 26, 2022, 09:50:18 pm »


Putin ha “ambizioni illimitate”, ci dice Anne Applebaum. Ci vuole una svolta strategica | Il Foglio

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
19:22 (2 ore fa)
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https://www.ilfoglio.it/esteri/2022/02/25/news/putin-ha-ambizioni-illimitate-ci-dice-anne-applebaum-ci-vuole-una-svolta-strategica-3731873/
 
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« Risposta #1 inserito:: Febbraio 27, 2022, 11:19:43 pm »


Putin è molte realtà ma non stupido o poco determinato.

Ha un solo modo per uscire vincente dalla situazione che ha creato, proteggendo innanzitutto il Popolo Russo, sedersi al tavolo delle trattative e chiarire ciò che vuole e cosa occorre definire, per vederlo finalmente protagonista in Europa.

Perché la Russia è EUROPEA, più della Turchia.

Anche se Putin ci chiama nemici e ci minaccia, occorre riconoscere il Popolo Russo come Europeo.
Ha voluto e preparato da tempo l'invasione, come primo passo contro l'Ucraina (il pretesto) ma minacciando il resto d’Europa, nell'intento forte di uscire da un angolo di mondo ricco di materie prime, ma di poco altro.

L’Europa e la Nato gli hanno risposto, e Putin sa che gli Infiltrati creano danni nei paesi dove li ha, ma non vincono le guerre.
L’ha visto accadere a Berlino, ne ha esperienza diretta.

Dopo la caduta del Muro, da solo, affrontò la folla di manifestanti radunata davanti ai suoi uffici, con la pistola in pugno, ma non sparò. La folla se ne andò, non era il caso di fare altre vittime.

Anche adesso è solo, come dittatore, con le atomiche sul comodino dei suoi generali, ma sa che le sue ambizioni le può raggiungere soltanto trattando con l’Occidente, non sparando all’Europa o facendo sparare contro lo stesso popolo Russo.

ggiannig ciaooo

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« Risposta #2 inserito:: Marzo 07, 2022, 11:28:55 pm »

Annalisa Di Santo

Apprendo dal canale di Paolo Nori che il rettore della Bicocca di Milano ha deciso insieme al prorettore di rimandare a data da destinarsi il suo corso di quattro lezioni su Dostoevskij per evitare polemiche.
Per evitare polemiche? Un corso monografico di letteratura russa? Ora è colpevole del conflitto pure Dostoevskij? Uno che è stato arrestato nel 1849 per aver letto testi proibiti, uno che tra le ombre dell'animo umano ha sempre cercato la luce, uno che è morto nel 1881?! Ma scherziamo??? Quindi adesso la guerra noi occidentali la conduciamo non contro chi è realmente colpevole di questo scempio, ma contro il popolo russo tout court, artisti, sportivi, atleti, e perfino gli scrittori morti?Che?!? Ma nelle università non si dovrebbero promuovere la lotta al pregiudizio, la diffusione della cultura e del dialogo?

Cosa stiamo facendo?
Io sono profondamente indignata. Non era questo il modo di "concludere" i conflitti interni all'Ucraina e in questo sono colpevoli tutti, tutte le parti coinvolte direttamente e indirettamente: governo ucraino, russo, UE e America. Però mi chiedo: chi dice "e prima dove stavate? Perché non vi indignavate per le morti nel Donbass?" Rispondo "e voi perché non lo avete fatto? In 8 anni non ho visto proteste nei vostri social, non vi ho visti sul campo né ad invocare aiuto". Siamo tutti colpevoli, ma chi non vede che le condizioni attuali sono notevolmente peggiori di quelle antecedenti il 24 febbraio, è solo un cieco. Chi non capisce che a pagarne le conseguenze peggiori e a più lungo tempo sarà il popolo russo, è ottenebrato.
Oggi ci sarà un secondo incontro ed io spero vivamente che porti a qualcosa di positivo e tutto ciò abbia fine.

Oggi inizia il cammino di Quaresima per i cattolici...il Papa ci ha chiesto preghiere e digiuno...io ci sono! E prego perché non ci sia più una goccia di sangue sparsa e perché la mia amata Russia non abbia a soffrire così perché sentire il dolore, la paura, la vergogna dei miei amici è straziante.

#nowar #НетВойне #МИР #ucrainarussia #pace #noallindifferenza #quaresima #mercoledidelleceneri

Da Meta/Fb del 2 marzo 2022
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« Risposta #3 inserito:: Maggio 03, 2022, 02:57:31 pm »

Vediamo, e ci servirà anche per le cene di questi giorni, perché non mette conto (a parte l’eroico Antonio Caprarica e la sua valorosa confutazione del propagandista putiniano sulle tv italiane) discutere con geopolitici un po’ grulli, putiniani vari, tra le stanche repliche del discorso più ampio sessantottino (ora virato sulla complessità) e l’obiezione sistematica quanto idiota del grillino medio non dimaiano. Non ne vale la pena perché c’è già tanto da fare e precisamente c’è da cercare di capire, con gli strumenti ordinari del discernimento, come stanno andando le cose e in che direzione potrebbero evolvere i rapporti internazionali tra paesi europei e Stati Uniti da una parte e alcuni paesi dittatoriali dall’altra. Ovviamente partendo dalla Russia (ma qualcun altro già sta facendosi avanti).
 
La realtà e la storia stanno correndo più veloci degli scioccherelli canoni interpretativi con cui nella comunicazione pubblica si tenta di interpretarle. Le piazze, che ora sarebbero vocianti sui social, stavano con Mao e con Pol Pot. Questa volta lasciamole stare (e forse vanno ringraziati i talk show per dare uno sfogo a quelle che sono pulsioni di disperazione umana, visibili negli atteggiamenti di alcuni noti epigoni, tenendole in uno spazio comunque recintato e delimitato) e guardiamo alla corsa dei fatti e al disegno degli schieramenti. Lo dicevamo ieri, l’Ue si sta facendo sfuggire, anche nella capacità di rappresentazione simbolica, il ruolo di primo piano nel confronto con la Russia. E sta consegnando in pieno la scena agli Stati Uniti.
 
Oggi il Pentagono ha fatto sapere che le nuove armi arriveranno nella disponibilità dell’esercito ucraino in 24 ore. È un grande impegno, ed è anche il modo in cui si sostiene l’azione politica delle leader di Finlandia e Svezia.

Ora entrambe possono proporre alla loro opinione pubblica progetti di sicurezza concreti e messi alla prova dei fatti. E sempre dagli Usa viene l’unica voce in grado di contrastare il gioco della paura, in cui si stanno impegnando da settimane i russi. Continuano a rispondere con minacce, con l’evidente intento di indebolire il sostegno esterno all’Ucraina.

Una nota diplomatica russa parla di “conseguenze imprevedibili” per l’invio di armi. Convergendo con l’Anpi (siamo tornati in Italia) da cui viene il monito contro una “reazione a catena apocalittica”, sempre per aver dato armi agli ucraini. Insomma, è solo una roccia come l’amministrazione americana a poter reggere a queste bordate.

La guerra non proprio fredda fa danni terribili ma, almeno, sfronda le sciocchezze nénéiste e ci risparmia perfino di confutarle.

Da -
Il Foglio - Di cosa parlare stasera a cena


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« Risposta #4 inserito:: Luglio 06, 2022, 11:49:18 pm »


Putin moderno capitano Achab è impazzito, non riesce a rinsavire, a capire che l’impresa fallirà, che sta conducendo la baleniera Pequod e tutta la ciurma verso la distruzione.

E' una ipotesi di soluzione dell'invasione??

ciaooo

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