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Autore Discussione: Il signor GIOVANNI fonda il CONSESSO de “I VECCHI”. Dignità, Impegno Sociale e..  (Letto 10800 volte)
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« inserito:: Giugno 09, 2021, 11:34:21 am »

Il signor GIOVANNI G. ovvero l'Ultimo Me Stesso.

Italia in Europa.
Oggi 9 giugno 2021


Il signor GIOVANNI fonda il CONSESSO de “I VECCHI”.
Dignità, Impegno Sociale e Indipendenza Personale.

 
ggiannig
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« Risposta #1 inserito:: Giugno 09, 2021, 11:31:50 pm »

Le Categorie Umane non sono le Razze (che nell'uomo non esistono).
Non sono neppure le Classi Sociali tirate in lungo artificialmente da una ideologia incapace di coesistere e proiettarsi nel futuro con il progresso dello sviluppo compatibile.
In fondo le Categorie Umane non sono neppure trattate concretamente nella Condizione Umana su cui si filosofeggia da oltre un secolo.
Le Categorie Umane, per come le intendiamo noi, sono le Differenti Condizioni in cui l’essere umano è costretto a vivere o in ogni caso vive, sia come singolo protagonista della sua condizione personale, sia come compartecipe della situazione generale con il suo gruppo, oppure immerso nell’area in cui respira, sino ad arrivare alla realtà della Nazione che abita, nelle diverse società umane del mondo.
Le Categorie Umane sono infinite, dunque, se consideriamo che ogni individuo è un Mondo complesso con diverse aspettative sociali e differenti ambizioni personali egocentriche.
La strada che intendiamo “trovare” in questa complessità sociopolitica, resa ancora più imbrigliata da una gestione malsana della cosa pubblica, è quella che prima o poi farà incontrare l’umanità che pensa con l’Essenza del tutto, … l’UOMO.
L’Essenza ci significa che - “ciò per cui una certa persona è quella che è, e non un’altra persona” - (concezione aristotelica).   
Quindi è sulla qualità del singolo Essere Umano che la Società del futuro deve investire: la qualità sociale e personale del Singolo nella migliore qualità dell’ambiente in cui vive.
Noi Vecchi non ci saremo, ma oggi essendo sopravvissuti (forse) ad una catastrofe che pochi hanno compreso in modo consapevole, pensiamo nel modo sopra descritto, … IN SINTESI.
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« Risposta #2 inserito:: Giugno 09, 2021, 11:34:37 pm »

Il signor GIOVANNI G. ovvero l'Ultimo Me Stesso.

Italia in Europa.

Oggi 9 giugno 2021

Il signor GIOVANNI fonda il CONSESSO de “I VECCHI”.
Dignità, Impegno Sociale e Indipendenza Personale.
 
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« Risposta #3 inserito:: Giugno 11, 2021, 02:31:03 pm »

Categorìa

Vocabolario on line

Categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, l’attributo di un soggetto. a. Nella filosofia antica, determinazione della realtà e forma attraverso la quale tale realtà viene pensata; così, nel Sofista di Platone, categorie o «generi sommi» sono le cinque determinazioni di essere, movimento, quiete, identità, alterità; in Aristotele, ciascuno dei concetti generali sotto cui si può comprendere ogni realtà (categorie dell’essere, in quanto esprimono la molteplicità dei significati dell’«essere») e che la successiva tradizione scolastica fissò nel numero di dieci (sostanza, quantità, qualità, relazione, luogo, tempo, situazione, stato, fare, subire). b. Nella filosofia moderna e contemporanea, e segnatamente nel pensiero kantiano, ciascuno dei concetti fondamentali del pensiero puro, cioè delle forme a priori della nostra conoscenza, che rappresentano le funzioni attive del pensiero, ordinatrici della realtà fenomenica: furono da Kant fissate nel numero di dodici e suddivise, tre a tre, nelle classi di quantità, qualità, relazione, modalità (unità, molteplicità, totalità; realtà, negazione, limitazione; sostanza, causalità, azione reciproca; possibilità, esistenza, necessità). Successivamente, il termine ha acquisito, nella speculazione filosofica, ulteriori accezioni e determinazioni. c. In logica, c. sintattica, classe di segni di un dato linguaggio che possono essere scambiati tra loro, in una data espressione sintatticamente corretta di quel linguaggio, mantenendone la correttezza formale, pur potendone alterare il valore di verità: è il caso della classe dei nomi proprî, che possono sostituirsi in un enunciato («Carlo studia», «Pietro studia») il quale può, perciò, diventare falso senza perdere significato. d. In matematica, concetto che unifica e generalizza, attraverso processi di astrazione, situazioni che si presentano in diverse discipline (algebra, topologia, teoria degli insiemi, ecc.). 2. Partizione nella quale si comprendono individui o cose di una medesima natura o di un medesimo genere: appartenere a una c.; rientrare in una determinata c.; distinguere in categorie; una c. di fenomeni; la distinzione implica spesso anche una classificazione: alberghi, ristoranti, ecc., di 1a, di 2a categoria. Nell’uso corrente, anche classe sociale, o più genericamente gruppo di persone che hanno qualcosa in comune: le c. meno abbienti; appartieni anche tu alla c. dei fortunati. Con accezioni più particolari: a. L’insieme di coloro (c. professionale o sindacale) che, nei settori produttivi, esercitano la medesima attività produttiva o come datori di lavoro o come lavoratori. b. Nella marina militare italiana, ciascuna delle grandi ripartizioni del personale in relazione alla sua specialità (aiutanti, armaioli, cannonieri, carpentieri, elettricisti, fochisti, ecc.). c. Nella marina mercantile, ciascuno dei tre rami della gente di mare (personale di stato maggiore e di bassa forza; addetti ai servizî complementari di bordo; addetti al traffico locale e alla pesca costiera). d. Suddivisione e classificazione di atleti praticanti uno stesso sport, che hanno in comune determinati requisiti personali (di peso, di età, ecc.) o del mezzo impiegato, e che disputano competizioni entro l’ambito della propria categoria: prima, seconda, terza c.; c. allievi, c. dilettanti. 3. Nella sistematica zoologica e botanica, unità tassonomica (detta anche, con termine d’uso internazionale, taxon) costituita da un gruppo di animali o di piante con determinati caratteri comuni e denominata secondo le regole del Codice internazionale di nomenclatura.
Da – treccani.it
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« Risposta #4 inserito:: Giugno 12, 2021, 02:41:31 pm »

Con questo nuovo Gruppo che mi propongo di formare, si riparte da zero.

Meno politica e più Sociale sembra un’assurdità, ma se politica vuol dire aspettare che la Partitocrazia siluri Draghi e permettere che la Destra rafforzi il Regime già avviato dall'azione subdola della Lega, meglio dedicarsi al Sociale, inteso come più vicinanza all'umanità e meno al Luna Park del Caos sotto il controllo dei vari "algoritmi" succhia consenso.

I Vecchi sono una Categoria interessante per ciò che potrebbero dire e per ciò che potrebbero fare, nel Sociale, se uno spazio dedicato a loro non come Ricovero delle Lagne (dove già sonnecchiano altre categorie della cittadinanza) ma come luogo di incontro dei loro temi e dei problemi comuni anche ai Giovani.

Vecchi e Giovani due Categorie di cittadinanza a confronto, tenendo presente che qui si parla con il NOI, l'IO viene dopo, forse.
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PS: nei prossimi giorni oscurerò alcuni miei Gruppi con temi che in Fb non si sviluppano adeguatamente.
Per loro c’è già più spazio ne LAU.
ciaooo
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« Risposta #5 inserito:: Giugno 15, 2021, 02:39:39 pm »

CONSESSO dei "VECCHI". Dignità, Impegno Sociale e Indipendenza Personale.

Questo il nome che ci siamo dati, ma ci sembra corretto precisare che la parte che chiediamo di tenere in maggior conto è quella che, non a caso ma per convinzioni profonde, riteniamo indispensabili esigenze per una bella partecipazione al Gruppo: DIGNITA’, IMPEGNO SOCIALE e INDIPENDENZA PERSONALE.

Davanti a questi tre punti fermi che ci siamo imposti, l’età anagrafica e l'essere Vecchi ha valore soltanto per le esperienze che devono consolidarli e trasmetterli a chi le saprà apprezzare.

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« Risposta #6 inserito:: Giugno 16, 2021, 12:08:49 pm »

Con questo nuovo Gruppo che mi propongo di formare, si riparte da zero.

Meno politica e più Sociale sembra un’assurdità, ma se politica vuol dire aspettare che la Partitocrazia siluri Draghi e permettere che la Destra rafforzi il Regime già avviato dall'azione subdola della Lega, meglio dedicarsi al Sociale, inteso come più vicinanza all'umanità e meno al Luna Park del Caos sotto il controllo dei vari "algoritmi" succhia consenso.

I Vecchi sono una Categoria interessante per ciò che potrebbero dire e per ciò che potrebbero fare, nel Sociale, se uno spazio dedicato a loro non come Ricovero delle Lagne (dove già sonnecchiano altre categorie della cittadinanza) ma come luogo di incontro dei loro temi e dei problemi comuni anche ai Giovani.

Vecchi e Giovani due Categorie di cittadinanza a confronto, tenendo presente che qui si parla con il NOI, l'IO viene dopo, forse.
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PS: nei prossimi giorni oscurerò alcuni miei Gruppi con temi che non si sviluppano adeguatamente.

Per loro c’è già più spazio ne LAU.
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« Risposta #7 inserito:: Luglio 30, 2021, 03:13:57 pm »

I Vecchi conoscono il passato e sanno immaginare il futuro.

Ma non si devono accontentare di sperare in una "sorte benevola", perché non hanno futuro e perché devono battersi, da questa posizione di fine vita, per i nostri giovani e non giovani che sono oppressi spesso da loro stessi!

ciaooo

Da Fb del 30 luglio 2021

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