Io e Marco Cappato su Draghi in Libia.

Marco Cappato.

Andare in Libia senza porre la questione dei diritti umani è, come minimo, poco lungimirante. Se anche si vuole dare priorità agli affari, alla sicurezza, al controllo dei migranti, è grave non vedere che senza rispetto dei diritti fondamentali tutti quegli obiettivi sono a rischio.
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Marco Cappato

Gianni Gavioli Lei forse ha letto frettolosamente. Non ho sostenuto che non si debba andare a parlare con il governo libico, ma che se si tace sui diritti umani si commette un errore di prospettiva.

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Io leggo sempre frettolosamente ma in genere so ciò che scrivo, in sintesi e diretto perché mi si capisca.
Il tuo è un attacco alla prima uscita di Draghi, in un campo minato.
E ti ribadisco dare del “poco lungimirante” a Draghi nel suo primo incontro con uno dei “tumori mediterranei con metastasi internazionali” come la Libia, anche ignorando ciò che fai seguire non è molto diverso dagli attacchi Sfascisti anti governo, di provenienza estremista.

Hai cominciato la replica al mio intervento con un attacco personale, questo è tipico di coloro che si considerano al di sopra del comportamento civile in internet. Si criticano i contenuti non le persone.
Marco hai preso un inciampo grosso con le persone sbagliate, io che non conto nulla ma di battaglie contro l’arroganza sul web ne ho vissute molte, e Draghi che non merita che persone democratiche impegnate nel sociale, lo mettano in cattiva luce con un pubblico di lettori abituati a credere, a persone pubbliche stimate, perché inconsapevoli del cosa c’è dietro.

ciaooo

Ps: sul web ci si dà del tu da sempre, io l’ho imparato 20 anni fa.