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Autore Discussione: Non ha vinto Renzi, ha solo aiutato a vincere l’Italia Differente. In "meglio".  (Letto 4907 volte)
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« inserito:: Febbraio 08, 2021, 03:42:54 pm »

Matteo Renzi News

FERMATEVI!

Il dibattito su chi ha vinto e chi ha perso non mi appassiona, è talmente evidente che è del tutto inutile, come attardarsi a contestare l’esito di una antica battaglia.
Quello che mi preme dire, tuttavia, parte dalla considerazione che il successo della condotta politica di Renzi si misura anche dalla qualità delle reazioni negative che gli sono state rivolte con sempre maggiore intensità negli ultimi due mesi.
La reazione rabbiosa degli avversari la dice tutta sull'esito.

Ma non mi riferisco alle critiche sollevate nel merito delle sue proposte politiche, rilievi legittimi ma assai pochi e deboli, ma ad una campagna d’odio di livello spesso criminogeno e di intensità che non ricordo sia stata riservata a nessun altro uomo politico negli ultimi 70 anni di storia repubblicana.
Ne sono impressionato, ma soprattutto preoccupato. Per Renzi, in primo luogo, ma anche per la tenuta civile del Paese. In un clima imbarbarito come quello creato dai suoi avversari, la storia ci insegna, l’esaltato di turno può sentirsi motivato ad agire fuori misura, interpretando come un incoraggiamento le offese personali di molti pessimi maestri, sentendosi circondato da un consenso patologico alle tesi santerenzine raccontate, in troppi casi, in modo distorto e isterico fino al parossismo.

Ministri che accusano Renzi di aver “tradito gli italiani”, opinionisti che invitano ad emarginarlo come dovere civico, giornali che pubblicano la sua faccia invitando a sputarci sopra, politici che si rifiutano apertamente di entrare nel merito delle sue proposte dicendo che sono irricevibili perché pretestuose, frutto di narcisismo e protagonismo che merita solo di essere cancellato dalla scena politica.

Nessuno ha mai sentito Renzi esprimersi così, anche nella polemica e con sarcasmo, nei confronti dei suoi avversari.
Quello che impressiona non è tanto la disparità dei mezzi mediatici impiegati, ma soprattutto la sproporzione della risposta ad una idea politica con l’uso, pervicace e intrusivo, della falsificazione delle sue posizioni, fino alla calunnia e all’offesa personale, additandolo semplicemente come nemico da abbattere a prescindere.

Come ci si può stupire che nel sottomondo, non solo in rete, ci si faccia un vanto nel dire “lo odio, vorrei che sparisse dalla politica, anzi meglio dal mondo” che “la sua sola presenza fa peggiore e più sporco” se nei talk show ci si accredita premettendo ogni sorta di falsità e di affermazioni mascalzonesche contro Renzi?
Il segno del massimo degrado civile e morale è rappresentato dai molti politici autorevoli che, con le loro affermazioni dissennate, hanno favorito che questa bestialità corresse senza freni.

Nessuno di loro ha saputo dire una parola, non di solidarietà contro l’inciviltà, ma almeno di condanna contro tanto odio e violenza verbale che avveniva sotto i loro occhi. Alcuni hanno assistito in silenzio con aria compiaciuta, altri hanno dichiarato di non volersi esprimere, con l’aria di chi si astiene dall’intervenire per non dire di peggio. Sono passati dallo stappare champagne allo spargere veleni.

Solo perché “il nemico” ha tolto loro di mano la scatola dei fiammiferi mentre ci giocavano, come bambini irresponsabili, vicino alla tanica di benzina.
Un punto è certo, non ha vinto Renzi, che ha “solo” aiutato in modo determinante a vincere l’Italia migliore.

Umberto Mosso

Da Fb del 7 febbraio 2021
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