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Autore Discussione: IDEALI, VALORI e PROGETTI, non IDEOLOGIE nella SINISTRA ESSENZIALE!  (Letto 6207 volte)
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« inserito:: Gennaio 24, 2021, 01:18:59 am »

Ieri e Oggi

Socialismo – Comunismo.

Domani   SINISTRA ESSENZIALE

Se la scissione di Livorno fu una dannazione e lo fu, anche alla luce delle tragedie che gli Italiani e l'Italia hanno sofferto e oggi stanno vivendo, non soltanto a causa della Pandemia, è tempo ormai scaduto il perdurare nelle flagellazioni masochiste delle sinistre.

Io e pochi altri proporremo non la raccolta dei cocci del passato o la revisione impossibile della loro lettura, ma un modo di immaginare il Futuro Progettato con Ideali e precise Regole Democratiche, degne dei vecchi valori, indipendentemente dai Socialismi e Comunismi del passato.

IDEALI, VALORI, non IDEOLOGIE nella SINISTRA ESSENZIALE

Italia 24 GENNAIO 2021
« Ultima modifica: Gennaio 25, 2021, 03:31:48 pm da Admin » Registrato

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« Risposta #1 inserito:: Gennaio 24, 2021, 02:46:35 pm »

Una forma di futuro. Tesi e malintesi sul mondo che verrà

Di Achille Occhetto

Editore: Marsilio
•   Collana: I nodi
•   Data di Pubblicazione: ottobre 2020

Descrizione del libro
«Ritengo che l'esperienza che abbiamo vissuto dovrebbe indurci a demistificare le ipocrisie ricorrenti, a mettere a nudo i malintesi su parole che sono diventate vuote.» Sulla scorta delle riflessioni maturate durante i giorni del lockdown, Achille Occhetto ha cominciato a interrogarsi su alcuni «fondamentali» del nostro essere comunità, paese, mondo: quando parliamo di democrazia, libertà, uguaglianza, siamo certi di riferirci tutti alle stesse cose?
Da dove ha origine la pericolosa confusione tra sovranità e nazionalismo?
Come distinguere tra chi opera per realizzare un'Europa politica e chi cavalca un finto europeismo?
 
Quali cambiamenti sono necessari per porre le basi di una «democrazia economica», che vada oltre l'idolatria del Pil?
Che cosa possono imparare i partiti dai movimenti per superare la crisi della rappresentanza?
Perché, a tutti i livelli, le opposizioni hanno abdicato al loro ruolo?
Come debellare il germe del leaderismo imperante?
Chi rappresenta oggi gli invisibili?
Chi si batte con loro e per loro?

Sono solo alcune delle questioni che il politico di lungo corso affronta per rifondare un linguaggio comune che abbia al centro parole in grado di accendere il dibattito, senza timore di attingere anche a quelle che, come internazionalismo, riecheggiano altri mondi, per «costruire un nuovo patto democratico che non si limiti alla semplice somma dei cocci rimasti sul terreno».

Un accorato invito al coraggio di guardare «oltre le polemiche. Anche come medicina dell'anima, in un'epoca malata in cui si è smarrita la nozione stessa di un'intenzionalità guidata dal libero muovere del pensiero. Da quella libertà che occorre cercare, prima di tutto, in se stessi».

Da - https://www.libreriauniversitaria.it/forma-futuro-tesi-malintesi-mondo/libro/9788829708277
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« Risposta #2 inserito:: Gennaio 25, 2021, 03:37:27 pm »

Frasi di Gustave Le Bon da "Psicologia delle folle"

Selezione delle frasi e delle citazioni più significative di Gustave Le Bon (Nogent-le-Rotrou 1841 - Marnes-la-Coquette 1931), antropologo, psicologo, sociologo e aforista francese. Gustave Le Bon è considerato il fondatore della psicologia delle masse grazie ai suoi studi sul comportamento delle folle pubblicati nel suo celebre libro Psicologia delle folle (Psychologie des Foules, 1895). Quest'opera è stata molto apprezzata non soltanto da sociologi, psicologi e antropologi, ma anche da quei dittatori del Novecento, che cercavano i modi migliori per condizionare le masse a proprio vantaggio.
Le seguenti riflessioni di Gustave Le Bon sono tratte, oltre che da Psicologia delle folle, anche da Psicologia dell'educazione (Psychologie de l'éducation, 1902) e da Le opinioni e le credenze (Les opinions et les croyances, 1911). Su Aforismario trovi anche una raccolta di pensieri di Gustave Le Bon tratti dal libro Aforismi dei tempi presenti, tradotti per la prima volta in italiano da Aforismario. [Il link è in fondo alla pagina].

Per il solo fatto di appartenere a una massa organizzata, l’individuo scende di parecchi gradini la scala della civiltà. (Gustave Le Bon)

Psicologia delle folle
Psychologie des Foules, 1895

Abilmente suggestionate, le folle diventano capaci di eroismo e di devozione. Di ciò sono ancor più capaci che non l'individuo isolato.
Annullamento della personalità cosciente, predominio della personalità inconscia, orientamento, determinato dalla suggestione e dal contagio, dei sentimenti e delle idee in un unico senso, tendenza a trasformare immediatamente in atti le idee suggerite, tali sono i principali caratteri dell’individuo in una folla. Egli non è più sé stesso, ma un automa diventato impotente a guidare la propria volontà.
Ciò che più ci colpisce di una massa psicologica è che gli individui che la compongono – indipendentemente dal tipo di vita, dalle occupazioni, dal temperamento o dall’intelligenza – acquistano una sorta di anima collettiva per il solo fatto di trasformarsi in massa.
Dare all'uomo una fede, vuol dire decuplicare la sua forza.
Far nascere la fede, sia fede religiosa, politica o sociale, fede in un'opera, in una persona, in un'idea, questo, soprattutto, è il compito dei grandi capi. Di tutte le forze di cui la natura dispone, la fede è sempre stata una delle più notevoli, e con ragione il Vangelo attribuisce a essa il potere di sollevare le montagne.
Fin dal principio di ogni civiltà, i popoli hanno sempre subito l'influenza delle illusioni. La maggior parte dei templi, delle statue e degli altari, sono stati innalzati ai creatori di illusioni.
I trascinatori di folle, il più delle volte, non sono intellettuali, ma uomini d'azione. Sono poco chiaroveggenti, e non potrebbero esserlo, poiché la chiaroveggenza porta generalmente al dubbio e all'inazione.
Il destino dei popoli è determinato dal loro carattere e non dai loro governi.
Il giudizio, l'esperienza, l'iniziativa, il carattere sono le condizioni di successo nella vita; e tutte questo non lo si apprende sui libri.

L'autoritarismo e l'intolleranza sono per le folle sentimenti molto chiari, che esse sostengono tanto facilmente quanto facilmente li praticano. Le folle rispettano la forza e sono mediocremente impressionate dalla bontà, che è facilmente considerata come una forma di debolezza. Le loro simpatie non sono mai state per i padroni miti, bensì per i tiranni, che le hanno dominate con energia.
L’individuo in massa acquista, per il solo fatto del numero, un sentimento di potenza invincibile. Ciò gli permette di cedere a istinti che, se fosse rimasto solo, avrebbe necessariamente tenuto a freno. Vi cederà tanto più volentieri in quanto – essendo la massa anonima e dunque irresponsabile – il senso di responsabilità, che raffrena sempre gli individui, scompare del tutto.
L'individuo della folla è un granello di sabbia in mezzo ad altri granelli di sabbia che il vento solleva a suo capriccio.
La folla [...] è guidata quasi esclusivamente dall'istinto. I suoi atti subiscono molto più l'influenza del midollo spinale che quella del cervello.

La folla è un gregge che non può fare a meno di un padrone.
[Les foule humaine est un troupeau qui ne saurait se passer de maître].

La folla non è soltanto impulsiva e mutevole. Come il selvaggio, essa non ammette ostacolo tra il suo desiderio e l'avverarsi di questo desiderio, e tanto meno quando il numero le dà il sentimento di una potenza irresistibile.
La folla, non avendo nessun dubbio su ciò che per lei è verità o errore, e avendo d'altra parte la nozione chiara della propria forza, è autoritaria quanto intollerante. L'individuo può accettare la contraddizione e la discussione, ma la folla non le ammette mai.
Le folle non hanno mai avuto sete di verità. Dinanzi alle evidenze che a loro dispiacciono, si voltano da un'altra parte, preferendo deificare l'errore, se questo le seduce. Chi sa illuderle, può facilmente diventare loro padrone, chi tenta di disilluderle è sempre loro vittima.
Le folle non sono influenzabili coi ragionamenti, e non comprendono che grossolane associazioni di idee. Gli oratori che sanno impressionarle, non fanno mai appello alla loro ragione, ma ai loro sentimenti.
La folla, per quanto neutra la si supponga, si trova spesso in uno stato di attenzione aspettante favorevole alla suggestione. La prima suggestione formulata s'impone, per contagio, a tutti i cervelli, e stabilisce subito l'orientamento.
La massa psicologica è una creatura provvisoria, composta da elementi eterogenei saldati assieme per un istante, esattamente come le cellule di un corpo vivente formano, riunendosi, un essere nuovo con caratteristiche ben diverse da quelle che ciascuna di queste cellule possiede.

La moltitudine ascolta sempre l'uomo dotato di volontà forte.
Gli individui riuniti in folla, perdendo ogni volontà, si volgono istintivamente verso chi ne possiede una.
Mentre le nostre antiche credenze vacillano e scompaiono, e le vecchie colonne a mano a mano sprofondano, l'azione delle folle è l'unica forza non minacciata e il cui prestigio ogni giorno si accresce. L'epoca in cui entriamo, sarà veramente l'Era delle folle.
Negli esseri suggestionati, l'idea fissa tende a trasformarsi in azione. Si tratti di incendiare un palazzo o di compiere un'opera di devozione, la folla vi si presta con la stessa facilità.

Nelle folle, l'imbecille, l'ignorante e l'invidioso sono liberati dal sentimento della loro nullità e impotenza, che è sostituita dalla nozione di una forza brutale, passeggera, ma immensa.
Non essendo la folla impressionata che da sentimenti eccessivi, l'oratore che vuole sedurla deve abusare delle affermazioni violente. Esagerare, affermare, ripetere, e non mai tentare di nulla dimostrare con un ragionamento, sono i procedimenti di argomentazione familiari agli oratori di riunioni popolari.
Ogni sentimento, ogni atto è contagioso in una massa, e contagioso a tal punto che l’individuo sacrifica molto facilmente il proprio interesse personale all'interesse collettivo. Si tratta di un’attitudine innaturale, della quale l’uomo diventa capace quasi soltanto se entra a far parte di una massa.

Per il solo fatto di far parte di una folla, l'uomo discende di parecchi gradi la scala della civiltà. Isolato, sarebbe forse un individuo colto, nella folla è un istintivo, per conseguenza un barbaro.
Quante sono le credenze nate dalla suggestione, invece d'essere state generate dal ragionamento!
Senza dubbio, la ragione umana non sarebbe riuscita a trascinare l'umanità sulle vie della civiltà con l'ardore e l'arditezza con cui l'hanno sollevata le sue chimere. Figlie dell'incosciente che ci guida, tali chimere erano probabilmente necessarie.

DA - https://www.aforismario.eu/2019/06/gustave-le-bon-frasi.html
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« Risposta #3 inserito:: Febbraio 04, 2021, 06:54:24 pm »

Per una Sinistra Essenziale.

Una Idea non è un Partito.

Questa idea, esposta a pochi, che mi nacque ai tempi dell’Ulivo prodiano, ma soltanto per la parte del fare “insieme” e che ho lanciata in questi giorni su LAU e su Fb, senza “complici in utopie”, a chi intende rivolgersi?
Non certo ai Partiti per come sono “ingarbugliati” oggi, non ai Movimenti organizzati o teleguidati da terzi, non a Sardine nate premature e sembra, già tornate in scatola.

Non avendo molto tempo davanti a me vedrò di approfondire l’idea, attingendo anche a fatti e cronache d’area (Sinistra e Centro) e scriverne lanciando provocazioni o inviti a partecipare ai miei lettori soprattutto ne LAU - http://forum.laudellulivo.org/index.php#1 – ma anche in Facebook dove ho 8 gruppi e 2 pagine personali.

L’illusione è riunire un gruppo di Cittadini interessati, con cui aprire tavoli di “studio e approfondimento”, su come immaginare il Domani Italiano. 
Ci sarebbe molto da fare e da proporre al mondo.

Lettori ne ho, sia in Facebook (sotto tutela), sia ne LAU dove registro più di 20.000 pagine “toccate” al giorno (compresi “spider” e “robot”), praticamente senza iscritti perché non ne accetto, se non si fanno conoscere.   
   
ciaooo
ggiannig
1 Febbraio 2021
 

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« Risposta #4 inserito:: Febbraio 20, 2021, 11:33:57 am »

Sovranismo e populismo non sono la stessa cosa. Per fortuna | Il Primato Nazionale

Posta in arrivo

ggiannig <ggianni41@gmail.com>
lun 25 gen, 12:54
a me

https://www.ilprimatonazionale.it/cultura/sovranismo-populismo-non-sono-stessa-cosa-per-fortuna-169897/
 
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