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Autore Discussione: Gianni Gavioli fondatore del Gruppo Il DOMANISMO - (Su Facebook e in LAU)  (Letto 11469 volte)
Arlecchino
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« inserito:: Agosto 24, 2020, 12:25:14 am »

Senza i giovani non si vince | Rep

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« Risposta #1 inserito:: Agosto 24, 2020, 12:41:05 am »

Un modello ibrido per restituire la scuola ai ragazzi | Rep

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« Risposta #2 inserito:: Agosto 24, 2020, 11:43:23 pm »

IL REGISTA DE «IL RUMORE DELLA MEMORIA», LA WEB SERIE ONLINE DAL 20 GENNAIO

«Quando mia nonna ebrea beffò i nazisti»

Marco Bechis: io, desaparecido in Argentina, ho capito l’orrore ad Auschwitz
Marco Bechis con Vera Vigevani Jarach, protagonista della web serie «Il rumore della memoria»

«Anch’io, desaparecido, ero diventato una lettera seguita da un numero. Mi chiamavo, anzi mi chiamavano A01, e non potevo permettermi di dimenticare altri due numeri, 190 e 191, cioè le combinazioni per aprire i lucchetti ai capi della catena che circondava le mie caviglie. Ero diventato un signor nessuno, senza nome e senza identità».
Marco Bechis, il regista della nostra web serie «Il rumore della memoria», che verrà trasmessa da Corriere.it a partire da lunedì 20 gennaio, è un artista segnato da dure esperienze, ma non si è mai abbandonato al pessimismo. Non ama la retorica. Il suo lavoro è sempre asciutto e incisivo. E poi si nutre di dubbi, la medicina terapeutica che garantisce i risultati migliori.

«Io desaparecido, di Auschwitz non avevo capito niente»

«Quando mi avete proposto la web serie per il Corriere Tv, che sarà seguita da un film-documentario, ho avuto due reazioni contrapposte. Mi affascinava, ovviamente, la storia di Vera Vigevani Jarach, una donna ebrea che nella vita non ha tombe su cui piangere. Il tema delle morti senza nomi e senza tombe mi ha sempre sconvolto e coinvolto. Dovendo però tornare un’altra volta nel luogo dove anch’io ho avuto un’esperienza dolorosa, sarei stato tentato di rifiutare. Però la proposta web del Corriere era decisamente seducente e innovativa. E poi sono convinto che nel web prima o poi vincerà il contenuto».

Che cosa intende?
«Mi spiego. So bene che sul web la percentuale di hard news e di gossip è preponderante. Magari si avvicina al 90 per cento. A me interessa impegnarmi per l’ultimo segmento. Per questo è importante il modo di raccontare una storia, quindi il contenuto che diventa forma. Una grande storia, raccontata male, è scialba. Una piccola storia, in mani giuste, può diventare un grande caso. Sa che cosa potrebbe accadere?».

Non mi dica che il web annienterà persino la televisione?
«In parte è già accaduto. Sul web si troveranno con frequenza prodotti seriali socialmente condivisi, che un gruppo di amici potrebbe decidere di gustare in compagnia, affittando una sala. Non quindi un cinema dove paghi il biglietto per vedere quello che hai scelto, e che poi potrebbe deluderti, ma un posto dove rivedere con piacere e condividere. Chissà che questo non diventi il futuro».

Nel docu-web per il «Corriere della Sera» lei racconta una storia che parte dall’Argentina e arriva in Polonia, ad Auschwitz-Birkenau. Vede punti di contatto tra queste due tragedie del Novecento?
«Le proporzioni, ma soprattutto le sproporzioni sono evidenti. Da una parte c’è il genocidio etnico, dall’altra quello ideologico. Però, nel metodo persecutorio trovo molti punti in comune. Vede, in Cile, in Uruguay, in Grecia vi sono state dittature feroci, e tutti abbiamo visto stadi, carri armati e immagini di violenza. In Argentina i golpisti, dopo aver studiato attentamente gli errori commessi negli altri Paesi, hanno cambiato tattica: cercando, con ogni mezzo, di far sparire, segretamente, gli oppositori. Li rapivano, utilizzando squadre in borghese, e poi negavano di averli sequestrati. Desaparecidos, appunto. L’annientamento studiato e programmato, probabilmente in anticipo».

Che cosa vuol dire?
«Le faccio un esempio. La prigione dove mi portarono e fui rinchiuso non esiste più. Era una delle sedi della polizia, chiamata in codice “club atletico”. Ora l’edificio è stato distrutto per costruire un tratto di strada sopraelevata. Pensi che il barista della casa di fronte mi ha raccontato che, sin dall’anno prima del golpe, c’erano operai che lavoravano alacremente nel sotterraneo dell’edificio, e poi andavano a bere un bicchiere raccontando qual era il loro lavoro. Costruire letti di pietra e celle in serie. Mi pare che l’intenzione dei committenti fosse evidente».

Lei è ebreo?
«Era ebrea mia nonna, Luisa Zaban Bechis, che si convertì al cattolicesimo prima del fascismo, ma che per le autorità era un’ebrea. Aveva studiato con i suoi fratelli in Germania, e conosceva il tedesco alla perfezione. Durante l’occupazione nazista arrivò a Torino con un figlio malato, mio zio. Voleva scendere in un albergo, davanti alla stazione di Porta Nuova. Ma l’hotel era stato requisito dal comando tedesco. Non si perse d’animo. Entrò e, con il suo tedesco perfetto, spiegò che suo figlio era malato e che dovevano sistemarli lì per una notte. Accettarono. Una beffa straordinaria».

Lei era molto turbato durante la nostra visita, per accompagnare Vera, ad Auschwitz e a Birkenau.
«Sì, è vero. Non ero mai stato ad Auschwitz, e confesso che, al mio ritorno in Italia, non ero più lo stesso. Mi sembrava che prima non avessi capito niente. Quando si tocca con lo sguardo e con il cuore la dimensione dell’orrore, beh, cambia davvero tutto. E poi c’è l’ossessione di quel perché? Chiedersi come sia stata possibile quella mostruosità, e poi pensare, come in un incubo, che può succedere ancora».

17 gennaio 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Antonio Ferrari

Da - https://www.corriere.it/cultura/14_gennaio_17/quando-mia-nonna-ebrea-beffo-nazisti-28c18a5c-7f61-11e3-aa77-33cce3d824e3.shtml
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« Risposta #3 inserito:: Agosto 25, 2020, 11:36:44 pm »

Guarda "Umberto Galimberti, la parola ai giovani (integrale 2020)" su YouTube

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« Risposta #4 inserito:: Agosto 26, 2020, 11:18:24 pm »

La sfida di Gualtieri: manovra da 25 miliardi senza deficit aggiuntivo | Rep

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« Risposta #5 inserito:: Maggio 04, 2021, 01:30:21 pm »

Gianni Gavioli fondatore del Gruppo Il DOMANISMO intende realizzare, gradualmente, partendo da solo e in piena indipendenza di scopo e d’intenti, uno spazio virtuale in cui incontrare persone,

                                    “Differenti nell’impegno sociale e nella personale indipendenza”,

allo scopo di confrontarsi tra consapevoli del fatto che esistono valori locali e nazionali, pur se logorati dall’attuale “mal-vivere-sociale”, che dobbiamo, INSIEME, recuperare, non perdere, … anzi che vanno rilanciati anche nella Massa della popolazione che inconsapevole e superficiale, li ha dimenticati.

Hanno ispirato il mio vivere:

 ° la nascita sociale in Olivetti (dal 1958 al 1963, Adriano ancora vivente. Non la successiva).
 ° In Olivetti ho ricevuto la cultura aziendale che ha guidato tutta la mia carriera (da Operaio a Dirigente Industriale).
 ° La mia vicinanza politica alle Idee e ai Temi dell’Ulivo Prodiano, dalla fine degli anni 90, sempre in piena indipendenza personale ma molta attività sul web, per decenni, nei forum dedicati.

Da vecchio a Fine-Vita ho ritrovato il desiderio di vedere risorgere la mia Olivetti, ricomporsi un Nuovo Ulivo senza estremisti, riuscire a fare in tempo nel vedere la mia Italia, Patria di tutti gli Italiani  e Risorta.

Italia rigenerata dopo le tempeste portate con odio da SFASCISTI ingordi di potere egoista e antisociale.
Potere fine a se stesso, stupidamente gestito e sciupato anche con gravi responsabilità, non ancora ricercati e resi evidenti dalla magistratura.    
  
                                                                 PER DOMANISMO COSA INTENDO.

Secondo il mio pensiero Il Domanismo è tutto ciò che si proietta nel FUTURO delle SOCIETA’.

Quindi Politica di Progetti, Incontri di Culture diverse, Sanità Universale a beneficio di tutte le popolazioni, Scuola che a tutti i livelli sappia costruire nei giovani una Cultura anche pragmatica che partendo da quella Italiana, Europea e Mondiale, esalti il concetto di sviluppo anche nelle competizioni di positiva civiltà.

Che si diffondano la DEMOCRAZIA e la LIBERTA', ... quelle Vere!

Adesso a voi la parola scritta …
ggiannig
  

  
« Ultima modifica: Maggio 04, 2021, 04:00:29 pm da Admin » Registrato

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« Risposta #6 inserito:: Maggio 13, 2021, 09:39:14 pm »

Infatti questa è da qualche tempo l'ultima trovata predona della stampa italiana colonizzata da ricchi proprietari più o meno ombra.
 Se non paghi non leggi e non ti informi o disinformi, … a scelta secondo le testate!

Non solo ti rompono i cabbasisi con le pubblicità ma se non disponi di risorse non ti informi.

Oggi anche scartando le testate più sfacciatamente sottomesse alle operazioni Sfasciste (quelle che reclamizzano lo Sfascio nazionale) in atto, per essere informati da più fonti devi "investire" oltre 1550 euro l'anno.

E lo Stato lo permette, mentre, almeno, dovrebbe scalarci dalle tasse le spese per essere informati liberamente e ampiamente! 
ciaooo
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« Risposta #7 inserito:: Maggio 14, 2021, 05:47:57 pm »

Italia - 15 febbraio 2019

Domanismo perché abbiamo bisogno di tempo per capire e progettare come dobbiamo cambiare modo di pensare e agire diversamente da come fatto sino ad ora, sbagliando.
Il nostro "Domani" non è un volere rinviare a dopo la soluzione dei problemi ma, al contrario, darsi molto da fare subito, per capire come arrivare più presto possibile al migliore Domani. Cioè ad un “Nuovo Oggi”.
Il Domanismo è un luogo virtuale dove incontrarsi per studiare come riuscire a cambiare modo di pensare per evolvĕre, senza negarlo, da un "Oggi" che non si occupa né della gente ne del singolo Cittadino.
Nessuna negazione del passato o del presente.
Ma certamente un Progetto socio-politico da mettere a punto per governare da liberi Cittadini Evoluti, una nuova Italia che si rende conto dei perché si debba cambiare il nostro modo d’essere Italiani.
ggiannig
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ooo
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Italia - 27 gennaio 2019

I Cittadini devono rendersi conto che, senza il loro diretto controllo, non ha più senso affidarsi a singoli Leader.
In futuro ("Domani") devono governare i Cittadini delegando ai Partiti, che conviene tenere attivi, il proseguimento dell’attività politica nel Paese, ma controllando che il Progetto di Governo, votato alle elezioni politiche dai Cittadini, non subisca interferenze o peggio venga contrastato dalle quotidiane beghe di partito (e di corrente).

I Cittadini, in delegazione, verificheranno con periodiche analisi di percorso ciò che si è realizzato, del Progetto, in tutto il corso della legislatura, dal Governo e dai Partiti che lo hanno formato e condiviso, aderendovi.

Il "Domani" della Nuova Democrazia vedrà la gestione del “Governo del Progetto” votato con elezioni democratiche e reali, dai Cittadini … con il contributo responsabile ma esterno al Governo del vertice dei Partiti governativi.

Il Governo governi realizzando il Progetto votato dagli elettori, i Partiti facciano Politica proiettata al futuro benessere del paese.   

ggiannig


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« Risposta #8 inserito:: Maggio 15, 2021, 09:31:16 pm »

Sto pensando di interrompere la mia partecipazione in questo gruppo sparuto nella quantità di lettori e con nessuna partecipazione.

Ovviamente non lo chiudo, per il momento, per portare rispetto dei membri esistenti.

Questo tema, sul DOMANISMO, che reputo importante non soltanto per i giovani e il termine da me inventato, continueranno la loro esistenza ne - http://forum.laudellulivo.org/index.php - che seguirò anche personalmente e che aprirò a nuovi iscritti che potranno in tal modo postare i loro pensieri. In ogni caso anche i non iscritti potranno leggere.

ciaooo
ggiannig
Italia - 15 maggio 2021

Da- Comunicazione su Fb del 15 maggio 2021
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« Risposta #9 inserito:: Agosto 17, 2021, 09:16:42 pm »

Giovani, ricevete in eredità, da noi e dai nostri figli, una situazione complessa che non conosciamo in modo adeguato, stiamo correndo il rischio di farcela evidenziare da elementi bacati da eguale non conoscenza, con l’aggiunta di una pericolosa presunzione di parte.
 
Come per la Sanità Italiana, ancora nelle mani di chi l’ha violentata e mutilata, anche sulle questioni Europee e sulla Diplomazia internazionale affidatevi a esperti, anche militari, cestinando molto di quello che cercheranno di inculcarvi elementi noti, sia della partitocrazìa, truffaldini da sempre, sia della cattiva politica infestante da sempre la nostra realtà. 

ciaooo
Da Fb 17 agosto 2021 - sull’Afghanistan.
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