Nobili decaduti.
Così possiamo definire gli italiani. Un punto di partenza per risollevarsi è chiedersi per mano di chi.
Fra qualche giorno saremo invasi dal ricordo di Vivaldi per la sua più famosa composizione, quest'anno, forse, mi accomunerò in questa celebrazione. Cosa quanto mai sterile, gli italiani ascolteranno distrattamente la magnifica composizione ed un attimo dopo l'avranno dimenticata, come sempre facciamo, per sprofondarci nell'ignavia della non cultura e della arretratezza.
Un po' come tanti si esaltano e commuovono ascoltando il "Canto degli Italiani" di Mameli che accompagna le partite della nazionale di calcio, per poi tornare ad essere tifosi di una piccola squadra, urlare contro il giocatore della squadra opposta anche se veste la maglia azzurra.
A volte giustamente, a volte no, imputiamo ad una sorta nepotismo imperante le scelte, a volte tifosi stupidi a volte civilmente sconvolti dalle scelte sbagliate.
Il nepotismo nasce proprio in Italia.
"nepotismo s. m. [der. di nepote]. - 1. (stor.) [prassi seguita da alcuni papi, nei sec. 15°-18°, di favorire i propri familiari, con il conferimento di cariche e lucrosi uffici]. 2. (estens.) [l'appoggiare parenti e amici nell'assegnazione di uffici, incarichi, ecc.] ≈ clientelismo, favoritismo." (Treccani).
Qualcosa di molto diverso dal delfinato "Fino al 1456, il D. fu appannaggio dei figli primogeniti dei re di Francia, poi fu unito alla corona; il titolo di delfino, puramente onorifico, rimase tuttavia attributo dell’erede diretto al trono." (Treccani).
Anche l'erede al trono rimane indipendente dal Re, potrà fare scelte diverse ed a volte non sarà scelto come Re, mentre il nepotismo porta ad un controllo diretto del prescelto per la carica.
Abbiamo risposto in parte alla domanda ed aver scoperto chi è il primo colpevole della decadenza dell nobiltà degli italiani. Ora chiediamoci perché è possibile, perché avviene che un papa possa infischiarsene del valore degli eletti da lui scelti. Partiamo dai fatti nudi e crudi.
Se il nostro sistema produttivo è arretrato, se la conoscenza è inutile nel conquistarsi lo stipendio, con quello il sostentamento primo motore delle nostre azioni, che senso ha avere cultura, conoscere i grandi momenti della nostra storia, ciò che abbiamo prodotto di grande.
C'è un adagio che recita così: "impara l'arte e mettila da parte". Un sistema surrettizio di tanti piccoli papi rende questo vero, è inutile essere bravi se lo stipendio l'ottieni per fare cose stupide e non dipende dalla tua competenza.
La mediocrità del vivere quotidiano porta all'analfabetismo di ritorno, toglie la capacità critica di scelta e ci lascia nell'illusione di un tifo basato su credi senza senso.Su questo si basa il potere della più potente lobby che abbiamo in Italia, non di grandi aziende potenti e riconosciute nel mondo, ma di tanti piccoli papi incapaci che hanno avuto l'astuzia di appropriarsi di una piccola parte di potere e poi far rete con altri mediocri.
Questa rete assume potere, campa, grazie a generose iniezioni di elargizioni a spese della comunità, grida "abbiamo bisogno di aiuto" perennemente e l'aiuto arriva a danno delle forze migliori del Paese che ancora producono un po' di ricchezza reale.
Si ramifica, sfruttando il tifo imperante per il primo capetto che passa, porta a scelte elettorali abilmente convogliate sfruttando l'analfabetismo funzionale di ritorno, quando non analfabetismo tout court. Chiedete ad una persona fra 23 ed i 50 anni di oggi chi era Vivaldi, chi era Galileo, chi fosse Foscolo, Petrarca, Dante.
Così arriviamo al danno più evidente che fa sobbalzare tutti e che incita facilmente alla rivolta: la partitocrazia. Quel sistema di condizionamento di tutti i gangli importanti della vita del Paese che possono vedere alla guida anche incompetenti funzionali solo alla lobby su descritta.
I componenti di organismi delicati vengono scelti con il manuale Cencelli, così vediamo partecipare anche chi ha sbagliato tutto nella sua opera, anche banali moltiplicazioni aritmetiche che farebbero rizzare i capelli in testa al povero insegnante della scuola primaria. però bisognava rispettare l'ordine scaturito dalle forze politiche che guidano il Paese.
Il pessimista è un ottimista con esperienza.
Buon Giorno
https://youtu.be/QP73569coeo