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« inserito:: Dicembre 15, 2007, 06:04:33 pm » |
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15/12/2007 (14:10) - IL CASO
Tratta di esseri umani: in Italia coinvolti migliaia di adulti e i minori
I paesi di provenienza delle vittime, adulte o minorenni sono in particolare Romania, Bulgaria, Moldavia, Ucraina ma anche Nigeria, Gabon o Senegal
LUCA ROLANDI
Un fenomeno transnazionale, gestito da gruppi organizzati, i cui ambiti di sfruttamento sono sempre più differenziati e attraverso attività illegali: da quella sessuale allo spaccio, dal furto al traffico illegale di organi. Sono soprattutto i minori ad essere coinvolti in questa triste e tragica tratta: minori di 14 anni spesso di etnia rom che sono sfruttati e impiegati in borseggi e mendicità, e anche in delitti più efferati. I paesi di provenienza delle vittime, adulte o minorenni sono in particolare Romania, Bulgaria, Moldavia, Ucraina ma anche Nigeria, Gabon o Senegal.
Sono questi alcuni degli incredibili risvolti sulla realtà dello sfruttamento delle persone, emersi nella conferenza Internazionale sulla tratta di esseri umani svoltasi a Roma nei giorni scorsi. Un importante incontro di studio e confronto, promosso da Save the Children - la più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e promozione dei diritti dell’infanzia - in collaborazione con la partnership del progetto Equal, Osservatorio Tratta coordinato dall’Associazione On the Road. Su rotte e percorsi analoghi a quegli degli adulti e con modalità simili, giungono in Italia anche molti minori vittime di tratta. Poche centinaia – 619 fra il 2000 e il 2006 secondo le uniche statistiche ufficiali disponibili – ma sicuramente molti di più nella realtà, secondo i dati e le stime di “Save the Children”.
“La tratta costituisce una gravissima violazione dei diritti di migliaia di adulti e di minori, diritto alla vita, all'integrità fisica e psichica, alla salute”, spiega Carlotta Sami, Direttore dei Programmi di “Save the Children” Italia. “Chi è vittima di tratta, tanto più se è un bambino, vive una tale condizione di segregazione e violenza da diventare invisibile e difficilmente raggiungibile e identificabile anche da parte di chi, polizia, autorità giudiziarie, operatori sociali, è chiamato ad aiutarlo”
Per quanto riguarda la tratta a scopo di sfruttamento sessuale, documenta la ricerca, si registra a partire dagli anni Novanta un graduale aumento del numero di paesi di origine coinvolti: in particolare Albania, Romania, Moldavia, Ucraina, Russia, Cina, Nigeria e l'affiancarsi allo sfruttamento in strada quello in appartamenti e locali notturni. Sono, infine, cambiati l'organizzazione delle reti criminali e i metodi di reclutamento, controllo e sfruttamento con un passaggio da gruppi criminali semi-dilettantistici a gruppi organizzati con collegamenti transnazionali, e con il passaggio da forme coercitive particolarmente violente a strategie più sottili, basate anche sulla concessione alle vittime di un margine di contrattualità; inoltre si è assistito al progressivo abbinamento della tratta ad altre attività illecite (traffico di migranti, di droga e di armi) e apparentemente lecito come il riciclaggio di denaro sporco attraverso attività commerciali regolari, fino alla diversificazione degli ambiti di sfruttamento.
da lastampa.it
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