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Autore Discussione: Chavez contro Chavez  (Letto 2280 volte)
Admin
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« inserito:: Dicembre 09, 2007, 05:08:49 pm »

9/12/2007 (8:48)

Chavez contro Chavez
 
Il presidente venezuelano Hugo Chavez
 
La ex moglie Marisabel: «E' ora di sbarazzarci di lui»

GIAN ANTONIO ORIGHI

MADRID


L’opposizione venezuelana ha trovato la sua Evita per liberarsi del presidente Hugo Chávez: Marisabel Rodriguez Oropeza. Bionda come la moglie di Perón, occhi azzurri che contrastano con quelli neri del Fidel dei petrodollari, conturbante con i suoi 43 anni ben portati, vicina ai socialdemocratici anti-chavisti di Podemos (Por la Democrazia Social), cattolica, Marisabel vanta un pedigree di tutto rispetto: nelle elezioni per il rinnovo della Costituzione del ’99 ottenne due milioni di preferenze. Ma il palmarès per cui è conosciuta in tutto il Paese è più personale che politico: dal 1997 al 2004 è stata la primera dama del Venezuela e la seconda moglie del leader della Revolución bolivariana.

«Dio, che lo benedetto e lo benedice, non può dare tutto a una persona sola. E infatti mio figlio ha avuto poca fortuna con le donne», ammette dispiaciuta Elena Frías De Chávez, la mamma del leader rivoluzionario. Il presidente, 52 anni, rieletto dal ’98 alla guida del Paese, ma che ha perso domenica scorsa per uno strettissimo margine il referendum sulla riforma della Costituzione che avrebbe permesso la sua rielezione oltre il mandato in scadenza nel 2013, con un’opposizione potente ma senza candidati di spicco, stavolta ha trovato pane per i suoi denti nella madre del suo quarto figlio.

Dona Marisabel, ex giornalista e conduttrice radiofonica, ex miss della Revlon, domina i mass-media. Risposatasi nel 2006 con un maestro di tennis, con un figlio dal suo primo matrimonio, la sventola spara ad alzo zero. «Chávez è stato al potere anche troppo. Propongo, per la salute democratica del Venezuela, un emendamento che riduca a 4 anni la durata della carica presidenziale (era di 5 anni fino al ’99, adesso è di 6, ndr)». Non solo. «Il popolo ha detto no allo stato socialista. Eliminiamo dunque l’aggettivo bolivariano dalle Forze Armate, cancelliamo lo slogan "Patria, socialismo o morte". Prima del referendum, dichiarava: «Votate no. E scusatemi, sono anch’io in parte responsabile della situazione che stiamo patendo oggi».

L’ex señora de Chávez entra nella vita del Comandante alla vigilia delle elezioni che lo porteranno al Palazzo di Miraflores. Come ricordano, nella migliore biografia sul leader bolivariano, «Hugo Chávez sin uniforme», Cristina Marcano e Alberto Barreira Tyszka: «Lei era parte di un piano per tranquillizzare la popolazione, per addolcire l’immagine del candidato. Marisabel era una donna preparata, simpatica, spontanea. E anche la sua bellezza risultava conveniente, possedeva quel look che cercano le agenzie pubblicitarie: è bianca, ha gli occhi cerulei. Insieme al soldato aggressivo, improvvisamente apparve una Barbie. Che sapeva anche parlare».

Chávez, ha la fama di tombeur des femmes. Oltre ad avere una schiera infinita di amanti (da anni si mormora di una sua liaison con l’attrice e modella Ruddy Rodríguez, 40 anni, ex Bond Girl nell’87 in «The Livings Daylights» ed ex Miss Venezuela), il caudillo era reduce dal suo primo fallito matrimonio con la mulatta Nancy Colmenares, da cui ha avuto 3 figli. Poi per nove anni una caliente love story con l’intellettuale engagée e divorziata Herma Marksman. Quindi, nel ’96 appare Marisabel.

L’Evita si innamora subito del paracadutista indio, tanto che scrive nel suo diario una nota: «Comandante, sono con lei anima e corpo. Quando avrà bisogno di me, mi chiami». L’incontro galeotto, dopo la prima presentazione, avviene però nel ’97. Rivela l’ex Primera Dama in un’intervista: «Abbiamo fatto l’amore in macchina, travolti dalla passione». La coppia si è sposata poco dopo, con lei in dolce attesa di Rosínes, la bimba adorata da Chávez (e che la ex moglie non gli ha fatto più cedere dopo il divorzio).

La madre di Chávez l’ha odiata fin da subito. Anche perché figli del precedente matrimonio del presidente vengono messi da parte dalla matrigna, gelosissima. Il matrimonio è problematico e Chávez comincia a chiamarla Lalo (acronimo di La Loca, la Pazza). E a poco a poco l’Evita venezuelana che ha accompagna l’ascesa del leader bolivariano, viene messa da parte, anche perché comincia a diventare troppo popolare. «Maribel non ha mai accettato che Chávez fosse sposato con il popolo e non ha mai capito la revolución», rivela il confessore di Chávez, il gesuita Jesús Gazo. Dopo il divorzio, Marisabel sparisce dai media fino allo scorso settembre e si limita a dirigere la benefica Fundación del Niño, da cui però l’ex marito finisce per cacciarla. Allora scatta una vendetta. Una svolta che, stando al settimanale filo-governativo Las Verdades de Miguel, la porterà a diventare leader dell’opposizione e primo nemico del suo ex «Comandante».

da lastampa.it
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