Un premio intitolato a Mimmo Càndito e al suo “giornalismo a testa alta”
Per fare diventare realtà questa impresa è stata lanciata una campagna di crowdfunding
Pubblicato il 27/11/2018 - Ultima modifica il 27/11/2018 alle ore 09:56
Un premio giornalistico intitolato a Mimmo Cándito. L’idea di istituirlo è venuta a colleghi, amici e familiari, a otto mesi dalla sua scomparsa. Storico inviato di guerra de La Stampa, editorialista, scrittore, docente universitario del Linguaggio giornalistico, è stato ed è tuttora, un esempio per chi si vuole avvicinare a questo mestiere. Questo progetto, infatti, vuole incoraggiare e sostenere i professionisti della comunicazione a lavorare secondo il suo operato.
Di inviati ce ne sono tanti, di veramente speciali ce ne sono sempre stati pochi. Mimmo Cándito ha raccontato con coraggio e umanità i conflitti in ogni angolo del mondo negli ultimi quarant’anni: dal Libano alla Somalia, dalle Falkland al Golfo, dall’Irlanda all’Afghanistan, al deserto iracheno, alla Libia del dopo Gheddafi. Un lavoro pericoloso e complesso quello del reporter di guerra, non per lui, che ha fatto del suo lavoro una missione, diventando testimone di avvenimenti per conto del lettore attraverso un giornalismo di inchiesta serio, indipendente, onesto e mai cinico.
Intitolare un premio a Mimmo Cándito significa osservare alcune linee guida: indipendenza nella ricostruzione e nella rappresentazione dei fatti; la competenza necessaria per interpretarli e collocarli in un contesto storico, geografico, e culturale; valorizzazione di un impegno per la comprensione del mondo e i nessi e conseguenti condizionamenti della realtà italiana, rendendolo intellegibile a chi legge.
Lo scopo non può che essere quello di premiare chi ha dimostrato di sapersi più avvicinare a queste caratteristiche attraverso media in lingua italiana di ogni tipo, sia con il lavoro sul campo che attraverso la cronaca, l’analisi e il commento riguardante il mondo che ci circonda e che ci condiziona.
Così i testi che concorreranno al Premio, devono rispondere a questo modello di professionalità e di contenuti, e verranno valutati in una prima fase da esperti del settore e successivamente da una Giuria di promotori e garanti (rinnovata di anno in anno) che decreterà i vincitori.
Per fare diventare realtà questa impresa è stata realizzata una campagna crowdfunding. Un piccolo sforzo da parte di chi crede nell’impegno e nell’importanza del mestiere del giornalista. Chi donerà 100 euro o oltre, riceverà un abbonamento annuale in pdf de L’Indice dei Libri del Mese, di cui Mimmo è stato Direttore dal 2001.
Al momento hanno già aderito a questa campagna: Marinella Venegoni, Domenico Affinito, Fabrizio Assandri, Remo Bassetti, Lorenzo Bianchi, Luciano Borghesan, Giovanna Boursier, Dario Buzzolan, Giuseppe Cándito, Paola Caramella, Maurizio Carandini, Giovanni Cerruti, Tana De Zulueta, Vittorio Dell’Uva, Raffaele Fiengo, Marco Francalanci, Maria Gianniti, Giuseppe Giulietti, Lucia Goracci, Enzo Marzo, Anna Masera, Gian Giacomo Migone, Claudio Monici, Mario Montalcini, Mara Morrione, Luigi Offeddu, Giovanni Porzio, Domenico Quirico, Alberto Simoni, Gabriella Simoni, Marino Sinibaldi, Maria Elena Spagnolo, Stefano Tallia, Lorenzo Tondo.
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