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Autore Discussione: Merkel al Parlamento Ue: “Nazionalismi ed egoismi non devono risorgere”  (Letto 1430 volte)
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« inserito:: Novembre 16, 2018, 03:58:46 pm »

Merkel al Parlamento Ue: “Nazionalismi ed egoismi non devono risorgere”
La cancelliera tedesca: «Sui migranti dobbiamo rinunciare a un pezzettino di sovranità»

Pubblicato il 13/11/2018 - Ultima modifica il 13/11/2018 alle ore 20:54
 
Un monito perché l’Europa resti unita e «non risorgano nazionalismi ed egoismi» che hanno condotto il Vecchio Continente alla guerra. Ma anche un appello a un’Europa «più strutturata» che non «si pietrifichi» senza riuscire ad adattarsi alle esigenze attuali. Perché la costruzione comunitaria nata sulle macerie della Seconda Guerra mondiale «è la nostra migliore chance per un benessere e una pace durature e sicure»: ha quasi il tono del lascito politico il discorso pronunciato da Angela Merkel in quello che potrebbe essere l’ultimo intervento da cancelliera tedesca di fronte alla plenaria del Parlamento europeo, dopo la sua decisione di non ripresentarsi nel 2021.

Un affresco sul futuro dell’Ue tutto calibrato sulla messa in comune delle sfide, che arriva da una leader spesso criticata come refrattaria a ogni reale passo avanti verso una più sostanziale integrazione europea. Invece, assicura Merkel, «la Germania ha sempre giocato un ruolo nel garantire obiettivi ambiziosi». E così, dalla platea dell’Eurocamera Merkel offre il suo sostegno forte a un esercito unico europeo, l’idea che in questi giorni ha attirato sul presidente francese Emmanuel Macron gli strali di Donald Trump via Twitter. Ma rilancia anche su una riforma dell’architettura finanziaria dell’area euro, della quale «abbiamo discusso con la Francia e su cui entro dicembre vogliamo fare passi avanti». E pure sulla questione dei migranti, afferma la cancelliera, «l’Europa non è ancora così unita come avrei voluto» e tutti dovrebbero «rinunciare ad un pezzettino di sovranità nazionale per poter fare qualcosa insieme in comune».

L’invito all’unità dell’Europa diventa anche un riferimento all’attuale braccio di ferro tra l’Italia e la Commissione europea sulla legge di bilancio quando Merkel ribadisce che nell’Ue «le singole decisioni nazionali hanno effetti su tutti» e in tal senso «la stabilità finanziaria può funzionare solo quando ogni Paese membro rispetta le proprie responsabilità». Un passaggio che si fa poi un esplicito appello al dialogo perché Roma e Bruxelles «trovino una soluzione».

Ad ascoltare la cancelliera, indebolita nei consensi in patria ma evidentemente ancora dotata di alto peso specifico politico, si è presentata una plenaria delle grandi occasioni, quasi piena. Tanto da suscitare la stoccata agli eurodeputati da parte del presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, critico verso il trattamento non sempre così caloroso riservato in passato dall’aula di Strasburgo a leader di Paesi più piccoli. Tanti gli applausi nei passaggi più europeisti, come quello sull’esercito europeo «complementare alla Nato», ma anche molte le critiche espresse dai parlamentari. Per la timidezza nel perseguire una strada più decisamente federalista, ad esempio, e per la contestata tolleranza del Ppe nei suoi rapporti con il leader ungherese Viktor Orban, come sottolineato dai capigruppo rispettivamente socialista e liberale Udo Bullmann e Guy Verhofstadt. Ma anche per la decisione del 2015 di aprire la Germania ai rifugiati e per il sostegno alle politiche di austerità, come messo invece in rilievo dal fronte euroscettico.

Dalla cancelliera «è arrivato un messaggio positivo», riassume il presidente del Parlamento Antonio Tajani, e cioè che «l’Europa deve parlare con una voce sola per contare di più». Alle prossime plenarie, in vista delle europee di maggio, altri leader dell’Ue sono stati invitati a presentare il loro punto di vista sul futuro dell’Europa. A febbraio toccherà al premier Giuseppe Conte.

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Da - https://www.lastampa.it/2018/11/13/esteri/merkel-al-parlamento-ue-nazionalismi-ed-egoismi-non-devono-risorgere-VSQ01w5ZKWhBEgP99RnRZM/pagina.html
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