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Autore Discussione: Carraro: «Bisato sindaco despota» La consigliera si dimette: «Non c’è confronto  (Letto 1557 volte)
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« inserito:: Ottobre 21, 2018, 10:56:12 pm »

Carraro: «Bisato sindaco despota»

La consigliera si dimette: «Non c’è confronto, ignorati i bisogni del territorio»

Giusy Andreoli
01 febbraio 2018

NOVENTA PADOVANA. Giovanna Carraro, gruppo “Noventa in buone mani” si è dimessa al termine del consiglio comunale di martedì in forte polemica con il sindaco Luigi Alessandro Bisato che ha fatto un’arringa difensiva per Federica Pellegrino. Pur essendo consigliera comunale, Pellegrino è da tempo iscritta nelle liste degli scrutatori. «La circostanza mi ha fatto superare il limite della sopportazione» dichiara Carraro, «sono stata sin dall’inizio un elemento fastidioso e scomodo tanto che a pochi mesi dall’elezione, a fronte di alcune richieste di natura economica a favore di utenti disagiati, ho ricevuto da un funzionario comunale una lettera nella quale mi comunicava l’asserita e infondata incompatibilità tra il ruolo di amministratore di sostegno che ricopro per alcuni cittadini e la carica di consigliere comunale. Per il funzionario l’interesse del consigliere è quello di “preservare il patrimonio dell’ente”. Ho risposto richiamando le norme puntualizzando che il consigliere comunale deve avere il primario interesse a che il patrimonio dell’ente venga speso nel miglior modo possibile, secondo la logica della priorità che ovviamente va data a persone che si trovano in situazioni di svantaggio sociale». Pesanti le accuse di Carraro: «Si fa politica di bandiera completamente disancorata dalle esigenze del territorio, non esiste alcuna progettualità. L’unica priorità è accantonare un milione e mezzo di euro per la “casa della salute”, futuro monumento a Bisato. Le opere invece prioritarie e fondamentali sono dimenticate. In bilancio la maggioranza ha anteposto la spesa per la casetta del parco di via Salata all’abbattimento delle barriere architettoniche e stanziato fondi solo per l’adeguamento strutturale della palestra ignorando la necessità di un ampliamento che costringe i giovani a andare fuori comune». E ancora: «Non esiste un Consiglio comunale, esiste solo il sindaco. I consiglieri di maggioranza non intervengono mai nemmeno quando si tratta di questioni attinenti alle materie oggetto della loro delega e tante volte mi è sorto il dubbio sulla mancanza di consapevolezza del voto che esprimono. Sintomatico che nel luglio 2016 il sindaco si è riservato la possibilità di revocare le nomine “qualora venga meno il necessario rapporto fiduciario e si determini e una disomogeneità fra la composizione politico amministrativa”, previsione evidentemente diretta al rinnovo dell’attuale cda della casa di riposo».

Giusy Andreoli
01 febbraio 2018
Da - http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2018/02/01/news/carraro-bisato-sindaco-despota-1.16423714
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