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Autore Discussione: Maria Laura Rodotà - Cannibali e rane: l'insulto creativo  (Letto 2332 volte)
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« inserito:: Dicembre 07, 2007, 11:07:48 pm »

I duelli nei Poli

Cannibali e rane: l'insulto creativo

Nuovismo, giovanilismo: negli scambi di idee il quasi ex centrosinistra pare vispo e colto, seppure un po' rétro


Vi state divertendo? L'attuale congiuntura politica, con governo in pre-crisi, centrodestra che muta e si dilania, e maggioranza — si fa per dire — presa da litigi criptolitigi e sublitigi, vi appassiona? Certo che sì. Siamo in una fase di caos creativo e linguaggio brillante. Comunque. Negli scambi di idee e di insulti il quasi ex centrosinistra pare vispo e colto, seppure un po' rétro. Negli ultimi giorni si è occupato di:

Poesie Ha cominciato Fausto Bertinotti. Intervistato su Prodi, ha risposto: «Mi viene da dire quello che Ennio Flaiano disse di Cardarelli: il più grande poeta morente». Per evitare che il presidente della Camera venisse accusato di vaghezza, Liberazione, quotidiano del Prc, ha pubblicato una poesia di Vincenzo Cardarelli. Finiva con «E tu/non sei più che un ricordo».

Favole La replica dei prodiani è stata rapida: «È tornato lo scorpione...». Quello della favola classica, che convince la rana a traghettarlo ma appena giunto a riva la punge, spiegando «è la mia natura». Sembra fosse una sottile allusione al ruolo di Bertinotti nella caduta del primo governo Prodi, autunno '98. Nessuno ha poi citato la volpe e l'uva perché non sono riusciti a mettersi d'accordo su quale fosse l'uva (sembra).

Epistole Per fortuna c'è chi si occupa di cose serie, come la riforma elettorale. Il professor Salvatore Vassallo avrebbe iniziato una lettera sul tema, diretta a Veltroni e Franceschini, con un bel «cari tutti». Affettuoso, inclusivo, fin troppo ottimista. Nel Pd non ci si chiama spesso «caro» al momento (sembra).
Il centrosinistra duella con affettuosità e citazioni. Nel centrodestra il testosterone è più esibito. Si esprimono sentimenti e intensi, come:

Nuovismo Quelli di Forza Italia sono dei «parrucconi», ha detto Silvio Berlusconi prima di fondare il nuovo Pdl dal predellino della macchina. Qualcuno ne ha sofferto. Poi si è rassegnato. Poi ha litigato con qualcun altro più Pdl, per sfogarsi.

Giovanilismo In ogni caso, «io ho vent'anni meno di lui», ha detto il solito Fini parlando di Berlusconi e del suo partito antiparrucconi a rischio di fagocitargli pezzi di An. Vero. Tra l'altro Fini è ridiventato padre da pochi giorni, a soli 55 anni.

Cannibalismo A proposito di fagocitare. Berlusconi «è un cannibale, lo hanno capito tutti», ha notato Pier Ferdinando Casini. Ma non è facile, né per lui né per Berlusconi né per i cari tutti. È sempre più difficile, per gli Hannibal Lecter e non della politica italiana, avere un amico per cena (sembra).


Maria Laura Rodotà
07 dicembre 2007

da corriere.it
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