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« inserito:: Dicembre 06, 2007, 12:05:52 pm » |
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SPETTACOLI & CULTURA
Apre oggi a Roma la fiera dedicata alle case editrici di seconda fila
Ecco quattro titoli simbolo del loro dinamismo, fantasia e passione
Libri, le grandi idee dei piccoli editori
di DARIO OLIVERO
La Fiera della piccola e media editoria Apre questa mattina a Roma, al Palazzo dei Congressi dell'Eur Più libri più liberi, la fiera della piccola e media editoria. Quattrocento gli editori presenti. Durerà fino a domenica 9 dicembre.
ASSEDIO A CAMELOT Se amate American Tabloid di Ellroy, Lybra di DeLillo e tutto quello che circonda, penetra e scolpisce l'epopea della Camelot dei Kennedy, ecco un altro tassello imperdibile: Marc Dugain ha scritto La maledizione di Edgar (tr. it. M. Ferrara, Passigli, 18,50 euro), dove Edgar sta per Edgar J. Hoover, il tiranno che governò l'Fbi praticamente per cinquant'anni, passando indenne otto diversissimi inquilini della Casa Bianca. Il grande cattivo, il burattinaio, il tessitore, l'amico della mafia, il nemico dei rossi, l'ambiguo alleato di Jfk e Rfk, l'omosessuale, il puritano: nessuno nella storia degli Stati Uniti ha forse avuto tanti diversi ritratti. Nessuno forse è mai stato più potente. Il romanzo di Dugain incomincia con la prima indagine di Hoover sul patriarca, quel Joe Kennedy che dedicò la vita a costruirsi una fortuna e una dinastia destinata a regnare sull'America. Così spregiudicato da essere pronto a usare ogni mezzo, "compresa l'onestà", per raggiungere quanto più potere possibile. Da questo gioco di specchi tra due diamanti puri del sogno (o dell'incubo) americano, la cavalcata nel secolo breve vista con gli occhi di chi quel secolo ha guidato e deciso.
HOMEBOY Abbiamo trovato un altro luogo dello spirito. L'Alabama. Racconti di gente che vive, gente che muore, ricordi di caccia, gente che gioca forte e si fa ricattare, vecchie fabbriche di sabbia, Wal-Mart, Jack Daniel's, parcheggi, tuffi in laghi nascosti fatti da bambini e che si ricorderanno per tutta la vita, birra, cappelli da cowboy, negozi di pesca, pick-up, gente che si chiama L. J., Donny, Brenda, posti che si chiamano Lower Peach Tree, Upper Peach Tree, Shubuta, Fayetteville, gente che non arriverà in Alaska, gente che si ferma molto prima di arrivare in qualsiasi posto che non sia l'Alabama. Li ha scritti Tom Franklin, la raccolta si intitola Alabama Blues (tr. it. F. Santi, Sartorio, 14 euro). Sembra il sequel di The River di Bruce Springsteen.
IRISH COFFEE Invece di parlare dei soliti irlandesi che emigrano Sebastian Barry racconta quelli che hanno servito la patria (l'odiata patria britannica poiché l'Iralnda non esiste ancora) nella Prima guerra mondiale. Uno di loro in particolare, Willie Dunne, diciassette anni, figlio di poliziotto, arruolato nell'esercito e spedito a fare la campagna delle Fiandre. "Il primo strato di vestiti che aveva addosso era la giubba, il secondo la camicia, il terzo la maglietta e i mutandoni, il quarto la sua dose di pidocchi, il quinto la sua dose di paura". Mentre è al fronte con altri disperati come lui - compresi quelli dell'Ulster che "non sarebbero più tornati a condurre l'aratro e a imprecare contro il Papa la domenica" - a sperare soltanto di riavere una vita abbandonata troppo in fretta, a Dublino sta cambiando tutto. E non si possono combattere due guerre per salvare le stesse cose. Si intitola A long long way (tr. it. L. Pignatti, Instar Libri, 16 euro).
DALLA PARTE DI SWANN Un gruppo di persone, con pregi, difetti e problemi. Alcune più odiose di altre. Tutti uniti intorno a un nome, Mary Swann, che è anche il titolo del libro di Carol Shields (tr. it., V. Porro, Voland, 15 euro). Mary Swann è una poetessa che, a detta della sua biografa (uno dei personaggi del libro), ha spiegato chiaramente che "i mitici movimenti dell'universo, sconcertanti, incomprensibili, quando vengono compressi in bocconi digeribili della grandezza di un giorno, divengono meravigliosamente trasparenti". Ma Mary Swann è illetterata, sposata con un uomo più bestia che uomo, uccisa per nulla. Chi è Mary Swann? E perché, soprattutto, all'improvviso ogni traccia della sua esistenza sembra essere scomparsa nel nulla? A queste domande una studiosa, un professore pieno di sé, una figlia, un'amica, un editore cercano risposte. Affannandosi a non vederle.
(6 dicembre 2007)
da repubblica.it
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