LA-U dell'OLIVO
Marzo 28, 2024, 01:51:21 pm *
Benvenuto! Accedi o registrati.

Accesso con nome utente, password e durata della sessione
Notizie:
 
   Home   Guida Ricerca Agenda Accedi Registrati  
Pagine: [1]
  Stampa  
Autore Discussione: Condizioni di salute aggravate: Marchionne lascia Fca a Manley  (Letto 1579 volte)
Arlecchino
Global Moderator
Hero Member
*****
Scollegato Scollegato

Messaggi: 7.754


Mostra profilo
« inserito:: Luglio 23, 2018, 12:42:59 pm »

Condizioni di salute aggravate: Marchionne lascia Fca a Manley

Svolta accelerata. Convocati cda d’urgenza: Camilleri ceo di Ferrari, Heywood presidente Cnh Elkann: profondamente addolorato, le transizioni garantiranno la massima continuità possibile
Sergio Marchionne «non potrà riprendere l’attività lavorativa». Alla fine di una giornata intensa, che ha visto la convocazione di urgenza da parte del presidente John Elkann dei consigli di amministrazione di Fca, Ferrari e Cnh, il gruppo automobilistico italo americano fa chiarezza sullo stato di salute del manager italo canadese e avvia dopo 14 anni una transizione «non priva di dolore» per John Elkann.
«In riferimento alle condizioni di salute di Sergio Marchionne, Fiat Chrysler Automobiles N.V. comunica con profonda tristezza che in settimana sono sopraggiunte complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria del Dr. Marchionne, aggravatesi ulteriormente nelle ultime ore», spiega la nota Fca. Da qui la necessità di accelerare un percorso di successione che, rispetto ai piani inziali, non si limita solo a Fca, dove l’iter era già stato scritto e preannunciato, ma coinvolge tutte le partecipate in cui Marchionne ricopriva incarichi operativi. Caselle strategiche ieri colmate con estrema rapidità.
Alla guida di Fca prenderà il suo posto Mike Manley, l’uomo del miracolo Jeep, brand centrale nel nuovo piano industriale presentato il primo giugno a Balocco, mentre Elkann manterrà la presidenza.
Il cambio al vertice riguarda anche Ferrari, nella giornata in cui Sebastian Vettel ha conquistato la pole position a Hockenheim, in Germania: John Elkann assume la carica di presidente e Louis Carey Camilleri, per anni alla guida di Philip Morris, è il nuovo ceo. Alla Cnh Industrial, ancora alla ricerca dell’ad, è stata nominata presidente una donna, l’inglese Suzanne Heywood.
Parte così, dunque, con questo assetto costruito in un clima di emergenza il dopo Marchionne. Una accelerazione che è stata inevitabile visto il precipitare degli eventi e dopo giorni in cui si sono rincorse indiscrezioni e smentite in vista dell’agenda della prossima settimana: mercoledì 25 ci sarà il cda sui conti del secondo trimestre di Fca, il giorno successivo quello di Cnh e il primo agosto quello di Ferrari, alle prese con il nuovo piano industriale che secondo i programmi dovrebbe essere presentato a settembre.
Elkann, «profondamente addolorato» in una lunga dichiarazione ha definito Marchionne «un leader illuminato, un punto di riferimento ineguagliabile». «Per me - ha detto - è stato una persona con cui confrontarsi e di cui fidarsi, un mentore e soprattutto un amico. Negli ultimi 14 anni abbiamo vissuto insieme successi e difficoltà, crisi interne ed esterne, ma anche momenti unici e irripetibili, sia dal punto di vista personale che professionale. Ci ha insegnato a pensare diversamente e ad avere il coraggio di cambiare, spesso anche in modo non convenzionale». Elkann ha sottolineato che «le transizioni annunciate, anche se dal punto di vista personale non saranno prive di dolore, ci permettono di garantire alle nostre aziende la massima continuità possibile e preservarne la cultura».
E proprio in questa direzione è da leggere, in particolare, la volontà di procedere con una scelta interna in Fca, come più volte detto dallo stesso Marchionne e da Elkann.
Manley, che assumerà anche la responsabilità dell’area Nafta e sotto la cui guida il marchio Jeep è riuscito a passare da 300 mila a 1,4 milioni di auto vendute in dieci anni, rappresenta da un lato la «continuità» sottolineata da Elkann e dall’altro il successo dello storico marchio americano di fuoristrada nell’universo Fca.
Il piano industriale presentato a Balocco lo scorso primo giugno dallo stesso Marchionne, del resto, vede in Jeep il brand su cui Fca punta di più. Il manager inglese, 54 anni, ha raggiunto risultati record e prevede entro il 2022 il lancio di 10 nuovi modelli.
Nei prossimi giorni sarà così convocata l’assemblea degli azionisti che lo nominerà amministratore esecutivo della società, ma da subito il cda gli ha conferito le deleghe a operare come Ceo. «Manley, e la squadra di management del gruppo automobilistico - spiega Fca - lavoreranno alla realizzazione del piano di sviluppo 2018-2022 presentato a Balocco il primo giugno scorso, che assicurerà a Fiat Chrysler Automobiles un futuro sempre più forte e indipendente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Marigia Mangano

Da ilsole24ore.it

Registrato
Arlecchino
Global Moderator
Hero Member
*****
Scollegato Scollegato

Messaggi: 7.754


Mostra profilo
« Risposta #1 inserito:: Luglio 23, 2018, 12:44:12 pm »

È finita l'era di Marchionne alla Fiat

 QUI ITALIA

QUESTO CONTENUTO È STATO PUBBLICATO IL 21 LUGLIO 2018 18.1521 LUGLIO 2018 - 18:15

Finisce dopo 14 anni l'era di Sergio Marchionne alla guida di Fca: il manager, ricoverato a Zurigo, sta molto male, le sue condizioni si sono aggravate e non potrà più tornare al lavoro. Prenderà il suo posto Mike Manley, l'uomo del miracolo Jeep, brand centrale nel nuovo piano industriale presentato il primo giugno a Balocco.

Il cambio al vertice riguarda anche Ferrari, nella giornata in cui Sebastian Vettel, che ha quattro punti più del rivale Hamilton, conquista la pole position a Hockenheim, in Germania: John Elkann assume la carica di presidente e Louis Carey Camilleri, per anni alla guida di Philip Morris, è il nuovo Ceo. Alla Cnh Industrial, ancora alla ricerca dell'ad, è stata nominata presidente una donna, l'inglese Suzanne Heywood.

Riunione d'urgenza
Le tre società - Fca, Cnh Industrial e Ferrari - hanno convocato d'urgenza i consigli di amministrazione. Una brusca accelerazione, dopo alcuni giorni in cui si sono rincorse indiscrezioni e smentite. Necessaria anche in vista dell'agenda della prossima settimana: mercoledì 25 ci sarà il cda sui conti del secondo trimestre di Fca, il giorno successivo quello di Cnh e il primo agosto quello di Ferrari.

Un leader illuminato
"Profondamente addolorato" Elkann che definisce Marchionne "un leader illuminato, un punto di riferimento ineguagliabile". "Per me - afferma - è stato una persona con cui confrontarsi e di cui fidarsi, un mentore e soprattutto un amico. Negli ultimi 14 anni abbiamo vissuto insieme successi e difficoltà, crisi interne ed esterne, ma anche momenti unici e irripetibili, sia dal punto di vista personale che professionale. Ci ha insegnato a pensare diversamente e ad avere il coraggio di cambiare, spesso anche in modo non convenzionale".

Scelta interna
La nomina di Manley, che assumerà anche la responsabilità dell'area Nafta, conferma la volontà di procedere con una scelta interna, come più volte detto dallo stesso Marchionne e da Elkann. Il manager inglese, 54 anni, ha raggiunto risultati record e prevede entro il 2022 il lancio di 10 nuovi modelli.

Nei prossimi giorni sarà convocata l'assemblea degli azionisti che lo nominerà amministratore esecutivo della società, ma da subito il cda gli ha conferito le deleghe a operare come Ceo. "Manley, e la squadra di management del gruppo automobilistico - spiega Fca - lavoreranno alla realizzazione del piano di sviluppo 2018-2022 presentato a Balocco il primo giugno scorso, che assicurerà a Fiat Chrysler Automobiles un futuro sempre più forte e indipendente".

Marchionne, che nel 2004 ha saputo gettarsi in un'impresa impossibile, salvando la Fiat dal fallimento e risanandola, ha lavorato fino all'ultimo per mettere a punto i piani del futuro. Il primo giugno li ha illustrati a Balocco, in una giornata lunga e faticosa, che non lasciava presagire quanto è accaduto.

Nei 14 anni i ricavi sono passati dai 47 miliardi di euro del 2004 del gruppo Fiat ai 141 miliardi di euro del 2017 (Fca, Cnh Industrial e Ferrari), il risultato netto dal rosso di 1,5 miliardi ai 4,4 miliardi di euro del 2017, mentre la capitalizzazione dell'allora Gruppo Fiat era di 5,5 miliardi di euro ed ora, tenendo conto di tutte le società nate dagli spin off è di circa 60 miliardi di euro.

tvsvizzera.it/fra con RSI
Horizontal line TVSHorizontale Linie

Da - https://www.tvsvizzera.it/tvs/cultura-e-dintorni/nuovo-ceo-%C3%A8-mike-manley_%C3%A8-finita-l-era-di-marchionne-alla-fiat/44272292?utm_campaign=swi-nl&utm_medium=email&utm_source=newsletter&utm_content=o
Registrato
Pagine: [1]
  Stampa  
 
Vai a:  

Powered by MySQL Powered by PHP Powered by SMF 1.1.21 | SMF © 2015, Simple Machines XHTML 1.0 valido! CSS valido!