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Autore Discussione: Mozambico, il piano del progetto Rovuma Lng al vaglio del governo  (Letto 1331 volte)
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« inserito:: Luglio 12, 2018, 07:48:48 pm »

FINANZA E MERCATI
10 Luglio 2018 Il Sole 24 Ore

Eni: +0,8%

Mozambico, il piano del progetto Rovuma Lng al vaglio del governo

Il piano di sviluppo della prima fase del progetto Rovuma Lng, messo a punto da Mozambique Rovuma Venture - il consorzio di cui fanno parte Eni, ExxonMobil e Cnpc - è stato sottoposto al vaglio del governo mozambicano. Il documento, che tratteggia i prossimi step della produzione e commercializzazione del gas dei giacimenti di Mamba, situati nell’Area 4 (di cui il consorzio detiene il 70%), prevede la costruzione di due treni per la liquefazione della capacità ciascuno di 7,6 milioni di tonnellate l’anno di Gnl (gas naturale liquefatto). Secondo il cronoprogramma di Mozambique Rovuma Venture, il gruppo guidato da Claudio Descalzi si occuperà dello sviluppo e della gestione delle attività relative all’upstream, mentre la liquefazione del gas e la costruzione dei relativi impianti faranno capo a ExxonMobil.
«Lo sviluppo del progetto Rovuma Lng sta avanzando rapidamente», ha spiegato Stefano Maione, direttore del Mozambique Program per Eni. La decisione finale d’investimento è prevista nel 2019, con la produzione di Gnl che dovrebbe partire dal 2024. Ma sono già in corso le negoziazioni per la commercializzazione del gas e il financing del progetto.
Sempre ieri, poi, Eni ha annunciato una seconda scoperta a olio leggero nel prospetto esplorativo B1-X situato nel permesso di South West Meleiha, nel deserto occidentale egiziano. Il pozzo, il secondo rinvenuto nel bacino del Faghur, a sette chilometri dalla prima scoperta, è stato aperto alla produzione nelle arenarie della Formazione Dessouky con portate di 5.130 barili di olio equivalente al giorno di olio con basso gas associato. L’ulteriore scoperta conferma l’elevato potenziale esplorativo e produttivo delle sequenze profonde del bacino del Faghur. Il gruppo di Descalzi ha in programma, nel breve termine, la perforazione di altri prospetti esplorativi limitrofi alle due scoperte già effettuate con la possibilità che si apra un nuovo polo produttivo per Eni nel paese. L’azienda italiana è sbarcata in Egitto nel 1954 ed è il principale produttore equity dello Stato africano con 300mila barili di olio equivalente al giorno, destinati a crescere nell’anno grazie alla spinta assicurata dalla produzione del maxi-giacimento di Zohr.

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Ce.Do.

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