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Autore Discussione: GRAZIA LONGO. La stretta sulle spiagge.  (Letto 1584 volte)
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« inserito:: Giugno 26, 2018, 04:27:36 pm »

La stretta sulle spiagge.
Dai magazzini alla vendita, ecco il piano contro gli abusivi
Pronta la direttiva: il Viminale pensa di usare i fondi Ue per la legalità. Finora nessun Paese li ha impiegati per pagare le forze dell’ordine
Con carretti e ombrelloni trasformati in baracchini carichi di merce, gli ambulanti abusivi offrono di tutto ai bagnanti nelle spiagge italiane

Pubblicato il 24/06/2018

GRAZIA LONGO
ROMA

«Pacchia finita per i vu cumprà tra gli ombrelloni». Dopo il braccio di ferro vinto con il divieto di attraccare nei nostri porti per le navi Ong che trasportano migranti, Matteo Salvini sfodera ora l’ascia di guerra contro venditori ambulanti e produttori di articoli contraffatti. «Stop all’invasione dei vu cumprà sulle spiagge - ha dichiarato il ministro all’assemblea nazionale della Confesercenti -, ma anche stop alla fabbricazione e diffusione di falsi prodotti griffati». 

La direttiva ministeriale «Spiagge sicure», destinata alle varie prefetture, sarà pronta a fine mese e lo staff del Viminale sta definendo le linee guida volute dal ministro dell’Interno e vicepremier. Al centro del progetto c’è il rafforzamento della collaborazione tra forze dell’ordine e la polizia municipale delle zone balneari. E proprio per andare incontro alle esigenze dei sindaci, che avrebbero difficoltà ad attingere dalle casse comunali per potenziare gli organici dei vigili urbani, Salvini pensa di ricorrere ai fondi europei della legalità. Una possibilità per la verità tutta da verificare visto che nessun paese Ue attinge a quei fondi per pagare gli straordinari delle forze dell’ordine. 

Nell’attesa sono previsti turni a rotazione ed eventuali spostamenti temporanei del personale nelle zone più critiche. 

Il leader leghista non è rimasto insensibile al grido d’allarme della Confesercenti che ha denunciato un giro di affari di 22 miliardi di euro nell’abusivismo dei settori del commercio e del turismo. Con un danno enorme non solo per le imprese che operano nella legalità, ma anche per lo Stato che perde un gettito fiscale e contributivo di 11,5 miliardi di euro. Solo la vendita di abbigliamento, borse e calzature taroccate ammonta a un volume di affari di 3,3 miliardi di euro, mentre 2,3 miliardi sono i guadagni di esercizi ricettivi illeciti. 

Per questa ragione, il titolare del Viminale punta non solo a presidiare i litorali italiani dall’assalto dei venditori ambulanti abusivi, ma anche a monitorare chi affitta loro alloggi e magazzini per la merce. A polizia, carabinieri, ma soprattutto guardia di finanza, il compito di prevenire e reprimere tutta la filiera della contraffazione. Dal momento della produzione, a quello dello stoccaggio e dello smercio al dettaglio tra lettini e ombrelloni, fino all’occupazione di appartamenti messi a disposizione da parte di persone compiacenti. 

L’allarme contraffazione
Per quanto concerne la fase produttiva di abiti, borse, e altri oggetti taroccati, la vigilanza sarà approfondita in quelle province del Paese, come quelle di Napoli e Prato, dove la contraffazione è un must. L’allarme della contraffazione è peraltro confermato dalle Fiamme gialle che da gennaio 2017 allo scorso maggio hanno eseguito oltre 15.600 interventi, di cui il 52% riguarda il comparto della contraffazione e il restante 48% la tutela del made in Italy, della sicurezza prodotti e della pirateria audiovisiva. 

Sono state complessivamente denunciate 10.486 persone e sequestrati oltre 264,6 milioni di prodotti illegali, quasi 71 milioni e 500 mila articoli solo per quanto concerne abiti, borse, scarpe e accessori. L’iniziativa «Spiagge sicure» si profila con una connotazione nuova e più incalzante rispetto a quella degli anni passati - l’esordio risale al 2014 con l’allora ministro Alfano - e che hanno come fulcro un’accelerazione sul ruolo della polizia municipale. Il modello a cui guarda il ministro dell’Interno è targato centrosinistra, perché riguarda le spiagge di Cervia e Milano Marittima, in riviera romagnola, che nulla hanno a che spartire con il Carroccio. Lo scorso anno, Matteo Salvini, che ogni anno si concede lì una settimana di ferie con il figlio, le aveva elogiate via Twitter, complimenti ribaditi all’assemblea Confesercenti. 

Ad attirare l’attenzione del vicepremier c’è il salto di qualità registrato lungo le spiagge di Cervia dove, grazie alla collaborazione tra la Prefettura di Ravenna, le forze dell’ordine, le associazioni di categoria e la cooperativa bagnini, si è attivata la sensibilizzazione dei turisti per evitare che comprando possano alimentare il fenomeno d’illegalità. Multe, quindi, non solo a chi acquista capi falsi ma anche chi paga per ottenere un massaggio o un tatuaggio praticati sulla spiaggia. E sanzioni pure per chi affitta le case dormitorio ai venditori ambulanti extracomunitari.

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Da - http://www.lastampa.it/2018/06/24/italia/la-stretta-sulle-spiagge-dai-magazzini-alla-vendita-ecco-il-piano-contro-gli-abusivi-hqXn0EwEAWV1JeOzeZJGTK/pagina.html
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