LA-U dell'OLIVO
Aprile 19, 2024, 01:54:41 am *
Benvenuto! Accedi o registrati.

Accesso con nome utente, password e durata della sessione
Notizie:
 
   Home   Guida Ricerca Agenda Accedi Registrati  
Pagine: [1]
  Stampa  
Autore Discussione: Occorre andare oltre il PD, anzi è necessario diluire l’insano amalgama cui...  (Letto 2094 volte)
Admin
Utente non iscritto
« inserito:: Giugno 25, 2018, 11:26:54 am »

Rifare il PD è ciò che vuole Martina, per farne omaggio alla sinistraSinistra, che l’ha affossato per 10 anni.

Infatti oggi farebbe comodo, per emergere dal loro spezzatino-pantano, nutrire il proprio nulla con gli avanzi di un PD ridotto all'osso.

Un vero e proprio sciacallaggio.

Significherebbe, di nuovo, unire il diavolo e l'acqua santa per riaprire il conflitto tra due ideologie all'interno di una idea riformista, che nessuna delle due parti vuole si realizzi.
Ovviamente per ragioni diverse.

Occorre andare oltre il PD, anzi è necessario diluire l’insano amalgama cui si è arrivati, in un Nuovo CentroSinistra, aperto all'impegno di più parti della società realmente riformista in cui il PD, nei suoi uomini migliori e liberi, resta la base.

Ma senza la invadente presenza di una sinistraSinistra che prima di parteciparvi dovrà unire tra loro varie linee interne e presentarsi al paese come partito post-leninista (o come piacerà loro di nominarlo) di governo, non di opposizione in attesa della Rivoluzione.

Quasi una rifondazione comunista che risulterà indispensabile per respingere, sia la Destra populista, sia la nuvola giallo-tossica dei 5Stelle sovranista, ma soprattutto opportunista al punto che diventerà cibo di scorta tenuta in dispensa dalla Lega salvinista.

Questa visione dovrà essere raccolta e proposta, “subito” dal vertice attuale del PD (o da parte di esso) arricchita da un indispensabile, preciso Programma di Governo del Paese che dovrà costruire una struttura (Polo?) democratica di CentroSinistra, pronta a presentarsi come forza di governo, non di opposizione.

Ovviamente quando sarà pronto di suo, il partito post-comunista rinnovato e attualizzato farà parte del programma di governo, ma restando indipendenti, ognuno nel proprio ambito di casa-partito.

Sottoscrivere un Programma di Governo non è amalgamarsi in una coalizione pasticciata da una politica antica che si lascia sfuggire le opportunità perché “distratta” da beghe interne e personalismi sospetti.

Un Programma di Governo è Lavoro di Squadra!

ggiannig

Registrato
Arlecchino
Global Moderator
Hero Member
*****
Scollegato Scollegato

Messaggi: 7.754


Mostra profilo
« Risposta #1 inserito:: Giugno 25, 2018, 04:17:56 pm »

Italia - 25 giugno 2018

Conservatorismo e Progressismo nella Chiesa Cattolica e nel Socialismo Democratico, devono e possono convivere soltanto per realizzare un preciso Programma di Governo, in un determinato e limitato periodo storico e in un momento politico-socio-economico, ben precisato.
Non possono convivere per amalgamarsi, ma possono modificarsi reciprocamente perchè obbligati dal compito che sta loro di fronte.

Per questo il CentroSinistra non deve darsi un impegno infinito, che fatalmente fallirebbe come è fallito il PD, sino ad ora.
Per questo riproporlo oggi "dopo la caduta" non è stupidità politica, ma una precisa strategia per favorire una delle parti.

Per questo non si deve pensare ad un PD rinnovato sulle sabbie mobili di uno scontro perenne tra Conservatorismo e Progressismo!
Alla Democrazia oggi in pericolo e al ritorno del pericolo di guerre europee, ci si deve contrapporre un CentroSinistra finalizzato al benessere dei Cittadini in uno Stato Democratico, ma anche alla loro Libertà vissuta nella Pace.
Allo stato delle cose in Italia e in Europa, è indispensabile un CentroSinistra finalizzato alla realizzazione di un preciso Programma presentato e accettato dai Cittadini realmente Democratici ed culturalmente in grado di esserlo.
Ovviamente si deve tener conto che i primi ad essere coinvolti nella conoscenza del Programma del Nuovo CentroSinistra, portatore di progresso compatibile, di benessere reale non consumistico, saranno tutte le categorie di Cittadini a partire dai meno informati.

Più che gli intellettuali immersi nelle loro presunzioni (a volte anche nobili, ma sempre elitarie) sono i Cittadini meno informati i possibili protagonisti di pericolosi raggiri, che di fatto, li rendono vittime di azioni antidemocratiche, portatrici di conflitti in Italia che potrebbero estendersi anche tra gli Stati Europei.

ggiannig
Registrato
Pagine: [1]
  Stampa  
 
Vai a:  

Powered by MySQL Powered by PHP Powered by SMF 1.1.21 | SMF © 2015, Simple Machines XHTML 1.0 valido! CSS valido!