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Autore Discussione: L'attivista Rom Dijana Pavlovic: «Censirci? Salvini mi fa orrore»  (Letto 2607 volte)
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« inserito:: Giugno 22, 2018, 05:56:44 pm »

18 giugno 2018

L'attivista Rom Dijana Pavlovic: «Censirci? Salvini mi fa orrore»
L'anagrafe su base etnica proposta dal ministro dell'Interno «è illegittima.
L'ha già stabilito il Consiglio di Stato. Un tentativo di disumanizzazione da Anni 30. Già successo con Mussolini».

L'intervista.

SAMUELE CAFASSO

Dijana Pavlović, 41 anni, donna rom e cittadina italiana, dice di provare «orrore» per le parole del ministro dell'Interno Matteo Salvini - «i rom italiani purtroppo te li devi tenere a casa» - e si dice pronta a combattere contro un censimento su base etnica: «Lo volle il ministro Roberto Maroni nel 2008, il Consiglio di Stato lo dichiarò illegittimo».

DOMANDA. Il ministro Salvini ha detto che serve «una ricognizione sui rom in Italia per vedere chi, come, quanti». Bisogna insomma riproporre «quello che fu definito il censimento, facciamo un'anagrafe».
RISPOSTA. Quindi vuole un censimento su base etnica. In Italia è illegale, non si possono classificare le persone su base etnica. Il ministro Maroni ha provato a farlo con la cosiddetta emergenza rom nel 2008. Voleva prendere le impronte digitali alle persone.

D. Ma non ci riuscì.
R. Il Consiglio di Stato, e prima ancora le autorità europee, hanno dichiarato quel tentativo illegittimo. Noi abbiamo chiesto e ottenuto la distruzione degli elenchi, questo è stato fatto per esempio a Milano. L'unico modo per agire in maniera legale sarebbe dichiarare quella di rom e sinti una minoranza da tutelare e raccogliere, su base volontaria, i dati di chi vuole farsi registrare come tale.

D. Che cosa prova di fronte a questo annuncio?
R. Orrore. In Italia tutto questo è già successo negli Anni 30, con le leggi razziali prima e con l'internamento di rom e sinti e la loro uccisione dopo. Non solo in Germania, ma anche nei campi di concentramento in Italia, che erano 50, e di cui nessuno parla mai.

D. Ci sono le dichiarazioni politiche, le misure amministrative annunciate e che forse saranno messe in pratica, e poi il clima nel Paese. Come è mutato?
R. Siamo dentro a un cambiamento culturale frutto di una campagna d'odio portata avanti da anni dalla Lega e da partiti come Fratelli d'Italia, la destra italiana. C'è un tentativo di disumanizzare il prossimo che è stato proposto contro di noi, ma anche contro i migranti. Un bambino nero non è un bambino, è solo un clandestino. Possiamo non occuparcene, non farcene carico, perché non fa parte della nostra società.


D. Un copione già visto?
R. Tutto questo si fa contro di noi da tanto tempo: un nostro figlio non è una persona, è un ladro, uno zingarello. Non dobbiamo proteggerlo, anche se ce lo dobbiamo tenere in quanto italiano, come dice il ministro. D'altronde anche Mussolini ha iniziato a mettere nei campi di concentramento prima i rom e i sinti stranieri, quelli che scappavano dall'Istria. Poi è passato a tutti gli altri, ai cittadini italiani. E le leggi razziali valevano anche per noi, così come per gli ebrei.

D. La senatrice Segre ha avuto parole molto forti a vostra difesa durante la discussione al Senato della fiducia al nuovo governo.
R. E io posso solo ringraziarla. Le ho scritto una lettera: lei è una delle poche testimoni ancora in vita che hanno subito quello che è il vero razzismo, quello che ti colpisce perché sei nato, perché esisti. Lo sterminio degli ebrei è uguale a quello che abbiamo subito noi. Sono stati i due stermini razziali della Seconda guerra mondiale. La senatrice sa di cosa sta parlando.

Io sono una che lotta, sempre. La mia prima preoccupazione è per il benessere di mio figlio, che ha otto anni ed è orgogliosamente italiano e rom, metà e metà. I peggiori secondo Hitler

DIJANA PAVLOVIĆ

D. Quanti sono i rom e i sinti in Italia?
R. Esistono delle stime: 150-170 mila. Secondo me sono numeri un po' esagerati. Di questi, i cittadini italiani dovrebbero essere circa 80 mila. Forse se la gente sapesse quanti pochi siamo, se si potesse dare conto di questo numero senza interventi illegali, forse si cambierebbe idea sulla nostra pericolosità. Ma, lo voglio ripetere, si può sapere quante persone vivono nei campi nomadi, non quanti rom e sinti ci sono in Italia. Viviamo nelle case, come tutti, la polizia non può censirci.

D. Ha mai pensato di andarsene via dall'Italia?
R. No, perché io sono una che lotta, sempre. Dopodiché la mia prima preoccupazione è per il benessere di mio figlio, che ha otto anni ed è orgogliosamente italiano e rom, metà e metà. I peggiori, secondo Hitler, perché inquinavano la purezza della razza. Quindi... (e si interrompe a parlare, ndr) non lo so. Vedremo.

Da - https://www.lettera43.it/it/articoli/politica/2018/06/18/rom-sinti-salvini-censimento-orrore/221161/
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