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Autore Discussione: Gabriella Maria Pia Bussolati. Il mio interesse a ricercare e scoprire ...  (Letto 2073 volte)
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« inserito:: Maggio 02, 2018, 06:46:45 pm »


Gabriella Maria Pia Bussolati

Il mio interesse a ricercare e scoprire l’autentico valore di 'complementarità' tra maschile e femminile e' noto, credo. Così come credo lo sia il mio desiderio di far emergere un significato non perverso del termine 'sessualità'', sempre più confuso con quello di 'genitalità''. La perversione nel reale quotidiano (così enfatizzato dai media) di una potenzialità sensoriale deviata e amputata da forme relazionali insane, costruite e deformate in funzione di stereotipi allucinanti, ha portato a degenerare la curiosità anche sui contributi intellettuali che i due differenti generi sessuati possano scambiare. Prendo ad es. Due figure di intellettuali femminili su cui si è morbosamente cercato di scoprire la vita intima. Si tratta di Wanda Poltawska e di Anna Teresa Tymieniecka. Ci si preoccupa di sapere fino a che punto ci fosse innamoramento o amicizia o amore tra loro e il papa Giovanni Paolo II. Il bisogno di 'telenovela' è sintomo di tutela alla personale frustrazione. Lasciando al versante teosofico la libera espressione di un’interpretazione del versante prettamente spirituale delle due opere che il papa ha scritto coadiuvato da Wanda (Amore e responsabilità) e da Anna Teresa (Persona e atto), suggerirei al gruppo di 'Filocalia della Vita ' della nostra Accademia un approfondito studio delle due straordinarie pensatrici, a cui la storia non ha riservato sconti. Consiglio di iniziare con 'Ravensbruck.

HO PAURA ANCHE DEI SOGNI' della Poltawska.
Per quanto concerne la 'fenomenologia della vita' della Tymieniecka, basta iniziare a riflettere sul suo invito a considerare la vita come 'un’orchestrazione creativa che presiede all' umano funzionare', all' attenzione particolare da attribuire alle ' virtualità creative' 'vortice del senso universale'
Che proseguono il loro sviluppo in un ambito dove pulsa 'l’un’abbracciante cuore della significatività della vita in generale ' che sempre si rinnova.' Scrive ancora: ' si realizza un’autentica vita alla coscienza in una consapevole partecipazione alle condizioni universali della vita, mediante l’uso del senso po(i)etico.' Si tratta di indagare più a fondo 'la condizione umana all' interno dell’unità di tutto-ciò-che-è-vivente-
Il principio dell’Essere non è più' in un Ente, ma nella ontopoiesi della vita. E l’invito di donna intellettuale al maschile è quello di accettare il proprio metamorfico logos, che, da un livello naturale, etico e soprannaturale si lasci raggiungere nella propria pienezza, 'in chiave vitale'. Il logos nel pensiero di Anna Teresa ha valore non solo in quanto generativo e penetrante, ma anche come accoglienza di una mente emozionale, grazie alla quale, insieme alla quale, di tutto, nel suo relativismo (questo lo penso io) saprà' rendere ragione. Che fortuna è stata per il papa incontrare ed amare il valore di due donne così! Che fortuna x il mondo averne ricevuto, filtrato dal maschile, la luce animica! -

Da Fb del 29 aprile 2018
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