Elezioni 2018, i social fucina di consensi per il M5S.
E spunta l'appoggio di una testata russa
Il rapporto dell'Università di Urbino sulla copertura mediatica dei temi politici durante la campagna elettorale.
Boom di interazioni per i siti di parte e anche per qualche produttore di fake news
Di CARMELO LEO
12 aprile 2018
ROMA - Il monologo sui migranti di Pierfrancesco Favino a Sanremo, la notizia (inesatta) della donazione da parte di Claudio Baglioni del suo cachet per il Festival a favore della popolazione colpita dal terremoto in Centro Italia. E poi tanta politica 'pura', con i temi della campagna elettorale e i fatti di cronaca che hanno scatenato discussioni tra i partiti. Sono i contenuti social che più di tutti hanno registrato un boom di interazioni nei mesi immediatamente precedenti al voto del 4 marzo.
Il modo in cui i media digitali italiani hanno generato e poi condiviso sui social i loro contenuti ha avuto un peso importante nell'orientare le preferenze dei cittadini. Contribuendo in modo sostanziale all'affermazione del Movimento Cinque Stelle come primo partito. In una campagna elettorale diretta alla "pancia" degli italiani, l'informazione social non ha viaggiato soltanto sulle testate giornalistiche tradizionali. Anzi, proprio le fonti dichiaratamente di parte (e a volte anche trampolino per notizie false) hanno ottenuto i maggiori risultati in quanto a utenti raggiunti. Con un effetto diretto sulla formazione del consenso.
A confermarlo è il progetto Mapping italian news 2018, realizzato dal dipartimento di Scienze della comunicazione, studi umanistici e internazionali dell'università di Urbino Carlo Bo. Uno studio che, tra l'altro, spalanca una finestra su un inedito appoggio russo ai grillini.
Un team di ricercatori dell'ateneo ha realizzato una vera e propria mappatura della copertura mediatica, sui social, dei temi politici e ha misurato il numero di interazioni (reazioni, condivisioni e commenti) per ogni post pubblicato su Facebook. Un'analisi che ha coinvolto oltre 80mila notizie, prodotte da quattromila fonti diverse.
• L'INFORMAZIONE CLASSICA E QUELLA AMBIGUA
La classifica dei siti che hanno registrato il miglior engagement dà una prima idea di quanto in campagna elettorale i Cinque Stelle siano stati spinti dai social. La prima testata giornalistica presente sul podio è Repubblica, al terzo gradino. Superata dai due blog del Movimento: Il blog delle stelle e beppegrillo.it. Siti di partito che, con i loro contenuti di parte, hanno superato le interazioni dei giornali tradizionali.
L'unica altra piattaforma politica nella top 25 della classifica è democratica.com, del Pd. Ma il numero di like e condivisioni, in questo caso, non raggiunge i grandi numeri del movimento guidato da Luigi Di Maio.
L'informazione ibrida è però ormai un dato assodato nella società digitale. Tuttavia, lungo la stessa graduatoria spuntano poi piattaforme come piovegovernoladro.info o direttanfo.blogspot.it. Siti la cui affidabilità è incerta o, talvolta, assolutamente inesistente. Il rapporto le definisce piattaforme di "informazione problematica", ma il problema non è certo nella diffusione dei loro contenuti, tutt'altro che marginale.
• IL FALSO CHE AVANZA
Passando alle singole notizie, fa riflettere che già la seconda più virale riguardi il già citato gesto di beneficenza di Baglioni. Quello devoluto dal cantante non era, in realtà, il compenso di Sanremo, ma quello di un vecchio concerto in Vaticano. La notizia di rettifica, ovviamente, non ha raggiunto neanche lontanamente lo stesso numero di utenti della prima. Il tema è classificato come politico perché rientra nel più classico dualismo élite contro popolo: la Rete, si sa, si scandalizza facilmente.
Ma non si tratta dell'unica fake news nella top 10. Anche la notizia, totalmente infondata, del ritrovamento in Sicilia di 500mila schede elettorali già compilate scatenò molta indignazione. E fu premiata dagli algoritmi con un'altissima diffusione. Una spinta di cui hanno goduto anche contenuti apertamente satirici come quelli prodotti da Lercio. Rimane il dubbio sulla capacità degli utenti di saper distinguere.
• LA STRANA ALLEANZA M5S-RUSSIA
Alla campagna elettorale, stando al report dell'università, ha partecipato attivamente anche un sito di informazione straniero. Precisamente russo: Politvesti.com. La sua homepage, come i suoi canali social, è in cirillico. Eppure la piattaforma ha pubblicato 68 news in italiano. Tutti contenuti relativi al Movimento Cinque Stelle e presi dal canale Youtube "M5sParlamento".
Lo studio, che dunque accenna alla prospettiva di un appoggio della Russia alla campagna elettorale dei grillini, sottolinea inoltre che il sistema di raccolta e condivisione di news da parte della piattaforma è totalmente automatizzato.
Un argomento, questo, che merita quanto meno di essere approfondito: l'occasione potrebbe essere l'evento di presentazione del rapporto, previsto il prossimo 17 maggio presso l'università di Urbino.
© Riproduzione riservata 12 aprile 2018
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