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Autore Discussione: PIERLUIGI UBEZIO. TORNERÀ LA SINISTRA. QUANDO TORNERÀ IL CENTRO  (Letto 3377 volte)
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« inserito:: Aprile 15, 2018, 12:15:02 pm »

TORNERÀ LA SINISTRA. QUANDO TORNERÀ IL CENTRO
   
PIERLUIGI UBEZIO
11 aprile 2018

Adesso che si sono sfogati [quasi] tutti sull’esito elettorale del 4 marzo possiamo parlare con un po’ più di calma?

Come vedete, nonostante i termini da strilloni come ‘terremoto’, ‘cambio epocale’, ‘cataclisma’ siamo tutti ancora vivi, non assistiamo ad esecuzioni sommarie agli angoli delle strade, il Governo in carica sta sbrigando gli affari correnti e il Presidente Mattarella sta giocando la sua partita con la calma che molti dei suoi interlocutori dovrebbero avere o perlomeno dimostrare.

Il menu principale nei vari bar sport, digitali e non, al momento è: ma la sinistra? È morta? Dov’è? Serve ancora?

In questi giorni ricorre l’anniversario di uno degli eventi che maggiormente ha contribuito e cambiare la storia del nostro Paese [altro che 4 marzo..]: il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro. Ho letto con attenzione il bel dossier di Ezio Mauro su quei giorni terribili, e mi è venuto in mente che la risposta alle domande di cui sopra sta tutta nella foto che accompagna questo post:

È questa qui la risposta.
La sinistra italiana è diventata una pessima sinistra: litigiosa, frammentata, autoreferenziale, fighetta, distante, e lo è diventata perché non c’è un centro degno di tal nome.

Attenzione, non sto vagheggiando una rifondazione democristiana [ogni dio immaginabile e pregabile ce ne scampi]: chi ci ha provato ha fallito perché il tempo scorre in un’unica direzione, e la Storia non si ripete mai nelle stesse forme [anche per questo non ho mai creduto nei successi di Casa Pound e simili: sono movimenti antistorici, nostalgici, di per sé più museo che proposta politica]. Quello di cui parlo è un centro moderno ed efficace, laico, riformista e pronto al dialogo e alle sfide che ormai siamo abituati a leggere come sfighe. Siamo indietro su così tante cose che non basterebbero i server che ospitano Gli Stati Generali a contenerne l’elenco e soprattutto abbiamo un disperato bisogno di EUROPA.

Parlo di centro e di sinistra, NON di centrosinistra: la fusione non ha funzionato, la creatura non si è irrobustita abbastanza, decidete voi la migliore delle metafore. Fatto sta che il Partito Democratico, nato dall’unione degli eredi della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista Italiano ha fallito la sua missione. Si può negarlo finché si vuole, ma le parole di Beppe Grillo dopo il 4 marzo sono la fotografia del reale: “Noi non abbiamo fatto altro che osservare il sistema che crollava su sé stesso”. In questo sistema c’è anche il PD. Sento parlare di congressi, tessere, correnti. Basta, dai.

Se ci sarà un buon centro, ci sarà anche una buona sinistra, capace di ricompattarsi e di spingere, tirare, dialogare, incazzarsi, rappresentare. Sarà una sinistra meno da meme, poco social ma più sociale, che potrà ripartire da quelli che deve rappresentare: i lavoratori. Ce n’è di gran bisogno, perché i lavoratori di oggi sono diversi da quelli di Berlinguer e Moro. Sono ragazzi cresciuti all’ombra di Berlusconi, usciti da un sistema scolastico ed universitario ancora miracolosamente vivo nonostante mille tentativi di riforme che abbassano ogni volta il livello invece di alzare l’asticella. Sono milioni di partite iva vere e finte. Sono operai che lavorano in condizioni di insicurezza assoluta. Sono una massa che deve tornare a essere un popolo.

Ma l’Italia non è un paese di sinistra, Moro e Berlinguer sono morti e noi siamo sempre più spaventati da un futuro che ‘Da promessa è diventata minaccia’.

Insomma serve un buon centro: non quello di Berlusconi, non quel calderone di robetta partitinica che sta alle ali dei tre poli, non certo il cinque stelle. Lo so che è dura da mandare giù [per me lo è!], ma leggere la politica significa sapere unire i puntini, e se il disegno che ne esce non è quello che ci aspettavamo è un peccato, certo, ma quel disegno è la realtà.

C’è da lavorare parecchio, e i nomi mi interessano poco perché contano le idee e la voglia, ma chiunque vorrà provarci dovrà farlo tenendo bene a mente la foto qui sopra: erano due Italiani che abitavano case molto diverse ma che si sono stretti la mano per il loro Paese.

Da - http://www.glistatigenerali.com/governo/tornera-la-sinistra-quando-tornera-il-centro
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« Risposta #1 inserito:: Aprile 15, 2018, 12:17:03 pm »

Rinascerà la Sinistra, quando rinascerà il Centro.

A parte i Valori fondanti etici, morali e sociali c'è molto poco da far rinascere nel Centro e nella Sinistra, rituffandoci nel passato.

Il futuro non lo si affronta con il passato a "tracolla" e le sue pietre nelle tasche.

Il CentroSinistra riformista, è la nuova soluzione in un nuovo panorama politico tripolare.

ciaooo

Da Fb del 13 aprile 2018
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« Risposta #2 inserito:: Maggio 13, 2018, 05:45:43 pm »

Altro che unità! A sinistra del PD ci sono almeno 20 partiti e movimenti...

A pochi mesi dalle elezioni la sinistra in Italia si ritrova divisa come non mai: ecco tutti i movimenti e partiti esistenti a sinistra del PD.

Quest'articolo è parte del Canale Elezioni politiche. Segui il canale per ricevere le ultime notizie e interagire con la community!

Maurizio Ribechini

Esperto di Politica
Autore della news

Con l'avvicinarsi delle Elezioni politiche si fa un gran parlare in queste settimane della possibilità di "liste uniche" o comunque unitarie che possono nascere [VIDEO] alla sinistra del Partito Democratico, tramite processi di unità dei vari soggetti politici esistenti.

Ma a prescindere dai vari cartelli elettorali che nasceranno da qui al voto del 2018, può essere interessante elencare tutti i movimenti, partiti e soggetti politici esistenti in Italia, fino a questo novembre 2017, che si collocano alla sinistra del Partito Democratico. Certo, si tratta di un elenco piuttosto spurio, con formazioni che in alcuni casi pochissimo hanno in comune l'una con l'altra per quanto riguarda tradizione, pratiche e ideologia, ma che comunque possono in qualche modo essere annoverate nella sinistra italiana odierna.

Vediamo meglio nel dettaglio.

Attualmente in Parlamento cinque soggetti a sinistra del PD
Partendo da chi si trova su posizioni politiche più "compatibili" con quelle del Pd, partiamo con il citare il Partito Socialista Italiano guidato da Riccardo Nencini, soggetto che tuttora fa parte della maggioranza di Governo e che verosimilmente farà parte anche dell'alleanza coi democratici verso le prossime elezioni. Secondo gli ultimi sviluppi, sempre in alleanza con i dem correrà anche Campo Progressista di Giuliano Pisapia [VIDEO]. Mentre ormai a un passo dal dare vita a una lista unica alternativa al PD, probabilmente con Pietro Grasso come leader, sono Articolo Uno - MDP (di Speranza, D'Alema e Bersani), Sinistra Italiana (di Fratoianni e Vendola) e Possibile di Pippo Civati.

Le cinque forze politiche appena elencate sono tutte attualmente rappresentate in Parlamento, ma come vedremo fra poco ce ne sono molte altre, pur presenti con militanti e sedi nel territorio italiano, che non hanno al momento rappresentanza istituzionale, se non in alcuni consessi locali.

Fuori dal Parlamento almeno 15 fra partiti e movimenti si richiamano alla sinistra, al socialismo e al comunismo
Fra gli altri soggetti iniziamo con il Partito della Rifondazione Comunista, nato nel 1991 e attualmente guidato da Maurizio Acerbo, che sei mesi fa ha sostituito Paolo Ferrero dopo nove anni di segreteria. Più di recente è sorto il Partito Comunista Italiano, nato nel 2016, con un logo pressoché identico al disciolto PCI, il segretario attuale è Mauro Alboresi [VIDEO].

Sempre la definizione di "partito" la hanno anche altre formazioni, come il Partito Comunista dei Lavoratori (di Marco Ferrando), il Partito Comunista (di Marco Rizzo) e i trozkisti del Partito di Alternativa Comunista. Nella galassia anticapitalista non usano la formula "partito" invece Sinistra Anticapitalista (di Franco Turigliatto, nata nel 2013 dopo la fine di Sinistra Critica) e Sinistra Classe Rivoluzione (nata nel 2016 dopo l'uscita da Rifondazione della componente "Falce e Martello"). Esistente da molti anni è invece la Rete dei Comunisti, molto attiva soprattutto nel sindacalismo di base: tale organizzazione curiosamente proprio in occasione della manifestazione Eurostop dello scorso 11 novembre, ha per la prima volta sfilato con le proprie bandiere (rosse con sfumature gialle e bianche).

Da non dimenticare inoltre i CARC - Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo, attivi ormai da 25 anni.

Proseguendo nell'excursus nei movimenti attivi nel mondo della sinistra, troviamo poi Senso Comune (nato nel novembre 2016 "per costituire una rete di cittadini che lavori per portare avanti una proposta di politica nuova al servizio della gente comune"), DemA (ovvero il soggetto del sindaco di Napoli Luigi De Magistris [VIDEO], che già si è presentato in diverse elezioni comunali anche fuori dalla Campania), Azione Civile (di Antonio Ingroia, che nei giorni scorsi ha dato vita alla "Lista del Popolo - La mossa del cavallo [VIDEO]") e Risorgimento Socialista, nato nel 2015 da una costola sinistra del PSI e ora attivo per la ricomposizione di una sinistra alternativa al PD.

In tutto questo è bene ricordare l'esistenza di L'Altra Europa con Tsipras, coalizione rappresentata al Parlamento Europeo dopo il 4% ottenuto alle elezioni del 2014 e tutt'oggi ancora molto attiva in diversi territori italiani.

Infine chiudiamo con due formazioni politiche storiche della sinistra comunista, tuttora esistenti in diverse parti d'Italia: soggetti che per una precisa scelta ideologica mai si sono presentati alle "elezioni borghesi" ma che sono spesso visibili in numerose manifestazioni di piazza politiche e sindacali. Stiamo parlando del PMLI (Partito Marxista Leninista Italiano), soggetto che ha ormai compiuto 40 anni di vita ed è noto per la bandiera rossa con le effigi di Marx, Engels, Lenin, Mao e Stalin. E dall'altro lato di Lotta Comunista, soggetto dichiaratamente leninista, noto per l'omonimo giornale diffuso da ormai decenni da parte dei suoi militanti fuori dalle fabbriche e dalle scuole di mezza Italia.

Conti fatti ci sono insomma almeno 20 soggetti politici in Italia che si collocano, più o meno marcatamente, a sinistra del Partito Democratico. Il tutto senza considerare gruppi locali, centri sociali e movimenti vari che spesso hanno comunque una forma organizzata anche piuttosto capillare.

Da - https://it.blastingnews.com/politica/2017/11/altro-che-unita-a-sinistra-del-pd-ci-sono-almeno-20-partiti-e-movimenti-eccoli-002187689.html
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