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Autore Discussione: Charles BUKOWSKY. - La cosa peggiore non è la solitudine  (Letto 5056 volte)
Arlecchino
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« inserito:: Gennaio 23, 2018, 04:44:32 pm »

La cosa peggiore non è la solitudine

“Ci sono cose peggiori che essere soli, ma spesso servono decenni per capirlo e nella maggior parte dei casi quando lo capisci è già troppo tardi e non c’è niente di peggio che troppo tardi”.

Molte persone hanno paura di rimanere sole perché non hanno imparato ad affrontare se stesse, a conoscersi. La solitudine può essere una buona compagna perché offre l’opportunità di riflettere e di raggiungere una conoscenza profonda del proprio essere.

Ci sono migliaia di cose peggiori che stare soli e quasi sempre ce ne rendiamo conto troppo tardi, quando non vi è più rimedio. Per questo motivo, bisogna approfittarne ora, conoscersi, uscire e divertirsi, fare pazzie, ridere, piangere, sentire.

Charles Bukowski
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« Risposta #1 inserito:: Gennaio 23, 2018, 04:48:17 pm »

"Non ho smesso di pensarti, vorrei tanto dirtelo. Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare, che mi manchi e che ti penso.

Ma non ti cerco. Non ti scrivo neppure ciao. Non so come stai. E mi manca saperlo.
 
Hai progetti? Hai sorriso oggi? Cos'hai sognato? Esci? Dove vai? Hai dei sogni? Hai mangiato?

Mi piacerebbe riuscire a cercarti. Ma non ne ho la forza. E neanche tu ne hai.

Ed allora restiamo ad aspettarci invano. E pensiamoci.

E ricordami. E ricordati che ti penso, che non lo sai ma ti vivo ogni giorno, che scrivo di te.

E ricordati che cercare e pensare son due cose diverse. Ed io ti penso ma non ti cerco."

Charles Bukowski

Da - http://septeline.tumblr.com/post/157146289416/non-ho-smesso-di-pensarti-vorrei-tanto-dirtelo
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« Risposta #2 inserito:: Gennaio 23, 2018, 04:51:28 pm »

Charles Bukowski - Le Poesie più belle

Selezione di alcune tra le più belle poesie di Charles Bukowski (Andernach 1920 - San Pedro 1994), poeta e scrittore statunitense di origine tedesca. Da non perdere anche il video su una poesia di Bukowski L'uomo dagli occhi meravigliosi, riportato in fondo alla pagina.
La maggior parte delle seguenti poesie sono tratte da: It Catches My Heart in Its Hands (Poems 1955/63); Crucifix in a Deathhand (Poems 1963-1965); Burning in Water, Drowning in Flame (Poems 1972-1973).
Su Aforismario trovi anche una grande raccolta di frasi e citazioni di Charles Bukowski tratte dalle sue opere in prosa (soprattutto romanzi e racconti).

Scrivere poesie non è difficile; difficile è viverle. (Charles Bukowski)

La tragedia delle foglie
The Tragedy of the Leaves
mi destai alla siccità e le felci erano morte, / le piante in vaso gialle come grano; / la mia donna era sparita / e i cadaveri dissanguati delle bottiglie vuote / mi cingevano con la loro inutilità; / c'era ancora un bel sole, però, / e il biglietto della padrona ardeva d'un giallo caldo / e senza pretese; ora quello che ci voleva / era un buon attore, all'antica, un burlone capace di scherzare / sull'assurdità del dolore; il dolore è assurdo / perché esiste, solo per questo; / sbarbai accuratamente con un vecchio rasoio / l'uomo che un tempo era stato giovane e, / così dicevano, geniale; ma / questa è la tragedia delle foglie, / le felci morte, le piante morte; / ed entrai in una sala buia / dove stava la padrona di casa / insultante e ultimativa, / mandandomi all'inferno, / mulinando i braccioni sudati / e strillando / strillando che voleva i soldi dell'affitto / perché il mondo ci aveva tradito / tutt'e due.

Il genio della massa
The genius of the crowd
C’è abbastanza perfidia, odio, violenza, assurdità nell'essere umano medio / per rifornire qualsiasi esercito in qualsiasi giorno / E i migliori assassini sono quelli che predicano la vita / E i migliori a odiare sono quelli che predicano l’amore / E i migliori in guerra – in definitiva – sono quelli che predicano la pace / Quelli che predicano Dio hanno bisogno di Dio / Quelli che predicano la pace non hanno pace / Quelli che predicano amore non hanno amore / Attenti ai predicatori / Attenti ai sapienti / Attenti a quelli che leggono sempre libri / Attenti a quelli che o detestano la povertà / o ne sono orgogliosi / Attenti a quelli che sono sempre pronti ad elogiare / poiché hanno loro bisogno di elogi in cambio / Attenti a quelli pronti a censurare / hanno paura di quello che non sanno / Attenti a quelli che cercano continuamente / la folla; da soli non sono nessuno / Attenti agli uomini comuni alle donne comuni / attenti al loro amore, / Il loro è un amore comune / che mira alla mediocrità / Ma c’è il genio nel loro odio / c’è abbastanza genio nel loro odio per ucciderti / per uccidere chiunque. / Non volendo la solitudine / non concependo la solitudine / cercheranno di distruggere tutto ciò / che si differenzia da loro stessi. / Non essendo capaci di creare arte / non capiranno l’arte. / Considereranno il loro fallimento, come creatori, / solo come un fallimento del mondo intero. / Non essendo in grado di amare pienamente / considereranno il tuo amore incompleto / e poi odieranno te / e il loro odio sarà perfetto. / Come un diamante splendente / Come un coltello / Come una montagna / Come una tigre / Come cicuta / La loro arte più raffinata.

Dalle braccia di un amore
Out of the arm of one love and into the arms of another
Dalle braccia di un amore / nelle braccia di un altro / m'ha salvato dal morire sulla croce / una signora che fuma marijuana / scrive canzoni e storie / ed è molto più gentile dell’ultima, / molto molto più gentile, / e a letto è altrettanto brava o addirittura migliore. / non è piacevole essere messi in croce e lasciati là, / è molto più piacevole dimenticare un amore che / non funziona / come ogni amore / alla fine / non funziona... / è molto più piacevole fare l'amore / davanti alla spiaggia di Del Mar / nella camera 42, e dopo / stare a letto seduti / bere del buon vino, chiacchierare e toccarsi / fumare / ascoltare il rumore delle onde... / sono morto troppe volte / credendo e aspettando, aspettando / in una stanza / fissando il soffitto scalcinato / aspettando il telefono, una lettera, / un colpo all'uscio, uno squillo... / sentendo dentro crescere la rabbia / mentre lei ballava con degli sconosciuti nei nightclubs... / dalle braccia di un amore / nelle braccia di un altro / non è piacevole morire sulla croce, / è molto più piacevole sentire il tuo nome / sussurrato / nel buio.

Non è mica la morte che importa, è la tristezza, è la malinconia.
Lo stupore. Le poche buone persone che piangono nella notte.
La poca buona gente. (Charles Bukowski)

Uccello azzurro
Blue Bird
Nel mio cuore c'è un uccello azzurro che / vuole uscire / ma con lui sono inflessibile, / gli dico: rimani dentro, non voglio / che nessuno ti / veda. / nel mio cuore c'è un uccello azzurro che / vuole uscire / ma io gli verso addosso whisky e aspiro / il fumo delle sigarette / e le puttane e i baristi / e i commessi del droghiere / non sanno che / lì dentro / c'è lui / nel mio cuore c'è un uccello azzurro che vuole uscire / ma io con lui sono inflessibile, / gli dico: / rimani giù, mi vuoi fare andar fuori / di testa? / vuoi mandare all'aria tutto il mio / lavoro? / vuoi far saltare le vendite dei miei libri in / Europa? / nel mio cuore c'è un uccello azzurro che / vuole uscire / ma io sono troppo furbo, lo lascio uscire / solo di notte qualche volta / quando dormono tutti. / gli dico: lo so che ci sei, / non essere / triste / poi lo rimetto a posto, / ma lui lì dentro un pochino / canta, mica l'ho fatto davvero / morire, / dormiamo insieme / così col nostro / patto segreto / ed è così grazioso da / far piangere / un uomo, ma io non / piango, e / voi?

E così vorresti fare lo scrittore?
So you want to be a writer?
Se non ti esplode dentro / a dispetto di tutto, / non farlo. / a meno che non ti venga dritto dal / cuore e dalla mente e dalla bocca / e dalle viscere, / non farlo. / se devi startene seduto per ore / a fissare lo schermo del computer / o curvo sulla / macchina da scrivere / alla ricerca delle parole, / non farlo. / se lo fai solo per soldi o per / fama, / non farlo. / se lo fai perché vuoi / delle donne nel letto, / non farlo. / se devi startene lì a / scrivere e riscrivere, / non farlo. / se è già una fatica il solo pensiero di farlo, / non farlo. / se stai cercando di scrivere come qualcun / altro, / lascia perdere. / se devi aspettare che ti esca come un / ruggito, / allora aspetta pazientemente. / se non ti esce mai come un ruggito, / fai qualcos’altro. / se prima devi leggerlo a tua moglie / o alla tua ragazza o al tuo ragazzo / o ai tuoi genitori o comunque a qualcuno, / non sei pronto. / non essere come tanti scrittori, / non essere come tutte quelle migliaia di / persone che si definiscono scrittori, / non essere monotono o noioso e / pretenzioso, non farti consumare dall’autocompiacimento. / le biblioteche del mondo hanno / sbadigliato / fino ad addormentarsi / per tipi come te. / non aggiungerti a loro. / non farlo. / a meno che non ti esca / dall’anima come un razzo, / a meno che lo star fermo / non ti porti alla follia o / al suicidio o all’omicidio, / non farlo. / a meno che il sole dentro di te stia / bruciandoti le viscere, / non farlo. / quando sarà veramente il momento, / e se sei predestinato, / si farà da / sé e continuerà / finché tu morirai o morirà in / te. / non c’è altro modo. / e non c’è mai stato.

Tomba di Charles Bukowski
San Pedro, Los Angeles, California
DON'T TRY
(NON PROVARCI)
La frase "Non provarci" incisa sulla tomba di Bukowski, riprende un concetto particolarmente caro allo scrittore, secondo il quale è inutile provare a fare ciò di cui non si ha dentro non soltanto la passione, ma la necessità di farlo. Il riferimento esplicito è alla scrittura e all'attività artistica, ma può valere per qualsiasi altra aspirazione. Si veda la poesia di Bukowski riportata sopra alla quale il concetto fa riferimento: E così vorresti fare lo scrittore?

Poesie
Curatore: Vincenzo Mantovani
Editore: Mondadori, 1998
83 poesie di Charles Bukowski tratte dalla produzione poetica degli anni 1955-1973. Negli scritti di Bukowski c’è molta materia, la scoperta del sollievo dell’alcool una vita di espedienti, almeno un tentato suicidio e molte donne. È questo il suo mondo poetico: un mondo di fallimenti, di promesse non mantenute; è la filosofia del tutto passa e si scorda: semplici schizzi di episodi e situazioni che l’autore stesso ha poi sviluppato in racconti di più ampio respiro. "Non vi venga l’idea che io sono un poeta" proclama Bukowski: ma la sua dichiarazione non va presa sul serio, perché lo sforzo per raggiungere uno stile immediato nei racconti, lo si riscontra anche nelle poesie, dove sono evidenti la scelta delle parole, l’attenzione ai ritmi del verso, la ricerca di una precisa musicalità. Eccentrico e terrorizzato dalla vita, Charles Bukowski sembra un uomo fuori dal tempo per il quale gli anni sono passati senza che se ne rendesse conto.

Da - http://www.aforismario.net/2017/02/charles-bukowski-poesie.html
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