LA-U dell'OLIVO
Novembre 22, 2024, 08:45:12 am *
Benvenuto! Accedi o registrati.

Accesso con nome utente, password e durata della sessione
Notizie:
 
   Home   Guida Ricerca Agenda Accedi Registrati  
Pagine: [1]
  Stampa  
Autore Discussione: AMANDA COCCETTI - Stefania Capogna, Scuola Università E-Learning.  (Letto 3374 volte)
Arlecchino
Global Moderator
Hero Member
*****
Scollegato Scollegato

Messaggi: 7.763


Mostra profilo
« inserito:: Novembre 17, 2017, 11:15:10 am »

Stefania Capogna, Scuola Università E-Learning.

Un'analisi sociologica

AMANDA COCCETTI
Scuola-università- elearning.jpg

Un manuale per gli specialisti, un testo di studio per gli studenti, un saggio per i pensatori di ogni età la cui curiosità e vivacità intellettuale li spinge ad approfondire le tematiche tradizionali ed innovative legate alla comunità educativa e lavorativa. Un’analisi immersiva e propulsiva che sospinge alla fertilizzazione e contaminazione di modelli pedagogici integrati alle nuove tecnologie.

Dalle lettere di Platone a Dionigi di Siracusa alle sperimentazioni dello spazio 3.0, i “dialoghi educativi” popolano menti, cuori e corpi dell’uomo millenario. Stefania Capogna, ricercatrice sociale, esperta di Education e distance learning, nel suo testo Scuola Università E-learning, un’analisi sociologica si prende carico del sostanziale contributo dell’applicazione delle nuove tecnologie ai processi di apprendimento, fin dalla nascita dell’educazione per corrispondenza e l’apertura della prima università a distanza, la “Open University” in Inghilterra.

Un'analisi storica dettagliata, che illustra come il concetto di “educazione/formazione a distanza” sia insito nella natura intellettuale, emozionale e comportamentale dell'uomo fin dall'antichità. Gli strumenti contemporanei, frutto della tecnologia attuale, permettono la diffusione e l'applicazione di un bisogno “antropologico”. La scorrevolezza stilistica e la puntualità delle informazioni rende il manuale particolarmente piacevole, favorendo la comunicazione tra lettore e autrice.

Come si inserisce la dimensione tecnologica in uno scenario sociale che non può prescindere dal riconoscere la centralità di ogni individuo e il suo diritto-dovere di realizzarsi pienamente nella vita? Studiare la relazione tra educazione e società evidenzia come i cambiamenti socio-culturali, economici, politici, tecnologici influiscano sulla stessa struttura sociale e sulle sue istituzioni.

Il libro di Capogna ha il pregio di percorrere un doppio binario con leggerezza e profondità: il passato e il presente verso un bisogno pulsante, in particolare della comunità educante, la capacità di gestire le nuove tecnologie in modo produttivo e responsabile.  Oggi risulta sempre più stringente la necessità di oltrepassare le barriere disciplinari e avviarsi verso una fertilizzazione reciproca. Una contaminazione interdisciplinare che avvalendosi della tecnologia ha la facoltà di creare una formazione in linea con lo spirito del tempo.

La sociologia, si mostra il campo di studio ideale per fornire un’analisi attuale e reale, basandosi su dati quantitativi e qualitativi dell’inevitabile trasformazione che le nuove tecnologie comportano non solo a livello educativo, ma in ogni aspetto che coinvolge l’uomo, la sua relazione con l’altro e con la comunità.

L’autrice, dopo un suggestivo excursus sull’evoluzione dei sistemi di apprendimento a distanza, tra cui il richiamo alla nostrana Radio Elettra che dal 1951 iniziò ad erogare corsi di formazione professionale, ripercorre le principali teorie interpretative nate nell’ambito della sociologia dell’educazione rapportandole alla “sociologia del web.

La dimensione reticolare del web crea ambienti tecno-sociali in cui i giovani, come ci insegna Capogna, vivono forme estese e ricomposte nella relazione con il gruppo dei pari e con la società. L’effettiva competenza digitale è acquisita in ambienti non formali e la sfida delle nuove metodologie di insegnamento si annida proprio nello strutturare percorsi istituzionalizzati all’interno delle agenzie di socializzazioni come la scuola e l’università.

Da questo punto di vista, i docenti svolgono un ruolo essenziale nella cultura dell’insegnamento/apprendimento in e-learning, promuovendo le competenze digitali non in opposizione alla didattica, ma integrandole, potenziando così gli stili di apprendimento individuali e di gruppo. Il “nativo digitale” è immerso in una condizione socio-antropologica che risente profondamente dell'ambiente digitale; ignorare questo processo equivale ad “allevare” personalità fuori dalla loro contemporaneità.

Le potenzialità della formazione tramite piattaforme digitali, si sviluppano e si articolano su vari livelli: formazione integrata a quella in presenza, corsi gratuiti online che rafforzano la formazione della persona, corsi universitari online che creano spazi di apprendimento e di scambio digitale.

Gli esempi di sperimentazione e degli usi di ICT all’interno dei sistemi educativi testimoniano la vivacità e la contaminazione di sistemi di informazione, comunicazione e apprendimento che scorrono nelle vene delle scuole e delle università in Italia.

Un vivaio di idee da dove lanciare la sfida di un approccio di sistema nell’uso delle nuove tecnologie nei processi insegnamento. Sperimentare, monitorare e valutare l'insieme dei possibili modo di integrazione delle ICT nella didattica, arricchendo e diversificando le sue potenzialità è uno dei doveri delle scienze sociali. Adottare un sistema di e-learning significa ripensare il modello/modelli pedagogici e gli ambienti di apprendimento.

Una sfida che la sociologia con “la sua capacità di ricostruire il quadro sociale di riferimento, potrebbe, forse dovrebbe, svolgere un ruolo di leadership nella costruzione di scenari per assistere i responsabili politici nella trasformazione del sistema di istruzione verso un modello di apprendimento più aderente alle necessità della società della conoscenza del XXI secolo”.

Le buone prassi descritte nel volume costituiscono un forte stimolo a rafforzare il cammino intrapreso, senza dimenticare che i dispositivi tecnologici mutano il modo in cui si entra in relazione con gli altri, ma non annullano e non sostituiscono in alcun modo il bisogno intrinseco di relazione che distingue il soggetto che può riconoscersi come tale solo in uno scambio intersoggettivo con l'altro da sé.

Da - http://www.formazione-cambiamento.it/numeri/2017/8-pratiche-partecipative-per-l-apprendimento-nelle-organizzazioni/101-le-recensioni/643-stefania-capogna-scuola-universita-e-learning-un-analisi-sociologica
Registrato
Pagine: [1]
  Stampa  
 
Vai a:  

Powered by MySQL Powered by PHP Powered by SMF 1.1.21 | SMF © 2015, Simple Machines XHTML 1.0 valido! CSS valido!