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Autore Discussione: Biagio Marin, il grande poeta dialettale gradese, amico di Pasolini, a pochi...  (Letto 3067 volte)
Arlecchino
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« inserito:: Novembre 07, 2017, 12:03:45 pm »

2 novembre 1975 - 2 novembre 2017

Biagio Marin, il grande poeta dialettale gradese, amico di Pasolini, a pochi giorni dalla sua morte scrisse la litania “el critoleo del corpo fracassao” dove critoleo sta per sconquasso e non è difficile intuirne il significato.

«Con te avevo in comune Iddio. Dio in comune è tanto. Il canto mio col tuo si confonde».
Voglio ricordarlo con questa bellissima immagine verbale di Marin e una delle sue poesie casarsesi che amo di più e che forse più di tante altre lo riconduce là da dove è partito.

Ciant da li ciampanis
Co la sera a si pièrt ta li fontanis
il me país al è colòur smarít.
Jo i soi lontàn, recuardi li so ranis,
la luna, il trist tintinulà dai gris.
A bat Rosari, pai pras al si scunís:
jo i soj muàrt al ciant da li ciampanis.
Forèst, al me dols svualà par il plan,
no ciapà pòura: jo i soj un spirt di amòur
che al so país al torna di lontàn.

Canto delle campane
Quando la sera si perde nelle fontane,
il mio paese è di colore smarrito.
Io sono lontano, ricordo le sue rane,
la luna, il triste tremolare dei grilli.
Suona Rosario, e si sfiata per i prati:
io sono morto al canto delle campane.
Straniero, al mio dolce volo per il piano,
non aver paura: io sono uno spirito d'amore,
che al suo paese torna di lontano.

Da Fb del 02/11/2017
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