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Autore Discussione: Vitalizi, il dem Zanda: “Insabbiare la legge? Non se ne parla”.  (Letto 1734 volte)
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« inserito:: Agosto 23, 2017, 05:37:54 pm »

Vitalizi, il dem Zanda: “Insabbiare la legge? Non se ne parla”.
Ma Sposetti agita il Pd: “Lesa la dignità Parlamento”

Il capogruppo Pd a Palazzo Madama interviene per placare le polemiche dopo che il collega Sposetti ha annunciato che "organizzerà la rivolta contro il provvedimento"

Di F. Q. | 23 agosto 2017

L’abolizione dei vitalizi agita il Parlamento, o meglio il Partito democratico. Nel silenzio agostano della politica, ci pensa il ddl che taglia il privilegio per gli ex parlamentari a creare problemi dentro la maggioranza. Oggi è toccato al presidente dei senatori Pd Luigi Zanda intervenire per placare le polemiche dopo che il collega Ugo Sposetti ha annunciato che “organizzerà la rivolta contro il provvedimento” a Palazzo Madama. “Insabbiare la legge? Non se ne parla. Ma la esamineremo con attenzione”.  L’onorevole ha cercato di dare alcune deboli garanzie sul fatto che il testo sarà calendarizzato. Ma resta la questione della costituzionalità che, secondo molti non è stata affrontata a dovere a Montecitorio. “Ipocrita”, hanno attaccato i 5 stelle che solo ieri hanno annunciato che quando saranno loro al governo, se ci arriveranno, proporranno di inserire l’abolizione in Costituzione.

Il percorso del provvedimento ora è tutt’altro che facile. Il ddl a prima firma Matteo Richetti ha ricevuto il prima via libera nelle scorse settimane alla Camera e ora dovrà affrontare l’esame del Senato. La mancanza di tempo, il calendario ingolfato prima della fine delle legislature e le polemiche interne lasciano intendere che a fatica si riuscirà a eliminare definitivamente il privilegio.

Chi non si fa intimorire da Zanda è sicuramente Sposetti che, intervistato dall’agenzia Agi, ha ribadito la sua posizione: “Con la legge approvata alla Camera è stata lesa la dignità del Parlamento, delle Istituzioni. Quello che succederà al momento del voto non lo so, io non vado a cercare i favorevoli e i contrari. Faccio la mia battaglia come ho sempre fatto. So che sono molti ad essere contrari al provvedimento e che, come me, pensano che occorra difendere il Parlamento e chi ci lavora”. Perché, ha sottolineato ancora l’ex tesoriere dei Ds, “alla Camera” nel ddl Richetti (Pd), “non hanno tenuto conto del fatto che c’è la dignità del Parlamento e colpire retroattivamente solo chi ci lavora e’ colpire la politica”. A tutto questo si aggiunge il dato tecnico di una legge “che è palesemente incostituzionale”.

Il capogruppo dem Zanda, parlando con l’agenzia Adnkronos, ha ribadito, almeno a parole, la volontà del Pd di andare avanti sul ddl. Sul provvedimento gravano, da parte dei critici, dubbi di costituzionalità per l’effetto retroattivo nel ricalcolo contributivo per le pensioni dei parlamentari. “Insabbiarlo non se parla. Esaminarlo con attenzione, certamente. Inizieremo con l’esame di costituzionalità che regge gran parte della normativa”.

I grillini, che a fine luglio hanno votato a favore del provvedimento Pd, dicono di non credere alla dichiarazioni di entrambi. “Sull’abolizione dei vitalizi l’ipocrisia del senatore Zanda è quasi pari alla sua schizofrenia”, hanno detto i parlamentari M5s delle commissioni Affari costituzionali in una nota. “Infatti, solo due giorni fa l’esponente dem affermava che è legittimo pensare che la legge sui vitalizi non sarà votata al Senato. Ed oggi, ipocritamente, ci viene a dire che occorre un ulteriore esame di costituzionalità sul testo. Praticamente una provocazione ed un pretesto ipocrita che servirà ad insabbiare il provvedimento fino a fine legislatura. Si legge Sposetti ma si scrive Zanda. Quest’ultimo, infatti, è d’accordo il collega Sposetti nell’insabbiare il testo, ma non può dirlo apertamente. Questa è la coerenza del Pd, ma abbiamo imparato a conoscerli in questi anni, in Parlamento, dove ne hanno combinate di tutti i colori”.

 Di F. Q. | 23 agosto 2017
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